Non essere scontato e banale nello stendere quattro righe natalizie
risulta assai difficile.
Potrei discorrere delle
obbligatorie _abbuffate_ consumate in nome di Babbo Natale
(con tanto di consigli per evitare di esplodere durante i cenoni del 24 e del 25),
trattare dei (troppi) eventi _apocalittici _accaduti negli ultimi mesi,
trattare dei (troppi) eventi _apocalittici _accaduti negli ultimi mesi,
o scrivere delle _fanatiche fobie Made in Brunei_
.....
ma in ogni caso scaderei nel già sentito e nel quasi dovuto.
Da molti anni detesto chi dissemina i vari Social
con post/fotografie di bambini malati o attaccati a stativi
con pompe da infusione medicinali....
con pompe da infusione medicinali....
il tutto per strappare la lacrima facile
e rivangare una specie di spirito del natale della coscienza
di chi legge/guarda
l'atroce immagine/notizia.
l'atroce immagine/notizia.
Provo un greve senso di irritazione mista a bruciante fastidio
e non sto qui a spiegarne il motivo:
anziché postare o scrivere castronerie di cui si sa poco o nulla
avrebbe invece senso fare un giro in qualche casa di riposo
o in qualche reparto d'ospedale
dispensando un sorriso o una semplice
stretta di mano.
La solidarietà sputata su
Facebook - Twitter - Instagram
vale come il due di denari quando la briscola é bastoni:
non serve proprio a niente
e fa fare figure da chiodi.
Non ritorno a scartabellare l'anima alla ricerca
di chi c'era e non c'é più nella mia vita
perché pensare ad Alberto
e a papà Sergio é un sospiro che non mi molla oggi
allo stesso modo di come non mi abbandonava ieri
o dopodomani o a ferragosto:
o dopodomani o a ferragosto:
Natale,...o Non-Natale
è tutto l'anno.
Sono molto mal disposto nei confronti delle festività in genere
e gli unici motivi (molto molto) validi per cui vale la pena
accendere luminarie e creare girotondi colorati e luminosi
sono legati al vecchietto volante
che Rachele aspetta con super-trepida attesa da un anno
e
contemporaneamente cercare di fare il possibile
per convincere sempre più strati di amici/conoscenti/mondo in senso lato
che oltre al pandoro, ai bagordi, ai giorni trascorsi a far festa e tirare tardi,
a spendere e spandere "perché é indispensabile"
.....
c'é qualcosa di molto più grande
ed é detestabile pensarci solamente (5 - 6 - 7...? ? ?)
giorni all'anno.
Il mio post termina qui.
Niente auspici particolari,
niente prediche da
"come se non ci fosse un domani"
perché un domani c'é
e deve essere meglio di oggi e di ieri
e dipende molto da quello che vogliamo fare noi
nella nostra pur grande limitatezza di esseri finiti e piccoli:
ricordarselo anche dopo il 6 gennaio
sarebbe già un grande risultato.
Buon 25 dicembre e buona vita a tutti.