Passate alcune dozzine di ore dalla conclusione della Maratona di Venezia
é buona cosa metterci una sana pietra sopra e andare oltre...
In effetti continuare a rimescolare la pietanza
(pur prelibata e succolenta)
si finirebbe per stufarsi
(e stufare chi legge.)
...
che ho scritto e pubblicato
Grazie alle riprese televisive, racconti su blog, minispot su Social Network ecc.ecc.
la straordinarietà delle condizioni meteo in cui s'é corso ieri
é diventato l' argomento del giorno dopo.
Tornando per un attimo alla mia prestazione
devo ritenermi molto più che soddisfatto di come é andata a finire.
Ho convissuto con il fastidio al metatarso sinistro e pur correndo
(come tutti)
nel disagio più totale per la pioggia, freddo e vento forte,
sono riuscito ad arrivare al traguardo
oltrepassando con "buona ferocia agonistica" le crisi
(fisiche e mentali)
che via via si sono materializzate lungo la strada.
Sono partito infreddolito e poco smanioso di fare sfracelli ma in poco
mi sono messo in carreggiata e ho instaurato un ritmo discreto (4'07''- 4'08''/km).
Prima "legnata" al morale e alle gambe attorno al 20° chilometro
con aumento del vento contrario
unito all'incremento dell'intensità della pioggia...
E' stato un "quasi triste" passaggio alla mezza maratona
(1h 27' 40'' circa)
con pannelli pubblicitari divelti e volontari intabarrati per colpa della furia del vento.
..
Il tratto successivo é stato un pò più tranquillo e sino all'inizio del
sono scivolato abbastanza leggero e in buon controllo.
Dovevo ancora conoscere la mano della Bora e
delle raffiche di pioggia
armate di acuminate pallottole di ghiaccio
....
....o forse era solo freddo...
ed ero già in palla piena.
.....
E' stato un tratto di strada breve
ma lunghissimo
tra l'epico e il leggendario...
...della serie che chi si fermava era davvero perduto.
O veniva scaraventato in laguna.
...
Mentalmente non ho sofferto
e in nessun momento ho temuto di non arrivare
anche se il calo dell'andatura sul suddetto ponte,
mi ha fatto perdere il ritmo che stava permettendomi
di chiudere (senza patemi) qualche minuto sotto alle 3 ore.
...
Passaggio al 38° km in 2h 40' e gambe mollissime..
....in quel momento ho compreso che potevo però ancora
riuscire a compiere una piccola impresa.
...
E' stata la mia prima maratona chiusa sul filo del rasoio
dei 180 minuti esatti
e devo dire che queste
2h 59' e 06''
hanno un sapore ancora più dolce di quello
di tante altre quarantadue chilometri terminate
con qualche minuto in meno...
Sarà stata la cosapevolezza della beffa a Cassandra,
sarà che la tenacia
mi ha sostenuto e incattivito ad ogni metro,
sarà che ieri ho combattuto contro una cosa
immensamente grande
e in qualche modo ho vinto la mia piccola scommessa.
...
Mi sono divertito anche se é stata una mattinata da veri fuori di testa.
...
Stati Uniti tanto che "la questione"
sta passando (ovviamente) in secondo piano.
Per il momento incrociamo le dita e speriamo,
tra qualche giorno,
di parlare solo di corsa, fatica e splendide imprese,
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Bon courage, Mr.President |
Pensiamo positivo perchè,
in fondo in fondo,
porta fortuna ed é anche gratis.
Statemi bene.