- ma strabiliante rientro alle corse del 6 maggio -
mi sono ricimentato pochi giorni dopo
sulla distanza dei 10 km....in quel di Cà Paiella a Thiene
.
La serata é stata speciale, una corsa fatta solo con il cuore
rivolto ad un bambino sfortunato
incappato nelle maledette spire di una malattia che
spesso non dà scampo:
ho fatto molta fatica a far girare le gambe perché la commozione
e l'estrema vicinanza ai genitori di Andrea
mi hanno gelato da capo a piedi trapassandomi da parte a parte.
Il periodo é stradenso di avveneimenti, eventi e
la rincorsa ad ALBERTO RACE
- 31 agosto 2018 -
é già cominciata....... anche se l'apertura "ufficiale" sarà
giovedi 7 giugno......
...
...e sarà un'apertura singolare e dai significati quasi infiniti
visto che
coinvolgerà alcune fra le maggiori onlus italiane che
- a loro modo -
condividono il mondo di ALBERTO RACE
e che quest'anno saranno parte della corsa
- più stratosferica -
dell'emisfero boreale.
Non posso scrivere che non sarà nulla di eccezionale
perchè credo invece che sarà
qualcosa davvero di eccezionale
per la qualità dei partecipanti e per la
straordinaria attività svolta dagli stessi:
avrò seri problemi a divincolarmi fra l'uno e l'altro...
....ma qualcosa combinerò.....
Vivere nell'attesa speranzosa di qualcosa a venire che sia migliore
del passato
é la filosofia di vita numero 1.....
...e su questo non ci piove.
"Testa bassa e pedalare" é il vecchio adagio
che da sempre mi accompagna anche quando non ne ho voglia
e anche quando non me ne rendo perfettamente conto.
La primavera sta recando con sé tutta una serie di
miscellanei aromi che forse questa volta
mi daranno una scossa: che sia positiva o fulminante
ve lo saprò dire tra un pò.
Di corse e gare e allenamenti
mi verrebbe da non scrivere più
visto che tutta una serie di vicissitudini
- imperanti negli ultimi dodici mesi -
mi hanno portato ad allontanarmi
dal mio adorato mondo
della corsa.
Le mie 5-6 uscite settimanali continuo a mantenerle
ma l'intensità, la voglia bruciante e gli obiettivi
sono impelagati da una nebbia vischiosa e pesante.
Mi sono mezzo ripromesso di partecipare alla RUN for I.O.V (Albettone, 6 maggio) .... ma onestamente non so se me la sentirò di esserci...
... Il MASTER_ a cui sto partecipando mi sta impegnando ben oltre quanto immaginassi (e la cosa mi disturba non poco), così come non mi danno tregua altre vicissitudini legate a normali problematiche casalinghe ed altre di respiro più comunitario: di fatto
- oltre al bene più grande che é rappresentato dalla buona salute - non c'é uno spicchio di campo sul quale ci sia qualcosa che scorre sereno e senza intoppi.
Tornando al passato recente
la presentazione del libro di Daniele Ceschin
("L'Italia sul Piave: l'ultimo anno della grande Guerra")
é stata una serata dai contenuti superbamente interessanti
e ben condotta dall'autore,
da chi ha mediato l'incontro e dai partecipanti all'evento
che hanno subissato di domande e curiosità
il bravissimo Dr. Ceschin.
Peccato che al centro Arnaldi di Dueville
mercoledì 18 aprile alle 20.45
fossero presenti (solo) quindici persone.....
Quindici persone si sono interessate ad un libro che narra quanto é accaduto a poche centinaia di chilometri da casa nostra e che ha segnato le sorti dell'intera umanità (9 milioni di morti).... Quindici persone hanno reputato un evento significativo sentir parlare del più grande conflitto della storia moderna...... Quindici persone - su un Comune di 15.000 (quindicimila) abitanti - per una sera hanno lasciato da parte ridicoli talk show televisivi, irrinunciabili riunioni d'interesse e avvincenti partite di Champions League o Isole dei Famosi.....
.... Lasciatemelo dire a cuore aperto: C H E T R I S T E Z Z A !!!
Non entro nel dettaglio della poca affluenza a "L'Italia sul Piave" perché sono troppo deluso, amareggiato e anche un filo incavolato per quanto accaduto appena 48 ore fa. Certo,...vien voglia di mandare tutto e tutti a remengo, vien voglia di agire solo e soltanto per biechi interessi personali (quelli veri, quelli reali, non quelli di facciata) lasciando discorsi civili e morali a marcire nello scantinato, ... vien voglia di tirare una riga sopra il (quasi) mastodontico lavoro che dovrebbe portare alla sesta edizione di ALBERTO RACE SEI UNICA ...... viene persino voglia di .......
......... ...poi penso che il bello deve ancora venire - o almeno lo spero - e quindi non abbasso la guardia e punto la barra a tutta dritta.
Poco ci manca che sparisca dalla faccia della terra:
potrei metterla in poesia e scrivere che ho solcato i mari del sud
alla ricerca di tesori meravigliosi dal valore incalcolabile,....
....oppure potrei lasciar viaggiare la fantasia e inventarmi
propositi o bersagli da agguantare a breve termine....
...
...e invece no,
nulla di tutto questo ha riempito i miei ultimi due mesi,
...costellato di problemi (di salute) di natura familiare che mi stanno
tenendo alla larga dalle mie consuete piste
e da parte delle normali attività.
Ma il tutto non mi disturba né crea rancori di sorta;
spero solamente che il tutto si risolva nei tempi
(e nei modi - positivi - ) previsti.
Non mi dilungo sui dettagli
(anche perché tutto si risolverà con un altro mesetto di pazienza)
perchè sono più che sufficienti i miei pensieri e perplessità
per riempirmi l'anima e il cervello.
Non vedo l'ora di riprendere a gareggiare
- giusto per discorrere di argomenti soft -
e di ributtarmi nella lunga parabola che planerà al suolo
venerdì 31 agosto
data dell SESTA EDIZIONE
di ALBERTO RACE
In realtà quest'ultimi 60 (e passa) giorni sono vissuti (in ambiti e orari) trafugati al sonno e all'imponderabile ......... e in un modo (o nell'altro) due esami e mezzo del mio terzo Master Universitario di I° Livello - Medicina Forense - sono riuscito a oltrepassarli più che decorosamente: a breve darò il terzo esame e a quel punto sarò arrivato a metà strada (conto di terminare quest'ultimissima fatica didattica) entro novembre 2018 dopodiché......... ......
....
mi trasferirò ad altre latitudini ed aprirò un agriturismo.
Vedremo un pò le congiunzioni astrali che piega prenderanno,
come starà la mia schiena
e
come riuscirò a combinare i tanti tasselli
della vita quotidiana.
Per tantissimo altro - e quando scrivo tantissimo altro intendo davvero tanta roba - mi riprometto di ritornare a breve su questo spazio perché al di là di corse auspicate, guarigione agognate.. la primavera 2018 sarà densa di appuntamenti - in preparazione di ALBERTO RACE - ma anche di novità assortite e gustose..... ..in primis la presentazione dell'ultimo lavoro di un eccellente scrittore che sto organizzando a Dueville per MERCOLEDI 18 APRILE (Centro Arnaldi, ore 20.45)
"L’ultimo anno della Grande Guerra è l’anno della sconfitta e della vittoria. Tra l’Italia di Caporetto e quella di Vittorio Veneto prende forma l’Italia del Piave. Caporetto non segna solo una ferita militare, ma passa alla storia come l’immagine emblematica della disfatta. Dai fantasmi della sconfitta riemergono però le “Italie” che resistono, quella militare e quella del fronte interno. L’Italia del Piave resiste all’offensiva austro-ungarica del giugno 1918 e si avvia alla vittoria finale. Vittorio Veneto permette la costruzione del mito della Grande Guerra e al tempo stesso diventa la premessa di una vittoria subito percepita come mutilata."
Dopo anni luce riprendo in mano questa pagina a cui sono molto affezionato
e mi dispiace se ultimamente sono stato tartassato da molte
(quasi infinite) normali magagne della vita che hanno dissipato
buona parte delle mie volontà
Ma a tutto (o quasi) c'é rimedio.
Al centro dei miei pensieri c'é mezzo mondo, ....
...e se dessi ascolto alla mia indole chiaccherona
(o grafomane,...come preferite)
rimarrei incollato qui per svariate ore:
troppe le cose su cui ho riflettuto
(e sapete che se rifletto divento pericoloso...),
troppi gli eventi vissuti,
troppe le situazioni piccole e grandi da commentare
per pensare di cavarsela con un banale post.
Ma oggi é il giorno dopo STRAGIAXA' RACE 2017
e non potevo esimermi da scrivere una striscia di pensieri,....
..giusto per riassumere cos'é per me questa corsa e
da quando (e perché) fa parte della mia esistenza.
Dite che sto usando parole troppo grandi ?
Che una corsa a piedi non può essere importante in una vita di qualcuno ?
Pensate che stia esagerando ?
...........
Pur non avendo preso parte alla (ormai mitologica) STRAGIAXA' RACE corsa ieri a Thiene,
credo valga
assolutamente la pena cercare di esprimere tutta la mia personale felicità per come sono andate le cose anche in questo Santo Stefano solidale
- scarpette da corsa ai piedi.
Conobbi Alan Bress Bengio - Bressdicorsa - in una nebbiosa serata di gennaio 2011
dopo averlo incrociato alla STRAGIAXA' RACE del dicembre 2010
(qualche decina di partecipanti - freddo polare - circuito super abusivo presso l'Anello Fulmineo - zona periferica di Thiene):
pensai che sarebbe stato interessante conoscere persone nuove decisamente alternative e dall'indole straordinariamente positiva e generosa;
pensai che la trascinante carica esplosiva di Alan Bress Bengio sarebbe stata
(in modi e tempi che non avevo ben chiari)
un qualche cosa da cui poteva venir fuori anche qualcosa di buono.
Oggi - dopo sette edizioni (da quel gennaio 2011) di STRAGIAXA' RACE
(di cui una super abusiva corsa in una "terra di nessuno" il 26 dicembre 2011 - un caldo feroce - colorata da oltre 200 podisti......due successive edizioni inondate da una infausta pioggia che non fermò nessuno......e altre quattro con un MERAVIGLIOSO crescendo di sensibilità e partecipazione.....)
- posso serenamente scrivere senza che la scommessa di puntare ad organizzare un evento podistico per svegliare le coscienze e riscaldare i cuori
é stata VINTA a mani basse.
ALBERTO RACE (nata nel settembre 2013) forse non sarebbe mai esistita senza STRAGIAXA' e - visti i risultati della piccola corsa duevillese -
non posso che ringraziare la Fulminea Running Team e il suo "mentore maximo"
per quanto innescato e alimentato in questi bellissimi anni.
Non possiedo la sfera di cristallo e credo che se mi sbilanciassi oggi in pronostici futuri farei la fine della sacerdotessa Cassandra ......e mi limito quindi a rimirare i fatti, i volti, i risultati e l'inebriante buon sapore di quanto accaduto ieri, venerdi 1 settembre scorso e via, via a ritroso nel tempo......
Si,........sono state fatte cose buone e giuste e di questo occorre essere davvero fieri;
é figlia di molteplici fattori e per quanto mi sforzi
di individuare quello più importante
in realtà i responsabili della mia
"non-vena di blogger"
sono davvero più di uno.
Tra il lavoro, alcune questioni personali da sistemare,
un paio di bellissimi eventi organizzati per raccogliere fondi
pro Fondazione Città della Speranza
e
qualche corsa galeotta in solitaria...
dicembre mi sta scappando via di mano
..e il bello é che Babbo Natale freme da un pò
così come ci saranno altri accadimenti programmati
che poca aria mi daranno per questo 2017
più turbolento del previsto.
La volata in quel di Berlino é acqua passata
e all'orizzonte gli impegni si accatastano e non danno tregua.
Continuo a coltivare il sogno di riattaccarmi un pettorale alla canotta
ma non dico nulla perché mi sa tanto
che mi porto una decisa dose di sfortuna.
Importante stare bene
(...)
perché la voglia di scarpette e di traguardi
non é mai mancata.
A presto per super notizione
e un filo di chiarezza in più.
Dopo quasi tre settimane di ribaltoni vari
e cambiamenti di ogni genere
ritorno brevemente su questo spazio.
Ovviamente no stilerò l'elenco dei come e dei perché
non sono riuscito a fare tutto quello che
avevo programmato per
la fine di ottobre - inizi di novembre
....
ma forte del titolo di questo breve post - Sursum corda - ("in alto i cuori") non voglio lasciarmi andare a tristezze o abbattimenti di morale. Mi sarebbe molto molto (moltissimo) piaciuto correre (con calma e serenità) la _Mezza Maratona dei 6 Comuni_
di domenica scorsa tra Thiene e Villaverla
ma
alcuni imprevisti familiari (soprattutto)
e la schiena non perfettamente in linea
me l'hanno impedito.
Mi dispiace particolarmente perché sento davvero un sacco
la mancanza dello spirito e dell'atmosfera gara
(sia essa corsa dopo mesi di riabilitazione
sia corsa essa vissuta con intenti agonistici più accesi).
Mi mancano i sorrisi amici, le battute,
la fatica,
il pettorale attaccato alla canotta,
l'oltrepassare una linea d'arrivo..........
...
si, insomma,..
...comincio ad essere a corto di
alternative al mio passatempo preferito e a tutti coloro
che ne fanno parte.
Mi sto riempiendo di surrogati e alternative
(che non mancano e che mi vengono a cercare
con una sistematicità feroce)
...
però percepisco netta la sensazione di buco
che va via via diventando sempre più "fastidioso".
Sono assai felice che il mio amico _Marco Olmo_ stia correndo in questi giorni
l'ULTRA AFRICA RACE_(Mozambico)
e che a pochissime tappe dalla fine
sia autoritariamente al comando.......
....
così come sono felice che Roberto, Stefania ed altri cari amici
siano di ritorno dalla Maratona di New York 2017
corsa tre giorni fa ......
.....
ma la voglia di correre che mi sento addosso
é quasi più grande della contentezza
che provo per le splendide avventure podistiche
di tanti, tantissimi amici.
Non ho più voglia di fare programmi
o auto-farmi promesse di rientro
perché il mio amico destino
pare attendere ogni anticamera di mio pensiero
per estrarre dal cilindro la magagna perfetta.....
..o il bastone giusto da mettermi fra le ruote.
Serate solidali,
iniziative buone,
propositi costruttivi
...come al solito non sono mancati
(e non mancheranno)
ma preferisco non scrivere nulla su ciò
perché nemmeno in questo settore
le cose filano come mi aspetterei
e vorrei evitare di esprimere pareri
pesanti o poco entusiastici.
Il 2017 é un anno scintillante solo in parte,
fatto e costellato soprattutto da difficoltà,
impedimenti, imprevisti e malware
e
mi auguro che presto arrivi la sterzata buona,
quella che spazza le nuvole
e fa ritornare la voglia di sorridere dal cuore
e non solo con una mezza smorfia del viso.