venerdì 24 agosto 2018

Rombo di Tuono,.. chi era costui?

Piccola storia tonante... 



L'artrodesi delle vertebre lombari permette di unire le ossa del tratto lombare della colonna vertebrale con o senza l'inserimento di impianti (viti, uncini, barre, placche) di metallo (acciaio o titanio) o non metallici. Perché l'unione sia solida è necessario un innesto di osso, che può essere prelevato dalla cresta iliaca, dalla tibia o da una costa del paziente o di un donatore o essere di origine sintetica.

Chi può effettuare il trattamento?
L'artrodesi delle vertebre lombari è indicata in caso di instabilità della colonna vertebrale, degenerazione dei dischi intervertebrali o fratture.

Qual è l'ospedalizzazione richiesta?
L'approccio per via anteriore prevede di praticare un'incisione nella parte sinistra dell'addome o, in alternativa, al centro. Nell'approccio per via posteriore viene invece eseguita un'incisione centrale sulla schiena. L'intervento viene eseguito in anestesia totale operando sul dorso del paziente. Si tratta di un'operazione lunga che richiede di rimanere in ospedale da 2 a 5 giorni.

Quali sono i vantaggi dell'artrodesi delle vertebre lombari?
L'approccio per via anteriore offre il vantaggio di non intaccare né i muscoli della schiena né i nervi. Inoltre sembra garantire risultati migliori. L'approccio per via posteriore ha invece successo solo nel 60-70% dei casi. Risultati migliori si ottengono in presenza di una chiara instabilità dovuta a una frattura o a spodilolistesi.

L'artrodesi delle vertebre lombari è un intervento doloroso e/o pericoloso?
L'esperienza del chirurgo e la specializzazione dei centri presso i quali viene eseguita l'artrodesi delle vertebre lombari è fondamentale per garantire il successo dell'intervento. Il rischio principale è che l'innesto non guarisca o che vada incontro a dislocazione (più frequente in assenza di impianti). Inoltre è possibile un danneggiamento dei vasi sanguigni diretti verso le gambe, dell'intestino o dell'uretere e, nel caso degli uomini, di eiaculazione retrograda (per interventi in prossimità delle vertebre L5 e S1). Fra gli altri possibili rischi sono inclusi ernie, danno al diaframma, ai reni, alle radici del nervi o al midollo spinale, emorragie e infezioni.


Che barba però ....
.. ma cosa vi sto mai raccontando a
8 giorni dal giorno
più straordinario dell'anno?

Niente gloria
senza sofferenza...

Y

A N D I A M O !!! 

Nessun commento: