martedì 8 novembre 2011

Ciao Joe

 Non sono un esperto nè un amante del pugilato ma i personaggi e gli eventi che hanno scritto pagine epiche di questo sport mi affascinano e credo meritino un grande e doveroso rispetto. Oggi purtroppo dobbiamo piangere la morte del grande Joe Frazier (http://it.wikipedia.org/wiki/Joe_Frazier) portato via dal cancro e che con Muhammad Alì scrisse la storia della boxe tra la fine degli anni '60 e la prima metà del decennio successivo.
Frugando nei ricordi di bambino rivedo una grande televisione (in bianco e nero) con il caro nonno Sante seduto davanti tutto impegnato ad ammirare quei tizi muscolosi e nerboruti (in buffi pantaloncini corti) che se le davano di santa ragione.
L'articolo su "La Stampa" di oggi racconta approfonditamente vita, storia e tanto altro del pugile nato il 12 gennaio 1944 a Beaufort (http://www3.lastampa.it/sport/sezioni/boxe/lstp/428687/) e scomparso ieri mattina a Filadelfia.
Tornando a scrivere di semplici e banali corse a piedi (...), dopo l'immersione (vera per alcuni e virtuale per milioni d'altri) nella NYC marathon dell'altro ieri, questa é anche la settimana che mi (ri)vedrà tornare in pista sulla distanza della mezza maratona a Cittadella (Maratonina della Città murata, http://www.maratoneticittadellesi.it/).
Sono riuscito ad allenarmi nonostante pioggia, impegni di vario genere e le gambe particolarmente dolenti...e, tanto per non dire sempre le stesse cose, attendo con curiosità di sverniciare i 21097 metri della maratonina cittadellese.
Sono consapevole di essere in transito in una di quelle periodiche "paludi" (atletico-motivazionali) che due-tre volte all'anno incrociano la mia strada.
Sento i quadricipiti pesanti (e legnosi) come se fossero di piombo e la cosa mi  induce a fare le riflessioni che si fanno nei momenti di magra: niente eroismi o invenzioni da keniano,..profilo basso e occhio alla penna.

Mi sembra doveroso, accanto alle notizie (o previsioni) cattive dare risalto anche (e soprattutto) a quelle positive:
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/scienza/2011/11/08/visualizza_new.html_642745138.html  e la soddisfazione per questa news entusiasmante sembra volerci prendere per mano e indurci a fare festa.

Purtroppo non é tutto così semplice e scontato; l'ottimismo deve essere però l'atteggiamento-base per proseguire con forza, speranza e incitando ognuno a dare il proprio microscopico contributo.


L'appuntamento con "La grande corsa della speranza" di venerdì 18 novembre (ore 20.45, Zané) si avvicina e, al di là del trafiletto comparso sul quotidiano locale domenica 6 novembre (http://www.ilgiornaledivicenza.it/) e il tam-tam innescato sul bravo social-network, sono contento che l'iniziativa stia riscuotendo interesse e curiosità, voglia di partecipare ed essere parte integrante di un evento che mi auguro sia il primo di una lunga serie.

A domani sera per il racconto della "Lausanne Marathon" 1996,...

Hasta pronto.


P.S.
(In bocca al lupo Salva !!! )  

lunedì 7 novembre 2011

Il master, Sendero Luminoso e...

Stamane ho iniziato a frequentare le lezioni del Master Universitario in Ecocardiografia a cui mi sono iscritto.
 Dopo 22 anni sono tornato nella (fatal) Verona.....
 ..(il calcio ovviamente non c'entra nulla) ancora per chinarmi su libri di scuola (più o meno) ed imparare. 
Ad essere sincero, più che la preoccupazione per l'impegno (che mi martellerà fino al prossimo ottobre), prevale in me una ciclopica voglia di (ri)rimettermi in discussione e una curiosità quasi feroce.
Torno a chiedermi se sono tutto a posto ma vado avanti senza pretendere di ottenere una qualche risposta (ed é meglio così..).

A latere di ciò, la giornata si é dipanata serena e mi ha concesso una perla straordinaria sottoforma di chiaccherata con un collega sudamericano (che conosco da anni) con cui frequento il suddetto corso. Mi ha raccontato della sua vita, del suo viaggio in Europa nel '84, dei suoi studi a Madrid, a Torino, a Verona e i sei anni di lavoro in una clinica a Vienna;
chissà perché quando mi ha narrato della terribile sorte toccata a due dei suoi fratelli in Perù, il nome Sendero Luminoso mi ha messo i brividi (http://it.wikipedia.org/wiki/Sentiero_Luminoso).
Gli ho proposto di mettere giù un pò di righe e raccontare una vita tanto tribolata, faticosa, sofferta.....ma sempre condotta all'avventura e all'attacco.

Senza mai mollare di un centimetro.

Le immagini della NYC Marathon scorrono ancora in un angolino del mio cervello e un pò mi piace distrarmi dalle notizie relative ai tanti disastri che riempiono cronache e rubriche di ogni tipo.

Per fortuna c'é una briciola di spazio anche per racconti "leggeri" e frivoli:
Ma soprattutto
....e non é una banalità.


E in attesa che il tempo migliori e che ci sia da scrivere anche di maratonine da urlo,  vi ringrazio e saluto.
A presto.

domenica 6 novembre 2011

Non solo NYC Marathon...

Ho deciso che sarà un post spezzato in tre parti, vicine ma diverse, ...limitrofe ma distinte.

Prima una bella notizia:
Urban Zemmer, Nicola Golinelli e Marco De Gasperi hanno dominato il podio della gara maschile dell'europeo VK e credo che definirli stratosferici sia molto limitativo.
Avete per caso idea in quale altra specialità (noialtri Italia) siamo campioni del mondo e campioni d'europa in questo 2011 di dissesto globale ?

Oggi si é corsa "anche" la maratona di New York e, grazie alla ben strutturata diretta televisiva, chi voleva poteva entrare idealmente nel cuore della Grande Mela e puntare al Central Park.
Cronaca e commento tecnico di Roberto Annoscia su http://www.podisti.net/2010/index.php?option=com_content&view=article&id=11703:gmutai-e-dado-vince-la-42-new-york-city-marathon&catid=287:new-york-ing-new-york-city-marathon-2011&Itemid=876 .

Io non l'ho mai corsa ma confesso che oggi, per la prima volta dopo tanti anni da spettatore interessato ma distaccato, mi é venuta voglia di buttarmi in mezzo ai  40.000 che la correranno l'anno prossimo.
Complimenti a tutti gli amici che hanno varcato il mitico traguardo (spettacolare Enrico Vivian giunto in 2h 33' 19'' e fenomenale Andrea (capitan) Rigo transitato dopo le 26 (e rotte) miglia in  2h 46' 47''...).

Per concludere, torno all'inizio e (ri)metto il dito nella piaga: http://www.ilmeteo.it/...
Lo sapete che non mi piacciono i sensazionalismi e detesto i catastrofismi,......ma a leggere i bollettini meteorologici e ad ascoltare le cronache mi viene la pelle d'oca....
...e mi sento piccolo, piccolo.