mercoledì 10 agosto 2011

Quando vorrete.....


DOPING ALLA GRANFONDO

MARATONA DELLE DOLOMITI- TRE AMATORI NON NEGATIVI

Tre vincitori non negativi all’antidoping. Dieci partecipanti convocati dalla Procura della Federciclismo per aver schivato senza giustificazione i controlli sulla salute, corso sotto falso nome o con dorsali posticci. Con 10 mila partecipanti, più di 20 mila che non superano la lotteria per iscriversi, la Maratona delle Dolomiti è l’evento ciclistico amatoriale più ambito del mondo. E fra chi corre per vincerla c’è letteralmente chi fa carte false. Nel 2010 a Corvara trionfò in diretta tv l’ex pro’ Michele Maccanti che era stato trovato positivo all’Epo un mese prima ma che nessuno aveva bloccato. La ferita fu così profonda che la corsa altoatesina, assieme alle altre granfondo più importanti-Felice Gimondi, Nove Colli, Sportful, e la Pinarello- lanciò Five Stars League, un’alleanza per garantire controlli ed etica nel ciclismo di massa.

E alla Maratona dello scorso luglio Five Stars, fortemente voluta da Andrea Pinarello, tragicamente scomparso mercoledì scorso, ha colpito nel segno: non negativa all’antidoping la prima donna del percorso lungo, la belga Edith Vandenbrande; non negativi il vincitore del percorso medio, Marco Madrigali, e il quarto classificato del lungo, Matteo Beconcini. Si parla di cortisonici, betabloccanti,  anabolizzanti e sospetto uso di Epo. Nel caso della Vanderbrande, il glucocorticosteroide era contenuto in un’antiasmatico ma la belga si sarebbe difesa dicendo di non essere stata a conoscenza dell’obbligo di di denuncia dell’esenzione terapeutica anche in una gara amatoriale.

Ma non è finita: per settembre è stato convocato in massa dalla Procura Fci il Team Sintesi Copparo, la squadra di Barbara Lancioni, seconda classificata: in corsa (stando alle immagini e ad alcuni testimoni) avrebbe adottato comportamenti antisportivi per sostenere l’atleta marchigiana. Dopo controanalisi e audizioni, per i colpevoli scatterebbe per la prima volta l’inibizione dalle granfondo italiane.

Marco Bonarrigo

(Da “La Gazzetta dello Sport” 6 agosto 2011, pag.39)               


Nessun commento: