venerdì 20 aprile 2018

Sportellate al vento

Vivere nell'attesa speranzosa di qualcosa a venire che sia migliore
del passato
é la filosofia di vita numero 1.....
...e su questo non ci piove.

"Testa bassa e pedalare" é il vecchio adagio
che da sempre mi accompagna anche quando non ne ho voglia
e anche quando non me ne rendo perfettamente conto.



La primavera sta recando con sé tutta una serie di 
miscellanei aromi che forse questa volta
mi daranno una scossa: che sia positiva o fulminante
ve lo saprò dire tra un pò.

Di corse e gare e allenamenti
mi verrebbe da non scrivere più
visto che tutta una serie di vicissitudini
- imperanti negli ultimi dodici mesi -
mi hanno portato ad allontanarmi
dal mio adorato mondo
della corsa.

Le mie 5-6 uscite settimanali continuo a mantenerle
ma l'intensità, la voglia bruciante e gli obiettivi
sono impelagati da una nebbia vischiosa e pesante.

Mi sono mezzo ripromesso di partecipare alla
RUN for I.O.V
(Albettone, 6 maggio)
....
 ma onestamente non so se me la sentirò di esserci...


...
Il MASTER_ a cui sto partecipando 
mi sta impegnando ben oltre quanto immaginassi
(e la cosa mi disturba non poco), così come non mi danno tregua
altre vicissitudini legate a normali problematiche casalinghe 
ed altre di respiro più comunitario:
di fatto 
- oltre al bene più grande che é rappresentato dalla buona salute -
non c'é uno spicchio di campo 
sul quale ci sia qualcosa che scorre sereno e senza intoppi.

Tornando al passato recente
la presentazione del libro di Daniele Ceschin
("L'Italia sul Piave: l'ultimo anno della grande Guerra")
é stata una serata dai contenuti superbamente interessanti
e ben condotta dall'autore,
da chi ha mediato l'incontro e dai partecipanti all'evento
che hanno subissato di domande e curiosità
il bravissimo Dr. Ceschin.

Peccato che al centro Arnaldi di Dueville
mercoledì 18 aprile alle 20.45
fossero presenti (solo) quindici persone.....



Quindici persone si sono interessate ad un libro che narra
quanto é accaduto a poche centinaia di chilometri da
casa nostra 

che ha segnato le sorti dell'intera umanità
(9 milioni di morti)....

Quindici persone hanno reputato un evento significativo
sentir parlare del più grande conflitto della storia moderna......

Quindici persone 
- su un Comune di 15.000 (quindicimila) abitanti -
per una sera hanno lasciato da parte 
ridicoli talk show televisivi,
irrinunciabili riunioni d'interesse
e
avvincenti partite di Champions League o Isole dei Famosi.....



....
 Lasciatemelo 
dire 
a cuore aperto:

C H E   T R I S T E Z Z A !!!



Non entro nel dettaglio della poca affluenza 
a "L'Italia sul Piave"
perché sono troppo deluso, amareggiato 
e anche un filo incavolato
per quanto accaduto appena 48 ore fa.

Certo,...vien voglia di mandare tutto e tutti a remengo,
vien voglia di agire solo e soltanto per biechi interessi personali
(quelli veri, quelli reali, non quelli di facciata)
lasciando discorsi civili e morali a marcire nello scantinato,
...
vien voglia di tirare una riga sopra il (quasi) mastodontico
lavoro che dovrebbe portare alla sesta edizione di 
ALBERTO RACE 
SEI  UNICA
......
viene persino voglia di
.......



.........
...poi penso che 
il 
bello deve ancora venire
- o almeno lo spero -

quindi
non abbasso la guardia 
e
punto la barra a tutta dritta.



Andiamo !




albertorace2018@gmail.com

sabato 3 marzo 2018

Matite pesanti, pensieri sottili e speranze inaffondabili: VAMONOS !!!

Le settimane scorrono via ad 
una velocità impressionante
ma mi sembra di essere sempre al punto di partenza
di questo inverno infinitamente complicato,
faticoso e zeppo di colpi teatrali.
Ma lungi da me il " piagnisteo gratuito" ed inutile,...
......quindi....
......coltello fra i denti e cuore oltre l'ostacolo !


Torno a scrivere proprio nella giornata del silenzio di riflessione
prima di andare ad


Beh,...su questo spazio virtual-reale
non sono mai comparsi simboli politici né espressione 
di simpatie per correnti o logiche partitiche...
...e ciò non accadrà di certo oggi 
né avverrà in futuro.

Una cosa mi piacerebbe però,.....
....
.....
e cioé che domani dalle 7.00 alle 23.00
ciascuno di noi trovi il tempo di andare ad esprimere
il proprio "pensiero"- diritto
barrando un simbolo su una scheda elettorale
semplicemente perché
per questo diritto
(che molti credono scontato e banale)
generazioni di italiani hanno combattuto
e hanno speso vita e versato sangue....
....e l'astenersi dal votare
ritengo sia uno dei comportamenti più ignobili
di cui ci si può macchiare.


Anna si sta pian pianino risistemando 
dal _pesante intervento chirurgico_ alla colonna vertebrale 
  a cui é stata sottoposta prima di Natale,
mentre Rachele folleggia fra scuola, volley e
 avventurose_gite scolastiche
condite da (giuste) marachelle, viaggi in treno
e spettacoli teatrali:
di molto altro non mi é dato sapere
....
... e credo sia giusto così.


Il futuro prossimo
- in attesa che il meteo migliori un pò_
e che il raffreddore mi dia tregua -
é condito da molte speranze assortite
(buona salute a 360° in primo luogo...)
.....
e nonostante la stanchezza stia residuando 
da questi mesi davvero impegnativi e tosti,
permango fiducioso e continuo
nella definizione dei miei programmi
 primavera-estate 2018
(a 360° x 3)
....
.....
Buona domenica e serena settimana.


giovedì 8 febbraio 2018

Passi lunghi e ben distesi: one secret year !

Poco ci manca che sparisca dalla faccia della terra:
potrei metterla in poesia e scrivere che ho solcato i mari del sud
alla ricerca di tesori meravigliosi dal valore incalcolabile,....
....oppure potrei lasciar viaggiare la fantasia e inventarmi
propositi o bersagli da agguantare a breve termine....

...
...e invece no,
nulla di tutto questo ha riempito i miei ultimi due mesi,
...costellato di problemi (di salute) di natura familiare che mi stanno
tenendo alla larga dalle mie consuete piste
e da parte delle normali attività.

Ma il tutto non mi disturba né crea rancori di sorta;
spero solamente che il tutto si risolva nei tempi
(e nei modi - positivi - ) previsti.



Non mi dilungo sui dettagli
(anche perché tutto si risolverà con un altro mesetto di pazienza)
perchè sono più che sufficienti i miei pensieri e perplessità
per riempirmi l'anima e il cervello.

Non vedo l'ora di riprendere a gareggiare
- giusto per discorrere di argomenti soft -
e di ributtarmi nella lunga parabola che planerà al suolo
venerdì 31 agosto
data dell SESTA EDIZIONE
di 
ALBERTO RACE 

In realtà quest'ultimi 60 (e passa) giorni 
sono vissuti
(in ambiti e orari)
 trafugati al sonno e all'imponderabile
.........
e in un modo (o nell'altro)
due esami e mezzo 
del mio terzo Master Universitario di I° Livello
Medicina Forense -
sono riuscito a oltrepassarli più che decorosamente:
a breve darò il terzo esame e a quel punto
sarò arrivato a metà strada
(conto di terminare quest'ultimissima fatica didattica)
entro novembre 2018
dopodiché.........
......
....
mi trasferirò ad altre latitudini ed aprirò un agriturismo.


A marzo ricomincerò ad inseguire un traguardo
 -con pettorale al seguito -
ma sono indeciso dove andare a parare:
o partecipare alla (scontatissima e poco amata) _Stravicenza_(10 km Centro storico)
oppure la
_Soldamare Trail_(Molvena, 11 marzo),.

Vedremo un pò le congiunzioni astrali che piega prenderanno,
come starà la mia schiena
e
come riuscirò a combinare i tanti tasselli
della vita quotidiana.


Per tantissimo altro

 - e quando scrivo tantissimo altro intendo davvero tanta roba -
mi riprometto di ritornare a breve su questo spazio
perché al  di là di corse auspicate, guarigione agognate..
la primavera 2018 sarà densa di appuntamenti
- in preparazione di ALBERTO RACE -
ma anche di novità assortite e gustose.....
..in primis la presentazione dell'ultimo lavoro
di un eccellente scrittore che sto organizzando a Dueville
per MERCOLEDI 18 APRILE
(Centro Arnaldi, ore 20.45)

 "L’ultimo anno della Grande Guerra è l’anno della sconfitta e della vittoria. 
Tra l’Italia di Caporetto e quella di Vittorio Veneto prende forma l’Italia del Piave. 
Caporetto non segna solo una ferita militare, 
ma passa alla storia come l’immagine emblematica della disfatta.
Dai fantasmi della sconfitta riemergono però le “Italie” che resistono,
quella militare e quella del fronte interno.
 L’Italia del Piave resiste all’offensiva austro-ungarica del giugno 1918 
e si avvia alla vittoria finale. Vittorio Veneto permette
 la costruzione del mito della Grande Guerra e
 al tempo stesso diventa la premessa
 di una vittoria subito percepita come mutilata."



Buona settimana,

a presto !