martedì 18 ottobre 2011

14th Venice Marathon, 24 ottobre 1999

Quel giorno la missione (im)possibile da compiere era arrivare al traguardo della Maratona di Venezia assieme a tre cari e fraterni amici: Roberto, Fabio e Paolo.

Il tutto era nato quasi per scherzo tre mesi prima, in piena estate, sulle ceneri di una "Transcivetta" da urlo (una corsa in montagna a coppie) che ci aveva visto "amichevolmente" nemici ( Roberto ed io da una parte, Fabio e Paolo dall'altra).
Non ricordo chi vinse,....anche se mi par di rammentare uno spettacolare arrivo (a quattro) al fotofinish...
Quel torrido giorno di luglio, dagli erti declivi dei Piani di Pezzè (poco sopra Alleghe) ci lanciammo una reciproca sfida da consumarsi lungo l'olimpica distanza che univa Stra a Venezia.
Allenamenti inventati, frottole assortite, previsioni cronometriche (sbagliate), ma soprattutto una marea di sorrisi ci accompagnarono fino a quell'uggiosa (e a tratti bagnata) domenica di fine ottobre, allorchè (finalmente) il bravo starter diede il via alla gara.
Roberto ed io eravamo "i ganzi" e al contrario di Paolo e Fabio, ci eravamo allenati "seriamente" e volevamo terminare entro le 3h e 30'...
Dall'alto dei loro 185 cm ci chiamavano " nanetti"( e continuano a farlo anche adesso.....).
Dopo alcuni chilometri "scappammo" via, abbastanza bravi a mantenere un ritmo costante e il più economico (muscolarmente) possibile..; tutto filò liscio finché transitammo sul leggendario Ponte della Libertà (che collega la terraferma a Venezia) sul quale tutti i bravi maratoneti conoscono la propria piccola o grande "crisi"(35° km).
 Un dispettoso e freddo vento di bora, unito a qualche breve scroscio di pioggia, mise ancor di più a dura prova la nostra tempra di "podisti indomiti"....ma riuscimmo ad andare oltre ed arrivare a percorrere gli ultimi tre chilometri prima di varcare la linea del traguardo.
Non da annegare, ma c'era anche "un filo" di acqua alta, cosicchè corremmo alcune centinaia di metri (prima di iniziare la serie dei 10 ponti) con i piedi completamente in ammollo (e dopo quaranta chilometri di corsa fu fantastico !!!)...
Il resto appartiene alla storia, una storia da leggenda che ci fece passare sotto allo striscione d'arrivo dopo 3h 29' e 45''...

Il "trionfo" fu completo perché anche Fabio (4h e 10') e Paolo (4h e 35') completarono la "mitica fatica".

Da mettere nel grande libro dei ricordi fantastici.


2 commenti:

Alvin ha detto...

Spettacolo...mi viene in mente la mia prima maratona... sempre Venice Marathon, ma nel 2005 e conclusa in 4:16...ma il peggio lo feci l'anno dopo, 250km di allenamento in 6 mesi...si si, hai letto bene e conclusa in 4:10...all'arrivo giurai a me stesso di non fare più maratone con allenamento quasi 0... ma sai com'è, chi non corre in compagnia, o lo ga curto o non lo ga mia!!!

Edoardo Gasparotto ha detto...

Ricordo con enorme piacere le maratone (o le corse in genere) fatte in compagnia di amici; Venezia 1999, Transcivetta 97-98-99, Camignada, il Passatore...Tutte pagine dorate finite sul librone degli avvenimenti fantastici.
Domenica sarà un "circo"..un altro.
Forse l'ultimo.