mercoledì 7 settembre 2011

Cambio di stagione ?

Due settimane fa stavo aspettando di salire al rifugio Torre di Pisa previo assalto ad un Kilometro Verticale da brividi..


Sono trascorsi pochi giorni e l'orizzonte é cambiato velocemente, forse anche troppo.....
Ma come si fa a scendere dagli altipiani e catapultarsi lungo una striscia di asfalto ad inseguire una banale linea d'arrivo ?
Come convertire una corsa compassata, corta e regolare in falcate "lunghe" e magari rapide ?

Domande lecite e a cui credevo di avere dato una risposta nel 2010 (KV e mezza maratona a distanza di quindici albe), ma in realtà,....anche stavolta il dubbio mi assale e vorrebbe divorarami.
Non sto qui a pontificare sull'essenza di un KV e su quella di una maratonina ....perché finirei dopo domani (e non é escluso che un giorno decida di farlo..) .
Nell' immediato, la cosa più interessante e che più conta, sarebbe capire compiutamente la reazione delle gambe al cambiamento di terreno su cui le stesse si ritrovano a girare.
Le sensazioni che derivano dalla diversità di corsa sono catastrofiche, roba da mollare tutto, darsi al bracconaggio e appuntamento a metà ottobre...; pesantezza mastodontica, capacità di cambi di ritmo inesistente, voglia di allungare passo uguale a zero e, soprattutto,......... una fatica feroce.


Poi, una mattina mi sveglio e, mezzo sbarellato, mi  ricordo di quel paio di scarpe nuove riposte in cantina, comperate in saldo a Trieste in occasione della maratona dell' 8 maggio e penso che é un peccato non consumarle correndo il più velocemente possibile lungo un'infinità di metri d'asfalto..,..o almeno provare a farlo.
Mannaggia,...svelato l'inghippo..



Tutta 'sta fatica per un paio di scarpe nuove ?

Suvvia, super-eroe,.........smettila con gli allucinogeni !!!

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