venerdì 19 dicembre 2014

La porta del cuore: saluti da Reggio Emilia.

Sembra ieri che aspettavamo con ansia un'estate che non arrivava
ed eccoci qui ad attendere un (bianco) Natale 
che tanto candido e freddo non sarà.

La sbornia endorfinica ed emozionale derivata dalla 
fantastica maratona corsa a Reggio Emilia cinque giorni fa 
é appena passata.

Ho riletto con calma i miei profili cronometrici e 
ho dato un'occhiata a foto, considerazioni e commenti.
Molto rimane dentro di me
e molto altro sboccerà a tempo debito.


La bella quarantadue chilometri emiliana mi lascia in eredità
alcune perplessità e molte sensazioni particolari.

Oltre a faticare come al solito, mi sono divertito molto 
e la cosa mi ha stupito perché ero davvero convinto che sarebbe stata
una lunga mattinata di tribolazione "atletico-muscolo-mentale".
Niente di tutto ciò 
perché é stato uno spettacolo autentico e insperato.

Restando sull'aspetto tecnico della corsa
ho avuto la conferma che la prima metà della maratona del Tricolore,
é tutta in leggerissima costante salita
mentre i rimanenti 21097 metri
sono contraddistinti da quattro saliscendi "mica male"
e una striscia finale in buona discesa:
tutto questo é ancorato alla memoria delle mie gambe
e anche del cervello che ne ha guidato l'andatura.

Il cuore ha fatto tutto il resto 
....
e benché  le tempeste dell'anima siano rimaste dov'erano prima,
la nave é arrivata al porto sicuro e la missione é stata compiuta.


La serie di punti interrogativi riguarda
gli strani scricchiolii che sto avvertendo
a carico di giunture varie,
inguini e schiena:
mi sto sforzando di volgere il pensiero altrove
senza accanirmi su facili conti-considerazioni.

Troppo breve il lasso di tempo passato 
dalle disavventure in cui sono incorso nell'ultimo anno e mezzo
per fare finta di nulla e tirare dritto:
il fastidio in modalità "filo spinato" rispettivamente
 tra basso ventre e zona lombo-sacrale
incombe su di me e sarei un idiota se cercassi di nascondere
i preoccupanti pensieri di sottofondo.

Forse é meglio non dire e scrivere niente
e - per una volta in più-
limitarsi a pensare in bene.


Martedì sera abbiamo messo in piedi la presentazione della
STRAGIAXA' RACE 2014
- venerdì 26 dicembre ore 9.30 a Thiene (Vi) -
mentre tutto il resto é finito nel pentolone di una settimana
pre-natalizia (che sembra marzo-aprile)
in cui i ritmi apparentemente blandi hanno tenuto
costantemente spalancata la porta che dal cuore immette
nei nebbiosi labirinti del mio razionale.

Tanta roba,..niente da dire
e molto da meditare.




Mah,...


....meglio stare sottocoperta....
...
magari un giorno la tempesta se ne andrà e 
il mio amico vento giocherellone spazzerà via
nuvole e odore di pioggia.


Statemi bene, ..a presto.

domenica 14 dicembre 2014

Semplice(mente) Maratona di Reggio Emilia 2014 (let's go ?)

Questa volta impiegherò più del solito a smaltire una giornata
in cui si é materializzato l'inverosimile:
avere portato a termine la mia quarantunesima maratona
mi ricolma di orgoglio e fierezza,...
...
...averla condotta alla conclusione con uno dei miei
tempi migliori di sempre
mi lascia davvero sbalordito.
Premendo _QUI_ troverete le classifiche generali dell'odierna
Maratona di Reggio Emilia,
mentre pigiando il seguente _Link_# 
avrete l'istantanea della maratona corsa da chi vi scrive.


Se scrivessi che é stata la maratona perfetta farei sicuro colpo
ma direi solo una mezza verità:
é stata una 42 chilometri dura, bellissima ed impegnativa più di
quanto immaginassi,
ma mi ha regalato emozioni e sensazioni che non provavo da un bel pò.
Le preoccupazioni che esprimevo
 - nell'ultimo scritto di ieri -
relative all'impegno muscolare dovuto alla configurazione
altimetrica della gara, si sono rivelate completamente fondate:
il fatto di conoscerle
(e di avere un discreto allenamento nelle gambe) 
mi ha permesso di leggere ed interpretare (quasi) al meglio
la Maratona Città del Tricolore.

Soprattutto pensavo di non riuscire più ad avvicinare
prestazioni cronometriche del genere.
...
L'ultima mia maratona portata a termine sotto alle 2h e 55' risaliva alla 
primavera del 2012 e non era di certo oggi il luogo
e il momento in cui credevo di tornare a quei livelli.

Si,..insomma,...il post un pò cupo di ieri non voleva affatto
essere fumo negli occhi
perché ero davvero molto dubbioso sulla mia capacità di
reggere un certo ritmo
(e una certa fatica) per tre ore filate su di un percorso molto ostico,
pur se bellissimo,come quello emiliano.

Questa sera non ho il tempo di rammentarvi la storia della corsa 
di stamane perché il tutto deve depositarsi sul fondo di cuore, muscoli
e apparati vari: dell'anima in primis.


Ma dei come e dei presunti perché
(magari conditi da qualche foto ricordo)
vi racconterò qualcosa molto breve.

Per oggi, e per almeno quattro mesi,
mi godo ogni centimetro di questa appagantissima fatica
durata 2h 53' e 55''.

Speriamo solo che non sia l'ultima.


Buona settimana a tutti.