domenica 15 settembre 2013

Qualche luglio fa......Corsi e ricorsi non di sola corsa.


...avevo corso l'annuale - classicissima  -  podistica della sagra di S.Anna,..
(l'ultima prima della ALBERTO RACE di venerdì scorso)
..era la fine di luglio del 1995,...
...una serata a combattere con afa, zanzare e un percorso breve e velocissimo:
Piazza Monza, Via Monte Verena, Via S.Fosca, Via 4 Novembre, Piazza Monza...
...quattro giri in apnea.
...
Per me e le mie umili caratteristiche di runner era una vera follia
- 6 chilometri attaccato alla più classica canna del gas -
...
ma riuscii a sciropparmi decorosamente quella ventina (poco più) di minuti
soprattutto per far contento papà Sergio
che era uno degli organizzatori della bella manifestazione.
Da quell'estate decisero che non si sarebbe più disputata,..
..e non ho mai capito il motivo di quella insensata decisione.
...
Passai la notte in bianco causa adrenalina alle stelle e
causa il pensiero della levataccia che mi ero imposto per la mattina successiva:
destinazione Rifugio Lorenzi (Dolomiti di Sesto).
..
Partii prima dell'alba e raggiunta la zona di partenza
( in prossimità del Passo Tre Croci) prima delle alle 8.00,
infilai zainetto e scarponcini da trekking.
Decisi che usare i sentieri convenzionali (o la Ferrata Ivano Dibona) era troppo banale
- bellissimo sentiero attrezzato peraltro già conosciuto un paio d'anni prima -
e quindi mi misi in testa di arrivare ai 3000 metri del Lorenzi
salendo il funambolico ghiaione stronca gambe che (dopo una prima parte di itinerario semplice)
 da località Son Forca (2200 m) portava al suddetto rifugio.
..
La cartina che avevo consultato prima di partire non menzionava neppure
il sentiero che avevo deciso di seguire,....
..eccezion fatta per la presenza di alcuni
puntini quasi invisibili che seguivano il percorso dell'ovovia che
conduceva alla (quasi) sommità del Cristallo.
....
"Farò una sana salita,...tanto non mi perderò di certo.
Finita la salita e finita la cabinovia
....c'è il Lorenzi.
E che ci vorrà mai...."
...



L'ascesa,
grazie alla notte insonne
- e ad una serie di foschi pensieri relativi a traversie sentimentali
che turbavano quel periodo della mia vita -
si rivelò dura oltre ogni previsione e impiegai più tempo di quanto pensassi
a guadagnare la quota prevista.


Ma riuscii nell'intento di arrivare lassù e vi rimasi tutto il giorno a riposare e a leggere
("Come il mare", Wilbur Smith).
I pensieri rimasero un filo agitati (ma nemmeno tanto) e la bellezza estasiante
di quel meraviglioso tramonto a 360° sulle Dolomiti
- unitamente a qualche goccetto di buona grappa, alcune infuocate partite a carte
 con amici d'occasione
 e una chitarra saltata fuori come d'incanto -
mi regalarono una serata - e una notte - estremamente riposanti
e dal valore tutt'ora quasi inestimabile.

 



La mattina successiva affrontai ( in salita e poi in discesa) la ferrata Mario Bianchi
dopo di cui, riguadagnato l'angusto ma suggestivo spazio occupato dal rifugio Lorenzi,
mi lasciai sedurre dalla comoda bidonvia per tornare alla macchina parcheggiata qualche migliaio di metri più in basso.



Ho caldeggiato ad un amico questa bella escursione
- giusto l'altro pomeriggio -
e la mente stasera è volata a quella due giorni davvero molto particolare.
....e mi auguro che l'amico apprezzi il consiglio.

Lunedì mattina ne saprò di più.

Statemi bene.




giovedì 12 settembre 2013

Visioni di un pistolero (quasi) mancato: la lunga scia della ALBERTO RACE.


Tornare sulla ALBERTO RACE è quanto di migliore
e spontaneo mi riesca fare in questi giorni.
E' passata quasi una settimana dalla corsa di venerdì scorso
ma il senso e le emozioni da essa derivanti stanno vagando
vive e nitide nella testa e nell'anima.
Le decine di abbracci, di strette di mano e soprattutto la
sentita partecipazione al significato autentico dell'evento...
.....mi hanno stretto forte il cuore.

Certo,.... l'immagine sottostante pare non aderire granché allo spirito della corsa...
...ma nell'atteggiamento e nello sguardo colto dall'amico fotografo
 (...diciamolo,....sembro un malavitoso vero..) erano condensate
preoccupazioni, dieci pensieri in un istante e un cenno d'intesa con l'amico Salvatore che aveva
appena spostato le transenne dall'inizio di via Don Benigno Fracasso
per permettere l'imminente passaggio degli atleti.
Tanta roba insomma,...


Quello che mi è caduto addosso nei sessanta secondi di silenzio
 prima del via non si può tradurre in nesun modo
e racchiude in sé il vero motivo per cui ho desiderato mettere in piedi la ALBERTO RACE.
. . .
Non è stata una commemorazione e neppure un'iniziativa con un fine
esclusivamente benefico.
E' stata molto di più.
...
Riunire tanti amici (soprattutto podisti ma anche no) e coinvolgere tantissima gente
- lungo le strade e dentro ai discorsi del prima, del dopo e del durante -
sono stati i veri ingredienti positivi e benigni dell'avvenimento...
...che ha avuto un senso soprattutto se si ripeterà e se verrà seguito dal
gemellaggio del comune di Dueville con
la fondazione "Città della speranza".
Non faccio tanti giri di parole...l'obiettivo dichiarato era (ed è) questo.
Punto.
Attendo (attendiamo) un segno importante, un'indicazione precisa,
 una scia luminosa da seguire e di cui poter andare fieri.
Andremo avanti comunque,......ma trovare il conforto di un atto formale e di
un'ufficialità tanto nobili
ci rincuoreranno alla stra-grande.
. . .
Ho conosciuto persone nuove,....... davvero generose e straordinarie,
altre le ho apprezzate meglio,
 ho condiviso riflessioni, cercato di curare dettagli di ogni tipo,
accarezzato il desiderio di modellare una corsa sicura per gli atleti e anche bella da vedere...
...
e col senno di quanto è accaduto sono contento e soddisfatto...
ma...
...
..ciò che ho in mente di fare non coincide completamente
con quanto si è materializzato venerdì 6 settembre 2013.
E' stata una buona (quasi ottima) start line,..
....ma c'è dell'altro,....un'altra visione, un altro scenario,
un altro progetto da avvicinare il più possibile.
Il sogno continua e non potrebbe essere altrimenti.
 
Sto cercando di ringraziare i vari enti/associazioni che hanno sostenuto la "mia" iniziativa
e mi auguro che quanti hanno sorretto la prima edizione della ALBERTO RACE abbiano
la compiacenza (e il buon cuore) di sostenerne (eventualmente) anche un'altra.
Anzi,...spero che ai tantissimi amici di questa tornata
se ne aggiungano molti altri perché il fine perseguito è splendido e la formula è vincente.
O almeno ha cercato di esserlo.
....
Ma, benché abbia già idee precise e scadenze definite, questi saranno discorsi
da riprendere tra alcuni mesi.
...
Oggi Rachele ha iniziato la scuola elementare
(ops,...scuola primaria..)
il che ha catalizzato la sua giornata e
ovviamente
anche quella di Anna e un po' anche la mia.
Accanto alla gioia - curiosità per l'inizio della nuova avventura,
oggi non pensare ad Alberto
è stato ancora più impossibile del solito.
. .  .
Sorrisi, amichetti ritrovati, zaini da alpinisti (duri) sulle spalle
di bimbi grandi come gnomi da giardino...
...sono state le immagini della mattina e saranno la consuetudine per
i prossimi 15 - 20 anni.

Beh,...magari agli gnomi da giardino seguiranno donnine e ometti
grandi e grossi,..
..ma il senso e la realtà saranno questi.
. . .
Da domani torno a parlare della mia corsa,....
(perché non ho ancora appeso le scarpette al chiodo)
..e perché il ripristino di schiena e gambe prosegue tutto sommato bene...
.....
e la voglia di tornare in pista sta assumendo
connotati incredibili.

E fidatevi,......perché nell'incredibile ci sguazzo (quasi) come un fuoriclasse.

Statemi davvero molto, ma molto bene.

 
 
 

martedì 10 settembre 2013

Quando il denaro non é vile. IMMENSAMENTE GRAZIE !!!

La sbornia di colori, entusiasmo, volti sorridenti
(e un po' di fatica)
sbocciati grazie alla ALBERTO RACE di venerdì scorso...
non è ancora passata
e probabilmente non passerà nemmeno con il trascorrere del tempo.
...
La voglia di spararvi un'altra salva di immagini relative alla
corsa dell'altro giorno è enorme,....ma resisto alla tentazione.
La voglia di descrivervi almeno una piccola dose
- la ben conosciuta "punta dell'iceberg" -
delle emozioni che ho sentito e continuo a provare....
...è fortissima ...e presto la tirerò fuori.
...
Stasera però credo sia doveroso darvi conto di quanto monetariamente
messo insieme dalle iscrizioni, vendita dei biglietti della lotteria,
offerte di amici che hanno corso (e anche no)
e offerte di sponsor che hanno sostenuto
(e super-spinto)
la volatile ma determinata macchina
della ALBERTO RACE.
Il numero degli iscritti, dei partecipanti e dei classificati lo trovate
nel post di ieri,...
....
..così come lì avevate trovato una stima approssimativa del ricavato
dell'evento.
...
In realtà, a differenza di quanto ipotizzato poco più di 24 ore fa,
conti alla mano
(e grazie a ulteriori inattese - STRABILIANTI donazioni post-ALBERTO RACE)
hanno fatto sì che la cifra che domani mattina
verserò nel conto corrente della Fondazione
"Città della speranza"
sarà di 3000 (TREMILA) euro tondi tondi.

Dite e pensate quello che vi pare,...
...
ma a me sembra un numero fuori da ogni più impossibile-magnifica aspettativa.
...
Non temo di passare per venale o per uno maniacalmente attaccato ai soldi
 (l'ho dichiarato pubblicamente lunedì scorso nel corso
della presentazione della corsa-evento)
...
e non faccio mistero che accanto al basilare significato personale e collettivo
che attribuisco alla ALBERTO RACE,
..
quello della raccolta fondi (era ed è) un aspetto molto importante del meccanismo.
....
E mettere insieme 3000 euro
(di cui metà derivanti da offerte di varia natura)
mi pare davvero un ottimo (e cosmico) segnale di vita.
...
La corsa è stata in buona parte un bellissimo pretesto di aggregazione e compagnia,
la strada calpestata é stata uno splendido mezzo per arrivare a mettere insieme tanti podisti e altrettanta gente che li guardasse faticare,
...
...bloccare strade, fare casino, sparare botti e suonare sirene d'allarme atomico
coreografici (ma anche no) attrezzi per attirare attenzione e porre interrogativi.
...
Le domande se le sono poste in tanti,
le risposte qualcuno se le sarà date,
gli obiettivi credo siano ben chiari,
...
Pensare a bimbi da strappare ad un destino infame,
la ricerca scientifica da alimentare e sostenere,
famiglie da aiutare anche economicamente in momenti di dramma estremo,
un senso da dare a vita, fatiche e sofferenze....
...un gemellaggio da sancire tra una amministrazione comunale
e una onlus tanto meritoria...

Chi vuole capire...
capisca.
...
Il sasso nello stagno è stato lanciato,
gli esplosivi della solidarietà sono stati innescati,
la macchina della voglia di esserci e fare qualcosa
è stata avviata....
....
che qualcuno provi a fermarla se ne è capace.

Certo, venerdì sera abbiamo fatto anche un po' di spettacolo e
adottato strategie per catturare ulteriori attenzioni,....
...
Vi assicuro però che il minuto di silenzio non era finto
ma era l'anima di quattrocento cuori che credono
nello stesso fantastico sogno.
...

Ancora grazie, siete fantastici.