Se ne va anche questo mercoledì di inizio luglio, contraddistinto da sole, caldo e, per i fortunati che ne stanno godendo, di ferie azzecatissime. Ma pensare alle vacanze mi pare troppo scontato e banale per dissipare tempo e parole su questo spazio.
Ieri avevo intercettato un'intervista a Giorgio Calcaterra, mentre oggi riporto molto volentieri quella rilasciata dal funambolico e straordinario Marco De Gasperis (
http://www.marcodegasperi.it/) al sito che meglio di altri parla/scrive di corsa in montagna (
http://www.corsainmontagna.it/details.asp?id=4516.)
Sono certo che passerò da fanatico della corsa in salita, impegnato lungo sentieri impervi, verso vette irraggiungibili, tutto proteso alla conquista di chissà quale obiettivo.....Ma così non é.
Per me il fascino del calzare scarpette e indossare la canotta prescinde dal percorso ed é intimamente legato al senso di libertà che ricavo dallo sforzo della corsa a piedi, sia che mi lanci nelle stradine attorno a casa, o verso piazza Unità d'Italia a Trieste o sulla discesa da urlo che fende la Val Lasties verso Canazei.
O che ripercorra cento volte il mio prediletto "fartlek-ring".
Adoro la montagna per la pace che i suoi scorci riesce a regalarmi ma nel contempo mi sento un pesce fuor d'acqua quando mi misuro con la fatica di salite pazzesche o discese (per me) non addomesticabili.
Ma del resto a fare le cose semplici sono capaci tutti, ...non trovate ?
Ci potrebbe essere anche una sana via di mezzo ma nonostante il passare degli anni non riesco ancora a percorrerla e ciclicamente torno a fare il corridore del cielo-scoiattolo impazzito tanto vituperato dal signor De Battaglia. Forse ha ragione lui.
Molto forse.
A proposito,....mai esordito in un Trail (tutto montagna) il 14 agosto ?