Ogni anno, di questi tempi,
la gioia delle luminarie e del calore della famiglia
striscia con stridente violenza
su un doloroso passato
- e anche su un presente -
che non la smetterà mai di fare male.
La vita dovrebbe avermi insegnato a godere
del celeberrimo bicchiere mezzo pieno
e
ad indossare la corazza per non subire le pugnalate
di tanto dolore provato e che permane tale in ogni momento.
Alberto c'è sempre
e la sua presenza - assenza
è incendiaria
ed illumina ogni mio passo,....
..nel bene e nel male.
Non ve lo scrivo anche quest'anno
".......
....che Natale é ogni giorno in cui ci accorgiamo
di chi vicino a noi ha bisogno del nostro aiuto....."
...
perché non sono un predicatore e
non voglio dare ricette di buona vita a nessuno.
Anche il Natale 2019 porta con sé tutto il carico
di una festività
soprattutto APPARENTE
visto che dietro a tavole imbandite e luci scintillanti
si cela
- nemmeno troppo nascosto -
il destino con il suo seguito di assurde e dolorose infamie.
E con il suo coltellaccio da assassino.
Quest'anno avverto molte sensazioni già sentite
durante la vita di Alberto,
...vita infinitamente troppo breve e
maledettamente dolorosa e assurda.
Il 2019 ha alcune assonanze con quei mesi a cavallo
del 2005 e del 2006
e
- oggi come allora -
la mia anima é andata a caccia
di un colpevole
che comunque non troverà MAI.
Sarà un buon Natale solo fino ad un certo punto
perché sarà un mezzo punto di partenza
per provare a vivere un domani migliore,
con minori sofferenze e un pizzico di serenità autentica.
"...Natale é ogni giorno in cui ci accorgiamo
di chi vicino a noi ha bisogno del nostro aiuto.."
...
tutto il resto é solo miseria da quattro soldi.
Un abbraccio, a presto.