Il post maratona di Treviso é fatto da una raffica di giorni di fatica residua
contraddistinta dalla presa di coscienza di aver corso una folle 42195 metri.
...
Si, folle perché tutti gli acciacchi che mi avevano accompagnato durante la
preparazione verso Treviso non sono svaniti nel nulla ma sono imperiosamente
riemersi (camuffati neanche tanto) nella stanchezza-affaticamento-appesantimento del dopo gara.
Il cattivo tempo di questi giorni sta agevolando l'opera di smaltimento scorie e tossine assortite.
La pioggia, talvolta, é un buon pretesto per rinunciare a qualche decina di chilometri e permettere a tendini e muscoli di ritrovare quel filo di freschezza e brio dissipati quasi del tutto quattro giorni fa.
Continuo a ritenermi estremamente soddisfatto del risultato e delle sensazioni vissute a Treviso e la calma (apparente) di queste giornate fradice e sonnacchiose, permette al tutto di decantare nella maniera più corretta e fisiologica possibile...
....
..situazione, peraltro, a me poco consona.
Avrei mezza voglia di discorrerre degli ultimi avvenimenti e del clima generale
che si va instaurando da noialtri Italia ma,......
.....ma,....
...stanotte ho intenzione di lasciarvi dormire ed evitarvi incubi di sorta...
....
..meglio scrivere di corse, di trail, di vesciche e gambe appesantite.
...
O anche no,...forse é ancora tempo di restare in branda a guardare fuori la pioggia che cade.
A presto.