Dopodomani, 16 dicembre 2011, ..17° anniversario di vita della fondazione "La città della speranza".
Dopodomani l'inaugurazione della Torre della Ricerca...
Impresa titanica messa in piedi per oltrepassare traguardi difficilissimi ma meravigliosi.
Mi sento un microbo che passa accanto ad un'enormità e che ha vissuto (e vive) un dolore senza fine.
Un microbo che vuole gridare.
Probabilmente lascerò per strada un sacco di riflessioni e dettagli,.....ma stasera mi piace pensare di rendere onore e merito alla fondazione "La città della speranza" in tutti i suoi molteplici (stratosfericamente indefinibili) aspetti e componenti.
Detto che chi é interessato a capire ogni cosa al meglio può andare al sito http://www.cittadellasperanza.org/ , sono infinitamente contento dell'obiettivo raggiunto dalla onlus appena citata: http://www.cittadellasperanza.org/2011/12/13/siamo-pronti/.
In un paese dove non c'é praticamente nulla che funzioni, la straordinaria macchina-solidale-cuore-cervello de "La città della speranza" ha oltrepassato un altro meraviglioso traguardo sulla soglia del suo 17 mo compleanno: portare a termine la costruzione della Torre della ricerca sulle neoplasie pediatriche (20 e passa milioni di euro investiti da offerte-lasciti volontari, 1000 e poco più giorni di lavoro,..) nei tempi e nei modi prefissati.
Formidabili gli ideatori del progetto e dell'invenzione, strabilianti gli amministratori e chi ha tirato le fila di tutta l'organizzazione, fantastici tutti coloro che hanno preso parte a vario livello all'impresa oltre che alla costante (cristallina fino al maniacale) raccolta fondi.
Anche senza nessun titolo formale mi prendo il piacere/onere di divulgare ulteriormente questa bella notizia, una notizia-evento-principio etico di vita che é entrato nei miei giorni quando il piccolo Alberto iniziò la battaglia per restare aggrappato ad una vita che gli stava per essere inspiegabilmente rubata.
Al mio bambino, nonostante premurose e attente cure, ogni cosa andò male ......ma quello che più sensatamente posso fare ora é dare tutto quello che sento per mettere insieme qualche piccolo mattone.
O almeno provarci.
O almeno provarci.
La mia personale rincorsa é partita il 26 luglio 2005 e terminerà nel momento in cui non calpesterò più questo pianeta.
Un pensiero va a tutti i bimbi e alle famiglie che sono passate per la peggiore delle strettoie della vita, a quanti stanno lottando in questo momento e per i quali Natale vuol dire attesa con fiducia, voglia di andare avanti........ tanto il 25 dicembre quanto il 27 aprile o il 5 ottobre o il 2 febbraio.....
Ogni istante é "buono" per sperare in bene.
Grazie ai tantissimi che mi hanno seguito in questi mesi e che in vario modo hanno appoggiato il mio (e di tantissimi altri) pensiero-volontà,...dai vertici alla segreteria della fondazione "Città della speranza",.... agli amici di ABEO (Max Bogdanich e le segretarie che hanno sopportato le mie martellanti telefonate-mail..).
Grazie al Comune di Zanè e allo staff tutto di Puro Sport per la cortese disponibilità dimostrata in varie occasioni.
Grazie all'inarrivabile uomo-atleta Enrico Vivian per la competenza, la passione e la solida intelligenza che ha profuso in quest' inizio di avventura-solidale.
Grazie a Monica Carlin e Marco Boffo, campioni veri...ben oltre semplici risultati cronometrici o banalità del tipo.
Grazie a Monica Carlin e Marco Boffo, campioni veri...ben oltre semplici risultati cronometrici o banalità del tipo.
Grazie a coloro che hanno letto-scritto-divulgato-parlato dell'iniziativa iniziata ufficialmente il 18 novembre ("La grande corsa della speranza") e che mi auguro non termini più.
Grazie a tutti i "fantastici pazzi" de La Fulminea Running Team, società sportiva di podisti-amici-appassionati di cui faccio parte dal 1° gennaio 2011, che con il suo stile semplice, vero e scanzonato, tanta contagiosa e generosa energia stanno dispensando per la causa solidale che anima la fondazione "Città della speranza", ABEO e tante altre.
Grazie a Capitani coraggiosi ( Andrea Rigo) e soprattutto ad ineguagliabili Presidentissimi (Lorenzo Bressan, Bress).
Che aggiungere ?
Un altro libro, scritto magari a 140 mani ?
Whi not ?
Stragiaxà Race 2011 ?
Oh,.. yes !