Rachele, Anna ed io ci abbiamo tentato tutto questo pomeriggio e solamente sul far del buio abbiamo beccato il vecchietto (di biancorosso vestito) che poltriva all'interno di una tipica casetta in legno d'abete ben assistito da renne, elfi e strani tizi in divisa.
Ci é parso anche un pò su di giri ma forse eravamo poco lucidi e molto infreddoliti per poter giudicare con efficacia.
Comunque la missione é andata a buon fine grazie anche ai vasetti di miele balsamico-scaccia broncopolmoniti recuperati (presso la bancarella di un bizzarro personaggio travestito da mago) e un paio di cioccalate bollenti (con panna) trangugiate con grande soddisfazione che hanno regalato un buon sollievo al freddo del nostro pomeriggio pre-natalizio.
Forte di una seratona trascorsa al caldo di casa mia in compagnia di cognati e nipoti, stamattina ho espiato gli eccessi alimentari e le (misere) libagioni (s)correndo un'ora e trentadue minuti alla ricerca di voglia, intensità e desiderio di far girare le gambe.
Il GPS da polso é rimasto a casa al calduccio,...ovvio.
Ho cercato strade poco frequentate e fuori dai miei soliti itinerari e ho corso lungo un anello di (circa) 22 chilometri che ha toccato i comuni di Dueville, Villaverla e Caldogno: ho ricevuto in cambio una serie di buone sensazioni e la discreta certezza che in questo momento, correre ad un ritmo di media intensità per lunghi tratti, sia la cosa più adeguata alle mie necessità e ai programmi (podistici) futuri.
Forse sarà un 2012 da pre-pensionato.
...Calma calma Torcia,...
..ho solo detto forse.
Intanto qualcuno se la sta passando alla grande:
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