Vivere é come stare su una sorta di grande piazza
strapiena di gente che fa inutilmente chiasso;
strapiena di gente che fa inutilmente chiasso;
ogni tanto c'é qualcuno che
- nel silenzio piu' assoluto -
instancabilmente si prodiga in mille attività buone.
Non é per niente consueto o facile conoscere
ed avere il pregio di incontrare sulla propria via
queste persone discrete ed umili
che elevano il tasso medio
della bontà e della disponibilità dell'intero genere umano
- che, ahimè, di solito spicca per bieco egoismo e infinita miseria -
...
Io sono stato fortunato perché ne ho trovate due-tre
sulla sdrucciolevole strada dell'esistenza:
Giancarlo era - e rimarrà per sempre - una di queste stelle dalla
luce morbida e caldissima
capace di trascinare/organizzare/accomunare
decine di persone-associazioni-comunità intere
attorno ad eventi buoni,
imprese folkloristico-sportive di grandissimo valore
e il coinvolgimento di chiunque gli chiedesse una mano
perché in difficoltà.
Personalmente gli sarò legato per sempre
perché uomo mite e limpido.
disinteressato e mai calcolatore,
generoso e in nessun caso difficile ai contatti con gli altri
benchè non amasse le luci della ribalta e detestasse
palcoscenici e platee.
Sembra ieri quando siedeva al mio fianco al capezzale di papà
durante le ultime notti del caro Sergio;
sembra ieri quando nella tarda estate del 2013 mi porse la mano
nell'inventare e costruire Alberto Race di cui
é uno dei padri fondatori.
Oggi mi é estremamente difficile e doloroso pensare
ad un'altra Alberto Race senza la sua rassicurante
e forte presenza.
Grazie Giancarlo,
grazie perché senza di te tutti perdono qualcuno di speciale davvero,
di buono da imitare
ed ognuno di noi ora é molto più solo e smarrito.
Saluta Alberto e stringilo forte,
fatti dieci anni di chiacchere arretrate con
papà Sergio anche se entrambi non eravate uomini da
grandi comizi...
....ma badavate al concreto e alla semplicità.
Ciao Giancarlo, ...non ti dimenticherò mai.
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