Trovo poco da aggiungere all'articolo di www.ansa.it; http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/speciali/2011/10/23/visualizza_new.html_668752684.html, se non esprimere il mio personale dolore per la morte di Marco Simoncelli a tutti coloro che lo hanno conosciuto e amato.
La domenica maledetta si sta compiendo anche con le avvisaglie di notizie relative ad un forte terremoto che ha fatto tremare la terra della Turchia Orientale..:
http://notizie.virgilio.it/generated/topten/2011/10_ottobre/23/terremoto-in-turchia-si-temono-un-migliaia-di-morti.html.
Il racconto-storia della (mia) odierna Venice Marathon é una microbica banalità e come tale avrà tempo e spazio debito.
domenica 23 ottobre 2011
sabato 22 ottobre 2011
Ore (.....)
Buona vigilia di gara oggi, suddivisa fra famiglia, Masep-Adriano-President-Bress e una dozzina fra sms e telefonate beneauguranti per l'evento di domani mattina. Sarà una banalità ma mi piace e mi carica sapere di avere tanti amici vicino che aspettano con "trepidazione"che io corra (domani come tante altre volte).
Benché per mille motivi negli ultimi 10 anni l'abbia snobbata, quella che arriva in laguna é di certo una delle maratone più particolari del pianeta e benché non abbia il contorno, lo scenario metropolitano e i numeri inarrivabili di New York, Berlino, Londra e tante altre,...rimane una delle manifestazioni da provare almeno una volta nella vita podistica del "bravo runner".
Rispetto ai miei standard abituali, domani ci sarà un caos enorme (....) ma vedrò di farmi passare 'sta paturnia da animale selvatico (solo e soltanto per domani s'intende)...
Generalmente preferisco correre in lande desolate e fustigate da venti di tramontana,... ma farò una breve (ed intensa) eccezione...
Prima dell'ultima maratona (Trieste 8 maggio) buttai giù sensazioni e pensieri su un'avventura mai vissuta prima, in una città nuova, su di un percorso-incognita...(http://edoardogasparotto.blogspot.com/2011/05/ore.html) e alla fine tutto andò al meglio (o quasi): peccai di presunzione e superficialità e, a dispetto di una condizione atletica decisamente buona, la scriteriata condotta di gara (o meglio, una distribuzione errata delle energie), mi condusse allo schianto contro il muro del 35° chilometro posto sul bellissimo lungo mare che conduceva alla maestosa Piazza Unità d'Italia (lo schianto fu in qualche modo controllato solo grazie a una discreta dose di mestiere e fortuna..).
Già........augurare un sano "in bocca al lupo" mi pare una buona idea,..ma si accettano anche altre formule propiziatorie...
Benché per mille motivi negli ultimi 10 anni l'abbia snobbata, quella che arriva in laguna é di certo una delle maratone più particolari del pianeta e benché non abbia il contorno, lo scenario metropolitano e i numeri inarrivabili di New York, Berlino, Londra e tante altre,...rimane una delle manifestazioni da provare almeno una volta nella vita podistica del "bravo runner".
Rispetto ai miei standard abituali, domani ci sarà un caos enorme (....) ma vedrò di farmi passare 'sta paturnia da animale selvatico (solo e soltanto per domani s'intende)...
Generalmente preferisco correre in lande desolate e fustigate da venti di tramontana,... ma farò una breve (ed intensa) eccezione...
C'entra niente con la corsa a piedi, ma c'entra molto con la vita (e la malattia che purtroppo ne segna molte) la notizia riportata dall'agenzia ANSA: http://www.ansa.it/web/notizie/specializzati/saluteebenessere/2011/10/22/visualizza_new.html_668849869.html.
Noi fortunati corriamo e ci pavoneggiamo in tute colorate e costosissime, ragioniamo sui tempi, scarpe, pettorali,corse,...c'é chi, suo malgrado, la gara ce l'ha in ogni minuto della giornata per riuscire a vedere l'alba del giorno dopo.
Non voglio essere retorico (la retorica,.... che enorme idiozia !) ...ma ogni tanto pensiamo a chi combatte battaglie vere.
Prima dell'ultima maratona (Trieste 8 maggio) buttai giù sensazioni e pensieri su un'avventura mai vissuta prima, in una città nuova, su di un percorso-incognita...(http://edoardogasparotto.blogspot.com/2011/05/ore.html) e alla fine tutto andò al meglio (o quasi): peccai di presunzione e superficialità e, a dispetto di una condizione atletica decisamente buona, la scriteriata condotta di gara (o meglio, una distribuzione errata delle energie), mi condusse allo schianto contro il muro del 35° chilometro posto sul bellissimo lungo mare che conduceva alla maestosa Piazza Unità d'Italia (lo schianto fu in qualche modo controllato solo grazie a una discreta dose di mestiere e fortuna..).
..ooopss !!
Mi sembrava strano che se ne restasse da una parte....
L'arrivo del super-eroe "sputa ragnatele" mi induce ad essere breve e virare deciso verso la conclusione di questo post di viglia.
Che altro dire ?
In bocca al lupo ?
Già........augurare un sano "in bocca al lupo" mi pare una buona idea,..ma si accettano anche altre formule propiziatorie...
Fate voi....
Alla prossima.
venerdì 21 ottobre 2011
I soliti "noti".
Non poteva passare una settimana completa senza che venisse scovato l'ennesimo caso (ufficiale) di doping:
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/altrisport/2011/10/21/visualizza_new.html_669625430.html, e il caso mi "turba" particolarmente perché l'atleta in causa muoveva passi e citazioni sul web, scriveva, "bloggava".
Intendeva forse insegnarci qualcosa ?
Non provate un qualche cosa tra stomaco, cervello e "non dico cosa " ?
Guardo l'orologio e conto una trentina di ore allo sparo della maratona di Venezia numero 26.....e la cosa contribuisce a farmi veleggiare a mezza altezza sul filo della (mia) prossima avventura; non fosse che riconosco (quasi) tutti i segnali che il corpo mi spedisce nei giorni immediatamente prima di una 42 chilometri, potrei pensare di avere gambe cotte e testa in preda agli spettri della fatica-mentale pre-gara.
Improvvise fitte ai quadricipiti femorali, senso di pesantezza diffuso, bruciore di stomaco...sono i vari compagni di viaggio verso l'appuntamento di dopo domani; cosa accadrà ?
Riuscirò a correre bene o salterò in aria ? Avrò più voglia di far fatica o più timore di distribuire male le energie ? Quanto peserà la (quasi) totale mancanza di allenamenti di lunga durata nell'ottica dello sforzo prolungato nel cuore delle tre ore ?
Il super-eroe da qualche giorno é dedito all'auto-combustione e il fatto (probabilmente) é significativo di un qualche cosa..; occorrerebbe dare in mano questo blog ad un navigato analista ed attendere fiduciosi la riposta...
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/altrisport/2011/10/21/visualizza_new.html_669625430.html, e il caso mi "turba" particolarmente perché l'atleta in causa muoveva passi e citazioni sul web, scriveva, "bloggava".
Intendeva forse insegnarci qualcosa ?
Non provate un qualche cosa tra stomaco, cervello e "non dico cosa " ?
Guardo l'orologio e conto una trentina di ore allo sparo della maratona di Venezia numero 26.....e la cosa contribuisce a farmi veleggiare a mezza altezza sul filo della (mia) prossima avventura; non fosse che riconosco (quasi) tutti i segnali che il corpo mi spedisce nei giorni immediatamente prima di una 42 chilometri, potrei pensare di avere gambe cotte e testa in preda agli spettri della fatica-mentale pre-gara.
Improvvise fitte ai quadricipiti femorali, senso di pesantezza diffuso, bruciore di stomaco...sono i vari compagni di viaggio verso l'appuntamento di dopo domani; cosa accadrà ?
Riuscirò a correre bene o salterò in aria ? Avrò più voglia di far fatica o più timore di distribuire male le energie ? Quanto peserà la (quasi) totale mancanza di allenamenti di lunga durata nell'ottica dello sforzo prolungato nel cuore delle tre ore ?
Bello,... no ?
Domande, domande,domande....dubbi buttati lì a far un sacco di fumo e generare una curiosità sempre gigantesca.
Domande, domande,domande....dubbi buttati lì a far un sacco di fumo e generare una curiosità sempre gigantesca.
Curiosità ?
Ma si può essere curiosi dopo aver portato a termine più di trenta maratone ?
Ma si può essere curiosi dopo aver portato a termine più di trenta maratone ?
.....se non fossi divorato dalla curiosità mi sarei dato alla pesca da decenni.....
Il super-eroe da qualche giorno é dedito all'auto-combustione e il fatto (probabilmente) é significativo di un qualche cosa..; occorrerebbe dare in mano questo blog ad un navigato analista ed attendere fiduciosi la riposta...
Domenica ci sarà da divertirsi, 42195 metri da sverniciare e tanti amici da salutare e a cui stringere forte la mano; a proposito,......
.....e il pronostico ?
1- Farlo porta male..
2-Portare la pelle oltre l'arrivo é (sempre) la vittoria più straordinaria..
3-Al "the winner is" (http://edoardogasparotto.blogspot.com/2011/10/il-vincitore-eitalian-version.html) é un pochino passata la voglia di fare lo "smargiasso"....
Basta chiacchere,...che parlino i fatti.
Gute nacht
giovedì 20 ottobre 2011
15th Venice Marathon, 22 ottobre 2000
A ridosso dell'appuntamento con la maratona di Venezia 2011, termino con queste righe il racconto delle mie quattro partecipazioni alla 42 km veneta.
Anno 2000, anno importante,..il primo del nuovo millennio, il primo dopo un MILLENNIUM BAG che fece ridere anche i polli (...).
Con l'eterno amico Roberto avevo deciso di (ri)preparare la Venice Marathon per migliorare il "suo crono" fatto registrare l'anno prima e porre le basi per "sparare" una maratona "veloce" da lì a fine anno.
Tutto bene, tutto regolare....fino a dieci giorni prima della gara, allorché l'amico dovette issare bandiera bianca difronte ad un insopportabile dolore al ginocchio destro (sovraccarico, scorretta postura, scarpe usurate, ...boh..).
Mi trovai spiazzato ; avevo il pettorale già in tasca e tanta voglia di correre in compagnia, ma mi sentivo addosso una preparazione un pò approssimativa, in pieno divenire (buona per una 3h 15' - 3h 20') e, soprattutto, avevo la mente assolutamente sgombra-vuota da stimoli/stress importanti...
Buttai "ogni cosa" oltre dubbi ed ostacoli e quella fresca e luminosissima domenica 22 ottobre scattaii al via di quella storica edizione (almeno per me).
Mi ritrovai a correre a poco più di 4' 05''/km e imputai quel ritmo da "fenomeno" al nervosismo espolso improvvisamente quella mattina ad 11°C; transitaii a metà gara sul piede dell'ora e ventisette minuti (e qualche manciata di secondi) e mai come quel giorno ebbi l'assoluta certezza di correre in condizioni climatiche da sogno.
Per un attimo pensai di rallentare ed accontentarmi di terminare sotto alle 3 ore ma, sul celeberrimo Ponte della Libertà, anzichè sbattere il naso contro il muro della fatica ,....leggiadramente lo cavalcai e passai sotto al traguardo posto in riva sette martiri a Venezia pochi secondi oltre le 2h e 53' di corsa.
Sono passati undici anni e tanta parte della vita mi é passata sopra, sradicando da questo mondo Alberto, papà, alcuni amici, sapori, leggerezze...Tanto é accaduto e tantissimo é mutato d'aspetto e conformazione. La splendida fatica di quella maratona rimase a lungo l'appiglio (quasi inarrivabile) a cui anelavo nei momenti di disperazione più cupa e insopportabile e, col senno di poi, comprendo quanto abbia concorso a mantenermi vivo.
Anno 2000, anno importante,..il primo del nuovo millennio, il primo dopo un MILLENNIUM BAG che fece ridere anche i polli (...).
Con l'eterno amico Roberto avevo deciso di (ri)preparare la Venice Marathon per migliorare il "suo crono" fatto registrare l'anno prima e porre le basi per "sparare" una maratona "veloce" da lì a fine anno.
Tutto bene, tutto regolare....fino a dieci giorni prima della gara, allorché l'amico dovette issare bandiera bianca difronte ad un insopportabile dolore al ginocchio destro (sovraccarico, scorretta postura, scarpe usurate, ...boh..).
Mi trovai spiazzato ; avevo il pettorale già in tasca e tanta voglia di correre in compagnia, ma mi sentivo addosso una preparazione un pò approssimativa, in pieno divenire (buona per una 3h 15' - 3h 20') e, soprattutto, avevo la mente assolutamente sgombra-vuota da stimoli/stress importanti...
Buttai "ogni cosa" oltre dubbi ed ostacoli e quella fresca e luminosissima domenica 22 ottobre scattaii al via di quella storica edizione (almeno per me).
Mi ritrovai a correre a poco più di 4' 05''/km e imputai quel ritmo da "fenomeno" al nervosismo espolso improvvisamente quella mattina ad 11°C; transitaii a metà gara sul piede dell'ora e ventisette minuti (e qualche manciata di secondi) e mai come quel giorno ebbi l'assoluta certezza di correre in condizioni climatiche da sogno.
Per un attimo pensai di rallentare ed accontentarmi di terminare sotto alle 3 ore ma, sul celeberrimo Ponte della Libertà, anzichè sbattere il naso contro il muro della fatica ,....leggiadramente lo cavalcai e passai sotto al traguardo posto in riva sette martiri a Venezia pochi secondi oltre le 2h e 53' di corsa.
Incredibile.
Sono passati undici anni e tanta parte della vita mi é passata sopra, sradicando da questo mondo Alberto, papà, alcuni amici, sapori, leggerezze...Tanto é accaduto e tantissimo é mutato d'aspetto e conformazione. La splendida fatica di quella maratona rimase a lungo l'appiglio (quasi inarrivabile) a cui anelavo nei momenti di disperazione più cupa e insopportabile e, col senno di poi, comprendo quanto abbia concorso a mantenermi vivo.
Ecco perché tra meno di 60 ore tornerò a correre nuovamente su quelle strade incantate dal destino.
A domani.
mercoledì 19 ottobre 2011
Un "Clàsico " poco brillante.
Finalmente un pò di pioggia (ma mi auguro di non dover tornare sull'argomento per commentare alluvioni o tragedie ambientali,...).
Fa una certa impressione udire il rumore dell'acqua che scende appoggiandosi su tutto ciò che incontra sulla sua traiettoria; Rachele poco fa, dopo aver teso l'orecchio al silenzio della notte mi ha chiesto......."Papà, ma piove ?", fortemente stupita dalla gamma di suoni "nuovi" evocata dal meteo di queste ultime ore.
Niente anomalie, nessuna straordinarietà,....solo l'autunno che sta affondando le sue radici dopo un'estate (pur strana e a luglio a dir poco "balenga") iniziata nella prima metà di aprile (!!!). Sette mesi consecutivi con almeno un giorno a 30°C....
Ma ora la musica sta cambiando.
http://www.3bmeteo.com/meteo_regione-veneto.htm?giorno=4
Oggi sono uscito per correre il "celebre" 4 x 2000 metri (a ritmo veloce) con 3' di rec. fra le prove: sussurri quasi assenti, un pò di stanchezza, pioggia di traverso ad allietare l'ora e dieci in pantaloncini e scarpette,......... ma nessuna invenzione, nessuna seduta stratosferica,...solo un allenamento per affamare di glicogeno i muscoli e per adempiere all'ultimo dei rituali pre-maratona...
Fa una certa impressione udire il rumore dell'acqua che scende appoggiandosi su tutto ciò che incontra sulla sua traiettoria; Rachele poco fa, dopo aver teso l'orecchio al silenzio della notte mi ha chiesto......."Papà, ma piove ?", fortemente stupita dalla gamma di suoni "nuovi" evocata dal meteo di queste ultime ore.
Niente anomalie, nessuna straordinarietà,....solo l'autunno che sta affondando le sue radici dopo un'estate (pur strana e a luglio a dir poco "balenga") iniziata nella prima metà di aprile (!!!). Sette mesi consecutivi con almeno un giorno a 30°C....
Ma ora la musica sta cambiando.
http://www.3bmeteo.com/meteo_regione-veneto.htm?giorno=4
Oggi sono uscito per correre il "celebre" 4 x 2000 metri (a ritmo veloce) con 3' di rec. fra le prove: sussurri quasi assenti, un pò di stanchezza, pioggia di traverso ad allietare l'ora e dieci in pantaloncini e scarpette,......... ma nessuna invenzione, nessuna seduta stratosferica,...solo un allenamento per affamare di glicogeno i muscoli e per adempiere all'ultimo dei rituali pre-maratona...
Ma, a sentir (scrivere) di affamare (i miociti) e di riti propiziatori, il buon super-eroe mi va in escandescenza (e non solo per modo di dire..),..onde per cui passo rapidamente oltre.
Nonostante il mio indugiare sulla 42 chilometri di domenica prossima stia assumendo toni via via più incalzanti e intensi, in realtà dal punto di vista emozionale non sto avvertendo segnali particolari e sono tutto sommato decisamente tranquillo.
Forse é ancora presto o forse sono solo incosciente, oppure entrambe le cose mescolate...
"Quando un pazzo sembra perfettamente ragionevole è gran tempo, credetemi, di mettergli la camicia di forza."
(Edgar Allan Poe)
(Edgar Allan Poe)
Nel frattempo gustatevi l'ennesima sublime impresa di Marco De Gasperi :
Domnani sera spazio al racconto dell' ultima delle mie quattro maratone a Venezia (15th Edizione, 22 ottobre 2000).
Hasta la ...
martedì 18 ottobre 2011
14th Venice Marathon, 24 ottobre 1999
Quel giorno la missione (im)possibile da compiere era arrivare al traguardo della Maratona di Venezia assieme a tre cari e fraterni amici: Roberto, Fabio e Paolo.
Il tutto era nato quasi per scherzo tre mesi prima, in piena estate, sulle ceneri di una "Transcivetta" da urlo (una corsa in montagna a coppie) che ci aveva visto "amichevolmente" nemici ( Roberto ed io da una parte, Fabio e Paolo dall'altra).
Non ricordo chi vinse,....anche se mi par di rammentare uno spettacolare arrivo (a quattro) al fotofinish...
Quel torrido giorno di luglio, dagli erti declivi dei Piani di Pezzè (poco sopra Alleghe) ci lanciammo una reciproca sfida da consumarsi lungo l'olimpica distanza che univa Stra a Venezia.
Allenamenti inventati, frottole assortite, previsioni cronometriche (sbagliate), ma soprattutto una marea di sorrisi ci accompagnarono fino a quell'uggiosa (e a tratti bagnata) domenica di fine ottobre, allorchè (finalmente) il bravo starter diede il via alla gara.
Roberto ed io eravamo "i ganzi" e al contrario di Paolo e Fabio, ci eravamo allenati "seriamente" e volevamo terminare entro le 3h e 30'...
Dall'alto dei loro 185 cm ci chiamavano " nanetti"( e continuano a farlo anche adesso.....).
Dopo alcuni chilometri "scappammo" via, abbastanza bravi a mantenere un ritmo costante e il più economico (muscolarmente) possibile..; tutto filò liscio finché transitammo sul leggendario Ponte della Libertà (che collega la terraferma a Venezia) sul quale tutti i bravi maratoneti conoscono la propria piccola o grande "crisi"(35° km).
Un dispettoso e freddo vento di bora, unito a qualche breve scroscio di pioggia, mise ancor di più a dura prova la nostra tempra di "podisti indomiti"....ma riuscimmo ad andare oltre ed arrivare a percorrere gli ultimi tre chilometri prima di varcare la linea del traguardo.
Non da annegare, ma c'era anche "un filo" di acqua alta, cosicchè corremmo alcune centinaia di metri (prima di iniziare la serie dei 10 ponti) con i piedi completamente in ammollo (e dopo quaranta chilometri di corsa fu fantastico !!!)...
Il resto appartiene alla storia, una storia da leggenda che ci fece passare sotto allo striscione d'arrivo dopo 3h 29' e 45''...
Il "trionfo" fu completo perché anche Fabio (4h e 10') e Paolo (4h e 35') completarono la "mitica fatica".
Da mettere nel grande libro dei ricordi fantastici.
Video map, arrivo spettacolo e ANTI-DOPING (???)
Con la maratona di Venezia non c'entra nulla, ma mi piacerebbe un sacco che la " struttura competente" rispondesse all'amico Stefano Morselli : http://www.podisti.net/2010/index.php?option=com_content&view=article&id=11458:la-fidal-si-dimentica-lantidoping-a-cremona&catid=14:notizie&Itemid=136.
Perché facciamo sempre 'ste figure ?
lunedì 17 ottobre 2011
Sulla strada per Venezia
Oggi é iniziato l'altro conto alla rovescia, quello vero, autentico, ..quello che odora di tensione e voglia,quello che profuma di intensità feroce inducendo a riflessioni multiple.
Rimescolo nel mio personale cilindro e cerco la bacchetta magica che mi permetta di evitare le inutilità dei prossimi giorni, quelle che divorano energie mentali e arrivano a rosicchiare anche quelle muscolari...
Vi sembrerà strano, ma il segreto, per buona parte, é tutto qui...
http://maps.google.it/maps/ms?&ie=UTF8&msa=0&msid=105983320563257576172.000449cd18c3adc645035&ll=45.44568,12.212677&spn=0.123084,0.308647&z=12
In attesa di spingere lontano deleterie tensioni pre-gara, cerchiamo di (ri)tirare a lucido Rachele, un pò debilitata da febbre e raffreddore.
L'altro giorno, senza che nessuno glielo chiedesse, mi ha detto "che non sono un super-eroe..",
Poi succede di leggere notizie del genere (http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2011/10/17/visualizza_new.html_671376432.html) e ci si sente in obbligo di correre in 2h e 10'....
Vi sembrerà strano, ma il segreto, per buona parte, é tutto qui...
http://maps.google.it/maps/ms?&ie=UTF8&msa=0&msid=105983320563257576172.000449cd18c3adc645035&ll=45.44568,12.212677&spn=0.123084,0.308647&z=12
In attesa di spingere lontano deleterie tensioni pre-gara, cerchiamo di (ri)tirare a lucido Rachele, un pò debilitata da febbre e raffreddore.
L'altro giorno, senza che nessuno glielo chiedesse, mi ha detto "che non sono un super-eroe..",
..e la cosa (lì per lì) mi ha fatto ridere a crepapelle..
Poi ci ho ripensato..
..e se avesse davvero ragione lei ?
Boh....
A domani per il racconto della (mia) 15th VeniceMarathon, anno 1999....
Roba da duri veri (...)
domenica 16 ottobre 2011
Il rituale (superstitious training)
Stamattina avrei fatto di tutto fuorché uscire ad allenarmi. Ho temporeggiato, ho giocato con Rachele, mi sono vestito e ho calzato le scarpe ma...ho dovuto fare ulteriormente i conti con una raffica di sbadigli e stiracchiamenti che non volevano darmi tregua.
Finalmente, sul far del mezzodì (quasi) ho iniziato l'allenamento-rituale per eccellenza e, cercando di seguire il programma definito, ho corso con discreta fatica (badando a tenere un ritmo simil-domenica 23 ottobre 2011-Venice Marathon) percorrendo 7km (29' 00") + 7 km (28' e 15") + 7 km e 97 metri (28' 00'')..con un 3/4 di parziale (21 km e 97 metri) passato in 1h 25' 15"(4' 01"/km) e arrivando poi a casa al 90°minuto (di corsa però...) avendo sverniciato 22 km e 180 metri (media totale 4'03"/km).
...beh, non propriamente Flash (anzi, se confronto l'equivalente allenamento eseguito il 1 maggio ad una settimana dalla Maratona di Trieste e riportato dal post di quel giorno http://edoardogasparotto.blogspot.com/2011/05/folle-mattina.html... oggi sono andato decisamente piano) ma tutto sommato sono soddisfatto anche se ho qualche riserva mentale che scioglierò (ahimé) solo fra una settimana....
Finalmente, sul far del mezzodì (quasi) ho iniziato l'allenamento-rituale per eccellenza e, cercando di seguire il programma definito, ho corso con discreta fatica (badando a tenere un ritmo simil-domenica 23 ottobre 2011-Venice Marathon) percorrendo 7km (29' 00") + 7 km (28' e 15") + 7 km e 97 metri (28' 00'')..con un 3/4 di parziale (21 km e 97 metri) passato in 1h 25' 15"(4' 01"/km) e arrivando poi a casa al 90°minuto (di corsa però...) avendo sverniciato 22 km e 180 metri (media totale 4'03"/km).
...beh, non propriamente Flash (anzi, se confronto l'equivalente allenamento eseguito il 1 maggio ad una settimana dalla Maratona di Trieste e riportato dal post di quel giorno http://edoardogasparotto.blogspot.com/2011/05/folle-mattina.html... oggi sono andato decisamente piano) ma tutto sommato sono soddisfatto anche se ho qualche riserva mentale che scioglierò (ahimé) solo fra una settimana....
Il ritmo della "mia" maratona di Venezia ?
ahahahahahahahahah....
sabato 15 ottobre 2011
Caccia al ritmo 4^ serie - 18 novembre INTRO
Rivango un recente passato e trovo un post che potrei copiare e incollare qui (http://edoardogasparotto.blogspot.com/2011_04_01_archive.html)...... ma, come ogni nuova avventura che si rispetti, la striscia di giorni che mi condurrà a correre la 26^Maratona di Venezia é (e sarà) assolutamente unica ed esclusiva. E come tale va "considerata".
Oggi ho "riposato" e mi sono dedicato compiutamente ad Anna e a Rachele con rapida puntata dalla pediatra causa otite incalzante che sta affliggendo la piccolina dalla notte scorsa; due settimane consecutive di scuola costituivano davvero un lasso di tempo lunghissimo per protrarsi senza intoppi...(..). Pazienza,.. fastidi che passano.
Stavolta, senza timore di essere smentito o frainteso, credo di poter affermare che (finalmente) la tendenza meteorologica ha assunto connotati autunnali e rivedremo (risentiremo) il caldo ad aprile 2012 (ahhhhh,..che meraviglia !).
A proposito: notizie sulla "fine del mondo" targata 2012 ?
Domani mattina la seduta di allenamento sarà quella improntata (soprattutto) all'esecuzione del rito pre-maratona, con una mezz'ora di riscaldamento e un'ora di corsa lesta (su un ritmo simil-Venezia); come é accaduto nelle altre trenta e passa occasioni, trarrò le considerazioni finali (o quasi) relative alla mia condizione atletica e mentale,.....e dentro scatterà il pronostico-prognosi (che NON rivelerò nemmeno sotto la minaccia di buscare "un cavalcavia di legnate").
Come anticipato ieri, mantengo "la struttura" della promessa fatta e torno a scrivere dell'incontro che si terrà venerdi 18 novembre alle 20.45 presso la sede del municipio di Zanè-Vicenza- Aula Polifunzionale, Piazzale Aldo Moro.
Titolo della serata sarà "La grande corsa della speranza" (The great race of hope") e vivrà sulla presenza dei rappresentanti (e il Patrocinio) del la fondazione "La città della speranza"(www.cittàdellasperanza.it) e di "Abeo" (Associazione Bambino Emopatico Oncologico - Verona- www.abeo.it).
Entrambi gli enti onlus si adoperano ormai da molti anni nella raccolta fondi per sostenere la ricerca (e molto altro) nel campo delle neoplasie oncoematologiche in età pediatrica.
L'incontro vedrà anche la splendida presenza di alcuni atleti decisamente popolari che hanno rivelato particolare sensibilità all'argomento proposto: Massimiliano Bogdanich (in veste anche/soprattutto di genitore oltre che membro di ABEO), Enrico Vivian, Monica Carlin, Marco Boffo e Andrea (capitan) Rigo saranno dei "nostri" e racconteranno le loro più "fantastiche avventure", ricordando anche che la solidarietà é più che un dovere di tutti.
Dall'alto della sua esperienza, Marco Canistri sarà il mediatore dell'incontro.
L'impegno e la consueta cortesia di Lucio (e dello staff di Puro Sport-Zané) e quello delle Segreterie delle due rispettive associazioni coinvolte, sono parte integrante di quanto riuscirà a materializzarsi il 18 del prossimo mese.
A breve diffonderò un volantino-logo-programma esclusivo.
Oggi ho "riposato" e mi sono dedicato compiutamente ad Anna e a Rachele con rapida puntata dalla pediatra causa otite incalzante che sta affliggendo la piccolina dalla notte scorsa; due settimane consecutive di scuola costituivano davvero un lasso di tempo lunghissimo per protrarsi senza intoppi...(..). Pazienza,.. fastidi che passano.
Stavolta, senza timore di essere smentito o frainteso, credo di poter affermare che (finalmente) la tendenza meteorologica ha assunto connotati autunnali e rivedremo (risentiremo) il caldo ad aprile 2012 (ahhhhh,..che meraviglia !).
A proposito: notizie sulla "fine del mondo" targata 2012 ?
Domani mattina la seduta di allenamento sarà quella improntata (soprattutto) all'esecuzione del rito pre-maratona, con una mezz'ora di riscaldamento e un'ora di corsa lesta (su un ritmo simil-Venezia); come é accaduto nelle altre trenta e passa occasioni, trarrò le considerazioni finali (o quasi) relative alla mia condizione atletica e mentale,.....e dentro scatterà il pronostico-prognosi (che NON rivelerò nemmeno sotto la minaccia di buscare "un cavalcavia di legnate").
Come anticipato ieri, mantengo "la struttura" della promessa fatta e torno a scrivere dell'incontro che si terrà venerdi 18 novembre alle 20.45 presso la sede del municipio di Zanè-Vicenza- Aula Polifunzionale, Piazzale Aldo Moro.
Titolo della serata sarà "La grande corsa della speranza" (The great race of hope") e vivrà sulla presenza dei rappresentanti (e il Patrocinio) del la fondazione "La città della speranza"(www.cittàdellasperanza.it) e di "Abeo" (Associazione Bambino Emopatico Oncologico - Verona- www.abeo.it).
Entrambi gli enti onlus si adoperano ormai da molti anni nella raccolta fondi per sostenere la ricerca (e molto altro) nel campo delle neoplasie oncoematologiche in età pediatrica.
L'incontro vedrà anche la splendida presenza di alcuni atleti decisamente popolari che hanno rivelato particolare sensibilità all'argomento proposto: Massimiliano Bogdanich (in veste anche/soprattutto di genitore oltre che membro di ABEO), Enrico Vivian, Monica Carlin, Marco Boffo e Andrea (capitan) Rigo saranno dei "nostri" e racconteranno le loro più "fantastiche avventure", ricordando anche che la solidarietà é più che un dovere di tutti.
Dall'alto della sua esperienza, Marco Canistri sarà il mediatore dell'incontro.
L'impegno e la consueta cortesia di Lucio (e dello staff di Puro Sport-Zané) e quello delle Segreterie delle due rispettive associazioni coinvolte, sono parte integrante di quanto riuscirà a materializzarsi il 18 del prossimo mese.
A breve diffonderò un volantino-logo-programma esclusivo.
Nel frattempo FATE CIRCOLARE LA NOTIZIA.
Grazie a tutti.
venerdì 14 ottobre 2011
Il venerdì é scappato
Doveva essere un venerdì al calor bianco ed invece é stato addirittura un gran (bel) caos.
Intanto due notizie riportate dagli amici di http://www.podisti.net/ , ...una simpatica e un'altra che commento dopo il relativo link.
Quindi prima scorrete http://www.podisti.net/2010/index.php?option=com_content&view=article&id=11435:le-origini-dello-skyrunning-e-altre-curiosita&catid=13:commenti-e-opinioni&Itemid=95 e poi, con animo sereno e non bellicoso fatevi un giro su quest'altra "mezza"news..
http://www.podisti.net/2010/index.php?option=com_content&view=article&id=11411:la-fidal-si-ricapitalizza-nelle-nostre-borse&catid=14:notizie&Itemid=136.
Intanto due notizie riportate dagli amici di http://www.podisti.net/ , ...una simpatica e un'altra che commento dopo il relativo link.
Quindi prima scorrete http://www.podisti.net/2010/index.php?option=com_content&view=article&id=11435:le-origini-dello-skyrunning-e-altre-curiosita&catid=13:commenti-e-opinioni&Itemid=95 e poi, con animo sereno e non bellicoso fatevi un giro su quest'altra "mezza"news..
http://www.podisti.net/2010/index.php?option=com_content&view=article&id=11411:la-fidal-si-ricapitalizza-nelle-nostre-borse&catid=14:notizie&Itemid=136.
Vien voglia di buttare via tutto, ...tessera, manifestazioni ufficiali, pettorali vari e dedicarsi alla caccia al ramarro..
...ma forse, onde evitare anche lì sorprese, é meglio starsene in branda o sotto all'ombra di un pino.
Ma devo far presto,.....il venerdì sta finendo e domani, promesso promesso promesso,....
GRANDI NEWS
su "La grande corsa della speranza"
Venerdi 18 novembre.
A domani.....
giovedì 13 ottobre 2011
Pattini, rotelle e calenario.
Rachele oggi ha fatto il suo esordio sui pattini a rotelle e la notizia necessiterebbe da sola di una raffica di post ben fatti. Mentre Anna l'accompagnava sulla pista di pattinaggio, la guardavo sognante dall'alto della tribuna (del palazzetto di Dueville). Fermo restando il fatto che io non riesco né a calzare le "scarpe rotellanti"né tanto meno a reggermi in piedi sulle stesse, Rachele ha trascorso gran parte dell'ora-sui-pattini a rialzarsi dal pavimento (sul quale é atterrata svariate decine di volte) e a ridere come una matta........mentre io ho visto in lei le movenze della pantera, la determinazione della cacciatrice di velocità,..la tenacia di chi non teme i capitomboli pur di andare avanti......
Tra ieri e oggi sono riuscito a correre quanto e (quasi) come volevo, materializzando una sorta di mini-stage (compresso in ventidue ore) in cui ho percorso 42 chilometri senza lasciarci le penne.
Dopo che avrò (mi auguro) portato a termine la maratona di Venezia, vi svelerò chi é stato a propinarmi la scheda di allenamento che sto seguendo e in che cosa é strutturata.
.....sempre.
Oggi, 13 ottobre, si festeggia San Edoardo confessore...: vogliamo aprire un dibattito sul nome, sulla sua (tutto sommato) scarsa diffusione "italica",.....sul "confessore",.....sul fatto che NESSUNO (tranne un amico di Roma conosciuto via web a cui ho spedito uno dei miei libri e Paolo, un collega di lavoro) MI HA FATTO GLI AUGURI ?
Devo preoccuparmi ?
Mettermi a strillare - "Ma come fate a dimenticarvi del mio onomastico ??? ".
Oppure limitarmi a fare quello che faccio tutti gli anni in questo giorno, semplicemente (soprattutto) perché vengo chiamato con il naturale diminutivo (e Edoardo, dopo 43 anni, rimane sempre una mezza stranezza) ?
.
.
Dite che sto cercando di arrampicarmi su uno specchio (rotto) e auto-consolarmi ?
Bah,..sapete come si dice in questi casi..."pazienza."
Punto.
Tra ieri e oggi sono riuscito a correre quanto e (quasi) come volevo, materializzando una sorta di mini-stage (compresso in ventidue ore) in cui ho percorso 42 chilometri senza lasciarci le penne.
Dopo che avrò (mi auguro) portato a termine la maratona di Venezia, vi svelerò chi é stato a propinarmi la scheda di allenamento che sto seguendo e in che cosa é strutturata.
Dr.Destino mi pare un pò alterato e non vado oltre con i discorsi...é stata una giornata già abbastanza faticosa..
A proposito di robe da matti...leggete qui sotto
..e preparatevi perché domani svelerò cosa accadrà venerdì 18 novembre 2011.
Hasta la proxima.
mercoledì 12 ottobre 2011
8 Ottobre 1993, 8th VeniceMarathon
Tutto cominciò con una battuta di Giancarlo, amico podista di papà Sergio : "Dai,..vieni a correre la maratona di Venezia con noi !".
Ottobre 1993, diciotto anni fa,...ero un venticinquenne scriteriato e incosciente che, una volta fatto uno più uno, accettò la proposta dell'inesauribile amico.
Venice Marathon ? 42 km e 195 metri con arrivo in laguna ? Fatica ?
Liquidai quei "ridicoli" dettagli con una scrollata di spalle e decisi che, seguendo il caro papà, avrei corso da Stra a Venezia.
I ricordi sono quello che sono ma i punti fermi di quella prima (e per tanti aspetti unica) avventura mi accompagnano con una forza incredibile ogni volta che mi giunge all'orecchio.... "Venice"; ripenso ai tanti podisti alla partenza intenti a vestirsi/svestirsi/prepararsi......al parcheggio auto ad un metro dall'inizio del percorso,...alle bande musicali disseminate fino quasi a Mestre,..alla gente assiepata lungo il tracciato,.......e soprattutto rivedo papà Sergio, meraviglioso appassionato podista che a 53 anni esordiva in una maratona vera (di podistiche amatoriali, anche su distanze molto lunghe, ne aveva corse centinaia).
Corremmo insieme, uno accanto all'altro, per trenta chilometri; ritmo da gita fuori porta e felicità a mille...
Col senno di allora (e anche del dopo) vivemmo con grande entusiasmo il colore e la straordinarietà della (quasi) neonata maratona veneta . Era un sogno che si materializzava...
Poco dopo il transito a Mestre andaii in solitudine perché papà iniziò a riavvertire un fastidioso dolore ad un ginocchio..e mi "intimò" di non aspettarlo....Mi sentivo un pò in colpa nel lasciarlo solo a quel punto ma, la fermezza del suo sguardo e il tono dell' indicazione, mi convinsero.
Terminai senza faticare troppo in 4 ore e 9 minuti mentre papà giunse una quaraantina di minuti più tardi.
Chi avrebbe immaginato che meno di tre mesi dopo sarebbe finito in ospedale per (gravi e invalidanti) problemi di cuore ? Che quella sarebbe stata la sua prima e ultima 42 chilometri ? Perchè il destino decise di mettersi di traveso e disinnescare la vita (oltre che la passione) di un uomo tanto buono, umile e giusto ?
Non l'ho ancora capito e non lo capirò mai.
Ciao papà, ti voglio bene.
Ottobre 1993, diciotto anni fa,...ero un venticinquenne scriteriato e incosciente che, una volta fatto uno più uno, accettò la proposta dell'inesauribile amico.
Venice Marathon ? 42 km e 195 metri con arrivo in laguna ? Fatica ?
Liquidai quei "ridicoli" dettagli con una scrollata di spalle e decisi che, seguendo il caro papà, avrei corso da Stra a Venezia.
I ricordi sono quello che sono ma i punti fermi di quella prima (e per tanti aspetti unica) avventura mi accompagnano con una forza incredibile ogni volta che mi giunge all'orecchio.... "Venice"; ripenso ai tanti podisti alla partenza intenti a vestirsi/svestirsi/prepararsi......al parcheggio auto ad un metro dall'inizio del percorso,...alle bande musicali disseminate fino quasi a Mestre,..alla gente assiepata lungo il tracciato,.......e soprattutto rivedo papà Sergio, meraviglioso appassionato podista che a 53 anni esordiva in una maratona vera (di podistiche amatoriali, anche su distanze molto lunghe, ne aveva corse centinaia).
Corremmo insieme, uno accanto all'altro, per trenta chilometri; ritmo da gita fuori porta e felicità a mille...
Col senno di allora (e anche del dopo) vivemmo con grande entusiasmo il colore e la straordinarietà della (quasi) neonata maratona veneta . Era un sogno che si materializzava...
Poco dopo il transito a Mestre andaii in solitudine perché papà iniziò a riavvertire un fastidioso dolore ad un ginocchio..e mi "intimò" di non aspettarlo....Mi sentivo un pò in colpa nel lasciarlo solo a quel punto ma, la fermezza del suo sguardo e il tono dell' indicazione, mi convinsero.
Terminai senza faticare troppo in 4 ore e 9 minuti mentre papà giunse una quaraantina di minuti più tardi.
Chi avrebbe immaginato che meno di tre mesi dopo sarebbe finito in ospedale per (gravi e invalidanti) problemi di cuore ? Che quella sarebbe stata la sua prima e ultima 42 chilometri ? Perchè il destino decise di mettersi di traveso e disinnescare la vita (oltre che la passione) di un uomo tanto buono, umile e giusto ?
Non l'ho ancora capito e non lo capirò mai.
Ciao papà, ti voglio bene.
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