lunedì 23 aprile 2012

La (mia) maratona IMPOSSIBILE - Padova 2012

Questa volta mi servirà un pò più di tempo per metabolizzare la fatica di una maratona come quella corsa ieri a Padova, e non tanto a causa della fatica o per l'acchiappa-Impossibile andato a farsi benedire...
Cataboliti di 42 km fantastici a parte, ora come ora sono ancora nella terra di mezzo,..
...anteprima di "palude agonistica" o roba del genere.

Annuso, rifletto, rivado a ieri, cerco qualcosa .
E' stata una mattinata bellissima e tirando la più classica delle righe al di sotto di essa...il bilancio é decisamente positivo.
E' mancata la ciliegina sulla torta (quel personal best time che potrebbe non arrivare più) ma se mi lamentassi di qualcosa sarei davvero matto da legare.
(...).
Una parte della Maratona di "S.Antonio" 2012 é QUI, riassunta in pochi capoversi pubblicati stamane dagli amici di http://www.podisti.net/ : in realtà il significato agonistico-morale della mia maratona di Padova va molto oltre.
Per alcuni aspetti é infinito,......perché é nato undici anni fa ed esula da cronometri, classifiche o tribolazioni atletiche. 
E devo ancora comprenderlo del tutto.

Per una volta il meteo é stato praticamente quello previsto e le condizioni climatiche si sono rivelate ideali per scalmanare gambe, voglia di andare e cervello lungo il bel tracciato padovano.
Ho sentito un buon calore da parte del pubblico "assiepato" soprattutto nei piccoli centri urbani attraversati, così come l'apparato organizzativo "in toto" mi é parso essere all'altezza della situazione.

Mi sono sentito quasi come a casa e la mancata partecipazione del 2011 é sembrata essere un' insignificante parentesi; l'asfalto "amico", le morbide sinuosità e i drittoni fra Campodarsego e Prato della valle mi hanno sorriso e tenuto per mano.


Vien quasi voglia di guardare all'anno prossimo e rimettere in piedi tutto il meccanismo...
...per l'Impossibile questo ed altro.

Ma oggi non ho l'ispirazione giusta per parlare di ritmi corsa, di dati numerici o fare supposizioni e lanciare proclami ad effetto.
Stasera mi fermo qui; nei prossimi giorni tornerò sull'argomento e comincerò a pensare al futuro (prossimo)..

Dimenticavo,..: arriva Hannibal, l'anticiclone africano....
...occhio alla penna.


Statemi bene.

domenica 22 aprile 2012

L'Impossibile ...scappato (INTRO.)


E' stato fantastico crederci fino in fondo...ma il mio sogno é rimasto tale:
IMPOSSIBILE.

La magia del Prato della Valle é sempre il solito spettacolo 
e la Maratona di "S.Antonio" si é confermata essere
la "mia maratona".
Paolo M. é stato autore di una prestazione VERY STRONG disintegrando il proprio personale sulla distanza di oltre un quarto d'ora !!!!
Complimentoni.
Hoppy e Salvatore hanno onorato da par loro la gara, traendo emozioni e sussurri che li accompagneranno nel prosieguo della vita podistica (e non solo.)


Rachele ha seminato il panico fra gonfiabili, chioschi vari e ha pure tentato di rapinare il bravo coniglietto.....
....ma l'abbiamo fermata in tempo.

E in attesa del resoconto vero, ponderato e tecnico-umorale
(a mente tiepida)
..beccatevi il ghigno del ceffo.

Come dite ?

Il mio tempo ?

2 h  52' e 11", seconda migliore prestazione (all time) sui 42 km e 195 metri....
..e scusatemi se mi lecco (comunque) i baffi.

A presto.

sabato 21 aprile 2012

Padova nel cuore: ore allo sparo.

Ormai ci siamo,..bel tempo, afa o bufera tropicale (CLICCA QUI), tra undici piccolissime ore correrò la mia settima Maratona di S.Antonio.
Anzi, ad onor del vero la prima fu una NON maratona di Vedelago (anno 1997) quando con papà Sergio mi recai nel piccolo centro trevigiano e ritirato il pettorale (numero 22) attesi in sua compagnia che il fortunale che stava abbattendosi sulla zona smettesse.
Non cessò di (stra) piovere e tornammo a casa.
Incredibile, vero ?


Passarono tre anni e la storica 42195 metri di Vedelago si trasformò (Giubileo del 2000 docet) nella Maratona di Sant'Antonio (un caldo feroce) a cui però non presi parte.
L'anno seguente (2001) partii da Vedelago come "accompagnatore" del compianto collega-amico Mariano, malato di cancro con il fantastico sogno di arrivare a concludere una maratona, ..
un uomo di un altro pianeta.
Un gigante.
Fu una grande tribolazione e Mariano non rimase completamente soddisfatto benchè splendido finisher.
Entrambi ritornammo a correrla l'anno seguente (lui terminò in poco meno di quattro ore mentre io giunsi al traguardo in 2h 56' e 40'').

La vita decise poi di passare sopra ad entrambi con violenza e insensata brutalità e quello di correre divenne l'ultimo dei pensieri di entrambi.
Mariano scomparve nel febbraio 2006, cinque mesi prima di mio figlio Alberto.

Rachele, Anna, il tempo, la natura stessa, l'istinto di conservazione...il caso, mi riportarono a calzare scarpette colorate ed inseguire il mito della distanza regina e soprattutto fecero rinascere dentro di me il desiderio di continuare a vivere:
mi ritrovai ancora sulla strada che univa Vedelago al capoluogo patavino.....anno 2007.
L'avventura si perpetuò nel 2008, nel 2009 e nel 2010, ....con fortune alterne e risultati-sensazioni-ricordi tra loro simili ma diversi.
Unici.

Domani sarà l'ennesima sfida e il settimo arrivo in quel palcoscenico unico al mondo che é il Prato della Valle.
 Ho cercato di prepararmi al meglio e benchè sia incappato in un paio di guai fisici da sovraccarico, l'iter di allenamento é stato abbastanza buono.
Non so se ho nelle corde la capacità di correre una maratona da sogno o se sarà una corsa qualunque,...ma sono soddisfatto di quanto messo insieme negli ultimi due mesi.
Inseguire la favolosa fantasia di coprire i 42195 metri della Maratona di Padova terminando al di sotto delle 2 ore 49 minuti e 22 secondi (datato 26 aprile 2009) probabilmente rimarrà tale..
...ma almeno per le prossime dodici ore e mezzo lasciatemi sognare.


E adesso tutti a nanna..

C'è un IMPOSSIBILE da (provare) ad acchiappare..

A presto,.... non mollatemi..