domenica 27 aprile 2014

Roccambolesca (mente) Padova 2014: maratona numero 40, ..maratona speciale.

Probabilmente oggi dovrei starmene zitto e coperto
....
ma la maratona corsa stamane a Padova
merita almeno due parole due.


Cliccando _QUI_ potrete visualizzare la classifica della
42195 metri di SantAntonio 2014.

I miei pensieri scappano in due direzioni opposte anche se simili,
...
contraddistinte da tanto vento in faccia e un temporale con i fiocchi di mezzo.

Il foglietto segreto consegnato a Rachele sabato scorso,
indicava la mia previsione
circa il tempo finale di percorrenza della mia nona Maratona di Padova
(2h 53' 45")
....e la realtà dei fatti ha realizzato quello che fa una spugna su una superficie liscia,...
...ha spazzato via ogni dubbio.

Avere impiegato quasi due minuti in più per arrivare
nella sontuosa immensità di Prato della Valle
mi dispiace un pochino,.....
...ma Rachele é molto tollerante
e ha già sganciato la prossima minella da disinnescare
in un futuro medio-prossimo
...
Ma stasera non é tempo di rivelazioni,...scusatemi.



Km                        km.parz.   tempo               media                  km percorsi                  media tratto     posiz.
Km 8,1                     8,10    0:33:42                 4'09" min/Km                   8,100      0:33:42 4'09"     min/Km     pos.69
Mezzamaratona     21,10 1:27:31                        4'08" min/Km                  13,00     0:53:50 4'08"   min/Km  pos.76
Km 30                   30,00     2:04:35                 4'09" min/Km                    8,90      0:37:05 4'09" min/Km      pos.75
Arrivo                   42,20     2:55:17                 4'09" min/Km                  12,20       0:50:42 4'09" min/Km     pos.44



Osservo la griglia di numeri soprastanti
e rimango esterrefatto.
...
Ho corso regolare come un orologio svizzero nonostante
il fastidioso vento da est mi abbia soffiato sul muso per tutta la prima metà di gara
e  un (molto previsto) imperioso acquazzone sia esploso tra i chilometri 22 e 34 (o giù di lì).
...
Potrei definirla per alcuni aspetti 
la corsa perfetta
....
...ma non voglio scrivere cose più grandi di me:
sono molto soddisfatto soprattutto se ripenso che un anno fa 
di questi tempi (sabato 27 aprile 2013) ero orizzontale in uno stanzino del pronto soccorso
con un'ago infilato in un braccio
e con il giochino della corsa che sembrava chiuso definitivamente.


Tanta roba, tanti scritti,...
..niente é andato (né andrà) smarrito.


Ma la percezione intraducibile che ho provato 
rientra su un piano diverso del vivere e comprende la vita 
e alcuni suoi aspetti,.... divisi tra la pazzia e il dolore più estremo.

Per me Padova non è (e non sarà mai) un posto come gli altri...
..
ed é una cosa che non ho deciso io ma che sto subendo da quasi nove anni.
...
Resta il fatto che in nessun altro luogo e situazione
 sento tanto vicino a me il bambino che mi
 é stato vigliaccamente rubato nel 2006.

L'ho scritto molte volte 
- e l'ho ripetuto anche ieri -
ma é la mia realtà che su quelle strade si materializza.

All'altezza del venticinquesimo chilometro
Alberto mi ha raggiunto da non so dove e mi ha sollevato:
in un momento in cui avvertivo un pò di stanchezza diffusa 
- e mentre imperversava la bufera d'acqua -
improvvisamente le mie falcate si sono fatte leggere e
una fiducia ultraterrena si é impossessata del mio cuore.
E non mi ha più abbandonato sino all'arrivo.


Non ho la scioltezza necessaria per raccontarvi i tanti dettagli
che hanno messo insieme i miei 175 minuti di corsa sulla via di Padova,
...
..ma di certo l'avversario più ostico é stato il cuore che con le sue 
 incandescenti emozioni 
ha fatto l'impossibile per farmi lo sgambetto
e  indurmi a rallentare.
....
Ma oggi non ce n'era per nessuno,
...
il traguardo doveva essere varcato,
il grido doveva essere sputato fuori
e le braccia levate al cielo...


Un grazie a chi c'era e a chi non ha potuto esserci
perchè ho sentito tantissimo calore vero e di questo vado orgoglioso
e fiero.

E portate pazienza se continuo a scriverlo,..
...
ma badate a me,...
perchè davvero l'impossibile non esiste.





Statemi molto, _ma molto bene_#

A presto.


4 commenti:

El_Gae ha detto...

Ti commento perché ho visto il tuo viso su una foto della maratona e mi sono ricordato di averti visto correre in giro per le strade di qui. Poi ho visto i manifesti elettorali ed ho trovato il link per qui. La tua storia è commovente ed il coraggio di viverla e raccontarla è da eroe (non è retorico, lo penso davvero). Domenica, una paio di ore dopo di te, sono arrivato anche io in Prato della Valle alla fine della mia prima maratona. A quaranta anni e quasi (ahime!) cento chili. Ma assieme a tre amici l'abbiamo corsa in ricordo di un amico che ci ha lasciato due settimane fa, per un brutto tumore che ce l'ha portato via in otto mesi. Ci ha trascinato letteralmente all'arrivo.
Hai davvero ragione: l'impossibile non esiste.

Edoardo Gasparotto ha detto...

Carissimo,
spero di riuscire a conoscerti presto e di stringerti la mano. Non sono un eroe e faccio solo il possibile per sopravvivere a dolore e rabbia infiniti. La vita tutta é una sfida e una corsa verso un traguardo estremamente difficile.....ma non impossibile.
Le tragedie contro natura sono inaffrontabili e sono l'unico impossibile che conosco...ma prima o poi qualcuno le spazzerà via per sempre. Io ci credo.

Grazie.
Un abbraccio.
A presto.

El_Gae ha detto...

Una amica ieri mi ha scritto questo citando lo scrittore Maurizio De Giovanni “L’eroe è imperfetto. Il vero eroe non ha superpoteri, ma orienta alla compassione la sua vita. I supereroi sono quelli che in qualche modo, anche vagamente, anche soltanto una volta, si pongono il problema degli altri. Anche incidentalmente, anche se non sono deputati per mestiere. Per una volta guardano quello che sta succedendo e cercano di intervenire. E questo semplice porsi il problema degli altri è una cosa che secondo me qualifica l’eroe in tutti i campi.”
Rimango della mia idea, se ti incrocio correndo per le strade ti rallento un attimo e mi presento. ciao e buona strada

Edoardo Gasparotto ha detto...

De Giovanni é straordinario e precorre i sentieri della mente a cui arriviamo solo dopo averli battuti magari soffrendo. Se eroe é trasmettere le proprie emozioni per utopisticamente provare ad evitare il male agli altri,...beh allora talvolts (forse)lo sono.
Ti ringrazio ancora.
Un abbraccio.