lunedì 23 luglio 2012

La Sky Race incantata

(video tratto da You Tube 23/07/2012)

Passate poco più di ventiquattr'ore dalla  (mia) Dolomites Sky Race 2012, mi accorgo che é stata una fatica enorme e lo sforzo profuso necessiterà di un buon margine di tempo per essere ammortizzato..
Non avverto dolori muscolari o tendinei particolari,....ma semplicemente un profondo senso di spossatezza,...
Le immagini, i colori e i sospiri disseminati sulle lunghe salite e lungo le discese tra Canazei e il Piz Boé sono ancora vivissimi e mi faranno compagnia per un bel pò...
.... la consapevolezza di aver (in ogni caso) materializzato una piccola magia
resterà con me per sempre.


Ho cercato di preparare la corsa-arrampicata sul Piz Boè nel modo migliore
 (per i miei mezzi e le mie possibilità di tempo e spazio)
e tutto sommato sono soddisfatto; sono salito tenendo un ritmo costante senza conoscere crisi (eccessivamente) mostruose
 e soprattutto
 sono giunto al traguardo con un discreto margine di benzina nel serbatoio.
Nel 2008 ci impiegai 11' in meno,... frutto (per larghissima parte) di una discesa
(lungo la Val Lasties)
condotta ai limiti dell'incoscienza
(e pagata con venticinque punti di sutura disseminati fra mani, ginocchia e gomiti).
Ecco...la vera differenza fra le (mie) due Dolomites Sky Race é nel diverso atteggiamento di corsa,....
..l'una scriteriata,
 l'altra maniacalmente coscenziosa e prudente.

Forse sto davvero invecchiando
e la paura dello schianto sui taglienti ghiaioni della Valle delle streghe
mi ha velenosamente intorpidito le gambe..


Ma non sono abbacchiato, né tanto meno rimpiango una tattica di gara più sbarazzina....
Non mi sembra vero di essere tutto intero e senza cerotti:
non che ci siano momenti adatti, ma questo in particolare, non sarebbe il frangente "ideale" per zoppicare
 o (addirittura)
fermarmi ai box (lavoro, master, frequenze, tirocinio,..vacanze)..

Da un punto di vista cronometrico (e della fatica avvertita) sono passato al primo "cancello orario" di Passo Pordoi (2239 metri, 800 di dislivello da Canazei) in 50 minuti, a quello di Forcella Pordoi (2829 metri con pendenza da panico..) in 1h e 30',..e ho raggiunto la sommità del Piz Boé (3152 metri) in 1h e 59' 
(tempi e parziali praticamente identici a quelli di quattro anni fa).

E, come scrivevo qualche riga fa,....la discesa é stata "ponderata" e in totale sicurezza..
Il panorama ammirato a 360° mi ha fatto una splendida compagnia e il cielo azzurro di quota tremila mi ha strattonato il cuore...
Fatica, vista annebbiata, ricordi ....si sono fusi in una miscela che soltanto lì riesco a manipolare e comprendere...
Ho sentito a portata di mano quella maniglia per il cielo che spesso cerco ma non trovo.

Mi sono sentito spiato e sorretto....ma quando ho girato la testa per incrociare lo sguardo amorevole ho sentito qualcosa...
... ma non ho visto nessuno. 
...eppure...


riportato dagli amici di www.podisti.net di oggi
é un mini resoconto della gara di ieri e ne scriverò ancora.

E occhio, perché fra quattro giorni avranno inizio i Giochi Olimpici,
un'altra occasione per sognare.


Statemi bene

2 commenti:

Alvin ha detto...

Grande Edo... me la segno per forza!

Edoardo Gasparotto ha detto...

Già, caro Alvin,....una splendida "gara" da non farsi mancare.
Complimenti per sabato scorso. a presto.
Edo