venerdì 15 novembre 2013

Mezza dei 6 Comuni 2013: RESTART OPERATION !

Il clima è quello ideale per correre e coincide pure con quello migliore per guarire
da acciacchi assortiti di natura muscolare, articolare o scheletrica.
E' noto che il tempo meteorologico piovoso-umido rigenera il fisico e sublima la mente.
Talvolta arma persino di buone intenzioni
chi non ne ha.
 
 
L'autunno con i suoi (bagnati) sacrosanti crismi è arrivato
ma non intaccherà il @_fine settimana (meteo)_# in cui è
incastonata la Mezza maratona dei 6 Comuni
(..poi un giorno qualcuno mi spiegherà come mai conserva
ancora tale denominazione se i comuni coinvolti sono solamente quattro..).
...
In realtà tutto passa in secondo piano perché l'evento podistico
di dopodomani rappresenta il mio ritorno al pettorale e
alla-strada-corsa-quasi-sul-serio dopo sette mesi dall'ultima gara
(Maratona di "S.Antonio"- Padova - 21 aprile).
 
 
Tutto quello c'è stato da quella data ad oggi,
è tanta ruvida strada percorsa (un passettino alla volta) per tornare
ad essere un onesto podista...ed è materia nota e rimaneggiata decine di
volte fino all'anticamera della follia.
Ma oggi non spenderò troppe parole sulla "faccenda" perché sarà
decisamente più curioso annusare quanto regaleranno i 21097 metri
che percorrerò fra una quarantina di ore
srotolati tra Villaverla e Malo.


Penso, rifletto ed ipotizzo....
..aspetto lo scorrere dell'amico tempo ma non me ne sto
facendo un cruccio particolare.
Come scritto molte (troppe) volte,
è già importante e bellissimo esserci e
- nel contempo -
verificare 2-3 cosine.
...
Mi sembra quasi di non aver mai corso nemmeno una piccola
podistica in vita mia tanto è stato il vissuto
(e il trapassato da miriadi di pensieri)
in questi lunghi ed intensi mesi di recupero riabilitativo.
Se ripercorro a posteriori l'ondulato tratto temporale compresso
(ma neanche tanto compresso)
tra la fine di aprile ed oggi,
riscopro una manciata di giorni normali,
un paio di dozzine di giorni grigio-nerastri e
una montagna di giorni strepitosamente vivi ed esplosivi.
Passare (in tempo zero) da 100 chilometri alla settimana
a 0 centimetri in 40 giorni
è stato molto poco agevole
- innaturale -
....ma, com'è ovvio che sia, dinnanzi alla non-alternativa
ogni cosa è possibile.
E si fa.


Ad oggi non so ancora cos'è rimasto di quel tale che da anni
spalmava maratone (di non molto) sotto alle tre ore
e che si sciroppava allegramente molte mezze attorno agli 80 minuti:
ovviamente, ben che vada, non sarò reperibile su quelle lunghezze d'onda
per ancora un altro po',....
...ma da qualche parte dovevo pure (ri)cominciare, no ?
...
E allora sotto con 'sta benedetta maratonina di casa nostra
e poi farò i conti con l'oste.


A fare (sempre e comunque) il filosofo del bicchiere mezzo - pieno,
mi viene da dipanare la morbida matassa delle riflessioni buone....
..e la cosa non mi risulta né difficile e nemmeno faticosa.
Credevo che stare a bordo pista e guardare gli amici correre
fosse quasi una vergogna (...) e che la cosa mi procurasse pruriti insostenibili..
..ed invece mi sono molto divertito a fare il tifo per coloro che
(anche senza saperlo e volerlo)
hanno corso al posto mio.
Paradossalmente la (piccola-grande) macchina che ha generato
la ALBERTO RACE è nata da questa estate con le stampelle
e orfana di sky races e chilometri verticali.
...
L'idea di organizzare una corsa
- la più esplosiva immaginabile -
per riunire quanti più amici possibile attorno
ad uno scopo totalmente benefico,
mi trotterellava in testa da almeno cinque anni ma mancava
sempre quel qualcosa di detonante per finalizzare il pensiero...
...mancava quella sana quota di lucida e determinata follia
per riuscire a materializzare un piccolo-grande sogno.


Alla metà dello scorso luglio si è innescata una sorta di miccia
che non si è ancora spenta o esaurita
e che è passata (e passerà) attraverso molte radure della nostra esistenza,
sia di di podisti e anche di non - podisti.
Trasversale....come il vento buono che porta refrigerio nelle torride giornate d'estate.
Mettere in piedi ALBERTO RACE non è stato semplice,
così come non è stato agevole muovere i primi passi
dopo che "l' amico chirurgo" mi aveva sfilato una bava impazzita
di midollo incastrata fra le mie ultime due vertebre.
Ma si sa,...nella vita sono poche le cose prive di difficoltà
 e la differenza nel provare (o meno ) ad acchiapparle
sta nella dose di coraggio che si è disposti a tirare fuori,
dalla quantità di rischio che si decide di correre,
dall'intensità motivazionale che arma cuore e cervello.


Cosa c'entra tutto ciò con la mezza Maratona dei 6 Comuni ?
...
Poco, niente, nulla.........pensatela come volete,
...
domenica mattina me lo potrete dire perché sarò di nuovo in mezzo a voi.



Dimenticavo,.....
.....statemi bene e....

 

martedì 12 novembre 2013

Nassiriya, corse e molto altro: the life is......

Esattamente dieci anni fa mi trovavo a Udine per lavoro.
Era in un banalissimo giorno di metà novembre,...
...ma quel giorno il consueto tran - tran quotidiano
venne lacerato da una notizia proveniente dall'Iraq, teatro di guerra e post-guerra.
 Erano le 10.40 ora locale a_Nasiriyya_ (le 8.40 in Italia) quando un camion cisterna
imbottito con circa 300 kg di tritolo (mescolato a liquido altamente infiammabile)
scoppiò davanti alla base MSU italiana dei Carabinieri
causando l'esplosione del deposito munizioni della base stessa e uccidendo 19 italiani
(Carabinieri, Militari dell'Esercito e 2 civili) e 9 iracheni.
  C'era la famigerata Al Qaida dietro al vile attacco,....ma importa relativamente.
Ciò che scosse l'anima fu l'ennesima di una infinita serie di stragi efferate e maledette.
...
Si usa dire "Onore ai caduti"
...
ma è una banalità di una guerra tanto sanguinosa
quanto insensata e infame.
. . .

 
E' abbastanza difficile in giornate come questa
 - dove la memoria fa particolarmente rumore -
trovare motivi di serenità e voglia di guardare altrove,...
....come se  ricordare tanto orrore servisse da pallida cura palliativa
contro il dolore di una strage che non sarebbe dovuta verificarsi.
Come tutte le stragi e come tutte le guerre del resto.
... 
 Guardo il conto alla rovescia sulla colonna di destra di questo blog
e scopro che fra meno di 5 giorni tornerò a correre con un pettorale appiccicato
alla canotta,....
....e la cosa un po' mi sbalordisce.





Possibile ?
Dopo tanto discorrere e tanta attesa mi ritrovo quasi impreparato e
disarmato difronte ad un ritorno ad una porzione di normalità
che stavo quasi dimenticando.
Il percorso di gara sarà il medesimo di quello della seconda edizione
(2009) per cui aggrappati allo sparo dello starter da Villaverla
ci dirigeremo verso Thiene prima e in direzione Marano - Malo poi
dove sarà collocata la linea d'arrivo.
...
Ho un discreto ricordo di quella mattina di 4 anni fa,
mattina in cui stavo preparando la maratona di Reggio Emilia (pacer delle 3 ore)
e dove assaggiai un'altimetria non impossibile ma decisamente impegnativa.
Conclusi in 1h 21' e rotti ma in me prevalse soprattutto il dispiacere per
la scomparsa (a dodici mesi dalla sua nascita)
dei restanti 21097 metri dal tracciato della gara del novembre 2008.
...
Businness, permessi, problemi di viabilità, forse qualche insana invidia
mozzarono il capo alla Maratona dei 6 Comuni......mah,...
Peccato.


Le mie condizioni fisiche sono abbastanza soddisfacenti
anche se un colossale doppio punto interrogativo domina i miei pensieri
...
e riguarda il ritmo di corsa (che non mi dia fastidio) e la tenuta sulla distanza.
Ma quello che più conta sarà tutt'altro e
(quasi quasi)
mi viene già voglia di fare festa.



A presto perché ho un paio di novità da raccontarvi.
Statemi molto bene.

 

lunedì 11 novembre 2013

Il post della prossima volta...

#_Jack Giacomo Sintini, il 6 dicembre e tantissima roba....

..ma oggi non ci sto dentro con i tempi.
Passerei dalla vergogna di Salernitana - Nocerina  di questo pomeriggio,
ma mi (e vi) reputo troppo intelligenti per perdere tempo con le buffonate.
Che schifo però.
 
A presto.