lunedì 21 gennaio 2013

Scarpette e paracaduti - 1^ parte


 

 
Lavori in corso,.....
...poca voglia di far festa e
anche poca voglia di raccontare.
Il morale non é al massimo ma mi auguro di ripristinare
 presto la scalmanata scia di sane pazzie ,
programmi assortiti e piccoli sogni podistici.
 
Nel frattempo c'é qualcun'altra che si diverte a fare il fenomeno
e vedendomi stranamente pantofolaio,
sogghignando sussurra...
.."ma no papà, ......non stai diventando vecchietto..."
..... 
Sotto ai baffi abbaio frasi scombinate e propositi
di tempesta,..
...in realtà...
 
....però...
 
 
Statemi bene.
 
 
P.S.
Stasera niente cose serie,...solo una massima
da tenere a mente onde evitare di sbattere il naso...
 
" Se la prima volta non ti riesce,....
... il paracadutismo non fa per te. "

 

domenica 20 gennaio 2013

La Fulminea, the Dream Team !!!

Questa sera non avevo in programma di scrivere
ma il doppio splendido risultato
ottenuto dalla masnada di atleti-compagni de
La Fulminea Running Team,
mi induce a celebrare una 48 ore da sogno.
...
Venerdì sera l' indomabile pattuglia capitanata da Lorenzo Bressan
é stata premiata quale 5° team podistico classificato
..
mentre oggi,
 fra il risultato complessivo ottenuto dai fantastici 
Fulminei partecipanti
 -2^squadra per tempo globale degli iscritti -
(21097 metri, Monteforte d'Alpone-Vr)
...
e quello strappato da Sabrina R.
(3^ di categoria)
alla  2^ Prova del campionato Provinciale di Cross Country 
su un terreno quasi impossibile a Vigardolo
(Monticello Conte Otto-Vi),
.....
é stata una domenica praticamente straordinaria.
...
Il brutto tempo non é bastato ad arginare
la voglia, la grinta e la caparbia fame di essere protagonisti
di tutti i compagni di squadra presenti.
...
Bravissimi  tutti,...
...fiero di essere dei vostri
(e se dovessi aver dimenticato qualcuno vogliate scusarmi).
...
Io purtroppo, in questo momento mi sento un goffissimo
 e
(molto) brutto anatroccolo
perché fra adduttore dolente
e un mal di schiena di ignota insorgenza,
sono costretto a fare da spettatore.
E non so per quanto questo stato si protrarrà.
 
Lo status di spettatore mi trascina sull'orlo
dello sfaldamento mentale,.. poco da girarci attorno
ma farò del mio meglio per tornare in pista
nel più breve tempo possibile.
...
Ma oggi  niente tristezze, niente piagnistei,...
...c'é una squadra di fenomeni da festeggiare.
 
 
...

P.S.
Non c'entra nulla con corse e festeggiamenti,....
 ..ma fatemi un piacere personale:

 se nei prossimi giorni vi capitasse di incrociare da qualche parte
spendete venti centesimi e telefonate a
polizia o carabinieri....
..le patrie galere lo stanno (impazientemente) aspettando.

Y E S  !!!

sabato 19 gennaio 2013

Stava Sky Race 2010: a due passi dal cielo.

Volevo riprovare l'ebbrezza di salire sin quasi in cielo,
...volevo vedere quanto avrei faticato ad affrontare un chilometro verticale
facendolo seguire ad altri 16 chilometri con dislivelli spezza gambe,
..volevo cercare di sfiorare l'infinito azzurro sopra alla mia testa
 e sbirciare l'orizzonte impossibile della quarta dimensione.
Partenza dalla piazza del municipio di Tesero (Tn)
e arrivo nella soprastante Val di Stava ....
..
...in mezzo 21,5 chilometri con 4000 metri complessivi di
dislivello.
Un'adorabile e stratosferica follia.
 
 
A farmi da supporto ovviamente c'erano
anche le
 mie fans numero 1 e numero 2,..
 
 
..e non vi nascondo che la tremarella del
giorno prima
mi sembrò quasi non esistere.....
e, col senno di poi, fu l'arma vincente per riuscire a
partire e soprattutto ad arrivare
(quasi intero)
al traguardo.
 
Il ricordo della fatica si mescola ai colori e ai profumi
della montagna salita, accarezzata e
(in un certo senso)
quasi profanata.
...
L'asprezza dell'ascesa dei primi 5 chilometri
(con 1000 metri di dislivello positivo)
condizionò tutta la mia Stava Sky Race
perché non ero abituato a pendenze del genere
da salire "tanto velocemente".
...
Giunsi sul Cornor (2200 m.s.l.m) già alla frutta
e con due enormi vesciche alla pianta di entrambi i piedi,..
....ma di mollare non mi passò nemmeno per l'anticamera del cervello.
Annusai l'aria, assaporai gli applausi delle numerosissime persone
presenti sulla montagna,
..e un groppo s'impadronì di gola, cuore e anima.
 
 
No, ..non potevo in nessun modo abbandonare il sogno.
...
Scesi verso Casera Vecia come se avessi delle uova rotte
sotto ai piedi....
....non sentivo dolore, ma non avevo più alcun controllo sulla
(già precaria)
meccanica di corsa.
Nel giro di pochi minuti realizzai che arrivare al traguardo
sarebbe stato il massimo degli obiettivi di giornata.
...
Delle successive salite ricordo la grande fatica,
le folate di vento impetuoso,
il respiro via via più breve e affannato..
...e soprattutto il panorama a 360 gradi che
fermò il tempo dentro e fuori di me.
...
A distanza di anni, faccio ancora fatica a definire
dove arrivasse l'emozione, dove lo sfinimento fisico
e dove l'anelito di afferrare la maniglia nell'azzurro del cielo.
Con il cuore in gola e gli occhi pieni di pianto
scrutai ogni dove alla ricerca di Alberto, dei suoi occhi, del suo profumo..
.....
...e qualche cosa percepii,
forse un "ciao papà "
appena appena sussurrato...
...ma non bastò per farmi trovare sollievo...
...
...uno stato d'animo di pace
 che non potrò in nessun caso e in alcun posto trovare.
 
 
Il transito sulla cima del Monte Agnello e la successiva discesa
verso poi l'ultima salita al Doss dei Branchi,
mi parvero un passaggio nell'infinito
e la fatica quasi sparì.
...
Mi voltai indietro e osservai il sublime ed impressionante
 versante nord della catena dei Lagorai ,
...girai lo sguardo a destra e davanti a me
ed sentii di essere un privilegiato perchè stavo nutrendomi
di tanta maestosa bellezza.
Le gambe ripresero a tremare e la lunga discesa
verso l'arrivo divenne l'impresa nell'impresa.
Inciampaii un paio di volte,
sbucciaii ginocchia e gomiti...
..ma dopo 3h e 22' giunsi sulla linea di fine gara.
...
Rachele mi saltò al collo e Anna,
 guardandomi negli occhi,
capì che oltre alla fatica
c'era qualcos'altro.
 
"Come stai ?" mi chiese...
..
Alzai il pollice destro.
Le lacrime raccontarono il resto.