martedì 24 dicembre 2019

Il cacciatore di Babbo Natale

Ogni anno, di questi tempi, 
la gioia delle luminarie e del calore della famiglia
striscia con stridente violenza 
su un doloroso passato 
-  e anche su un presente -
che non la smetterà mai di fare male.

La vita dovrebbe avermi insegnato a godere
del celeberrimo bicchiere mezzo pieno
ad indossare la corazza per non subire le pugnalate 
di tanto dolore provato e che permane tale in ogni momento.

Alberto c'è sempre 
e la sua presenza - assenza
è incendiaria
ed illumina ogni mio passo,....
..nel bene e nel male.


Non ve lo scrivo anche quest'anno
".......
....che Natale é ogni giorno in cui ci accorgiamo 
di chi vicino a noi ha bisogno del nostro aiuto....."
...
perché non sono un predicatore e
non voglio dare ricette di buona vita a nessuno.

Anche il Natale 2019 porta con sé tutto il carico
di una festività
soprattutto APPARENTE
visto che dietro a tavole imbandite e luci scintillanti
si cela
- nemmeno troppo nascosto - 
il destino con il suo seguito di assurde e dolorose infamie.
E con il suo coltellaccio da assassino.

Quest'anno avverto molte sensazioni già sentite
durante la vita di Alberto,
...vita infinitamente troppo breve e 
maledettamente dolorosa e assurda.

Il 2019 ha alcune assonanze con quei mesi a cavallo
del 2005 e del 2006
e
- oggi come allora - 
la mia anima é andata a caccia
 di un colpevole 
che comunque non troverà MAI.


Sarà un buon Natale solo fino ad un certo punto
perché sarà un mezzo punto di partenza 
per provare a  vivere un domani migliore,
con minori sofferenze e un pizzico di serenità autentica.


"...Natale é ogni giorno in cui ci accorgiamo 
di chi vicino a noi ha bisogno del nostro aiuto.."
...
tutto il resto é solo miseria da quattro soldi.



Un abbraccio, a presto.



Nessun commento: