martedì 5 luglio 2011

Infinitamente

Ieri non ho scritto nulla.In realtà avrei avuto (così come ho oggi) mille pagine su cui srotolare frammenti inceneriti di anima, un'anima sbriciolata dal dolore per la perdita di mio figlio Alberto avvenuta il 4 luglio 2006, all'alba di un caldo e afoso martedì di inizio estate.
E' un semplice numero, una data, un foglietto da staccare da un calendario a muro...che cela e perpetua in modo inalterato il più feroce degli eventi contro natura.
Conviviamo con esso come degli onesti sopravissuti , degli ergastolani del dolore.
Anime diverse, residui di esseri umani (Anna ed io) che fanno il possibile per crescere al meglio una figlia che merita il meglio.

E che ci aiuta a restare a questo mondo.




La vita va avanti,..ma lasciatemelo dire,........ é un sacrosanto luogo comune che in ogni istante manderei in un miliardo di pezzi.

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