mercoledì 6 luglio 2011

Ordinarie stramberie

Se ne va anche questo mercoledì di inizio luglio, contraddistinto da sole, caldo e, per i fortunati che ne stanno godendo, di ferie azzecatissime. Ma pensare alle vacanze mi pare troppo scontato e banale per dissipare tempo e parole su questo spazio.
Ieri avevo intercettato un'intervista a Giorgio Calcaterra, mentre oggi  riporto molto volentieri quella rilasciata dal funambolico e straordinario Marco De Gasperis (http://www.marcodegasperi.it/) al sito che meglio di altri parla/scrive di corsa in montagna  (http://www.corsainmontagna.it/details.asp?id=4516.)


Sono certo che passerò da fanatico della corsa in salita, impegnato lungo sentieri impervi, verso vette irraggiungibili, tutto proteso alla conquista di chissà quale obiettivo.....Ma così non é.
Per me il fascino del calzare scarpette e indossare la canotta  prescinde dal percorso ed é intimamente legato al senso di libertà che ricavo dallo sforzo della corsa a piedi, sia che mi lanci nelle stradine attorno a casa, o verso piazza Unità d'Italia a Trieste o sulla discesa da urlo che fende la Val Lasties verso Canazei.
O che ripercorra cento volte il  mio prediletto "fartlek-ring".

Adoro la montagna per la pace che i suoi scorci riesce a regalarmi ma nel contempo mi sento un pesce fuor d'acqua quando mi misuro con la fatica di salite pazzesche o discese (per me) non addomesticabili.

Ma del resto a fare le cose semplici sono capaci tutti, ...non trovate ?
Ci potrebbe essere anche una sana via di mezzo ma nonostante il passare degli anni non riesco ancora a percorrerla e ciclicamente torno a fare il corridore del cielo-scoiattolo impazzito tanto vituperato dal signor De Battaglia. Forse ha ragione lui.
Molto forse.

A proposito,....mai esordito in un Trail (tutto montagna) il 14 agosto ?

martedì 5 luglio 2011

Il caldo, Calcaterra e un mese da inventare...

Giornate balorde, stanche, stordite da caldo, pesantezza e pensieri. Ho deciso di rinunciare alla bellissima Dolomiti Sky Race del 24 luglio per prudenza ma anche un pò per stanchezza; l'estate con i suoi cromosomi, i suoi ritmi e i suoi (umidi) sospiri da sempre tende a pesare su muscoli, tendini e la mia personale brillantezza atletica. Preferisco il gelo di gennaio ai calori di luglio e agosto insomma; "dall'alto" dei quarantatré carnevali poi, mi sono preso il lusso di tirare i remi in barca e riprendere saldamente in mano le briglia dei miei cavalli(ni) motore. Niente soste, pause,...solo il piede meno pigiato sull'acceleratore.
Scorrendo il web, tendendo orecchie e scrutando curioso, ho letto una buona intervista rilasciata da Giorgio Calcaterra a www.podisti.net (http://www.podisti.net/2010/index.php?option=com_content&view=article&id=10180:giorgio-calcaterra-il-doping-e-un-reato-penale&catid=17:interviste&Itemid=103); incrociando sempre le dita quando si parla e ci si espone sulla questione doping-morale-salute fisica,ecc.ecc..., le parole di Calcaterra (ben addomesticate da R.Lollini) mi sono piaciute e le rimando per tenere alta l'attenzione su una problematica (la lotta all'uso di droghe soprattutto nello sport) che non sempre viene presa (davvero) sul serio da tutti.
Ieri e oggi ho corso un'ora e un quarto senza forzare, cercando l'ombra di cespugli e il refrigerio di qualche fontanella d'acqua.
D'accordo,..niente Sky Race, ma il 1° Trail delle Creste mi intriga (Puro Sport docet).
Data ? Numeri ? Percorso ?

Calma, calma....basta figuracce previsionali...

Occorre andare con ordine.

Infinitamente

Ieri non ho scritto nulla.In realtà avrei avuto (così come ho oggi) mille pagine su cui srotolare frammenti inceneriti di anima, un'anima sbriciolata dal dolore per la perdita di mio figlio Alberto avvenuta il 4 luglio 2006, all'alba di un caldo e afoso martedì di inizio estate.
E' un semplice numero, una data, un foglietto da staccare da un calendario a muro...che cela e perpetua in modo inalterato il più feroce degli eventi contro natura.
Conviviamo con esso come degli onesti sopravissuti , degli ergastolani del dolore.
Anime diverse, residui di esseri umani (Anna ed io) che fanno il possibile per crescere al meglio una figlia che merita il meglio.

E che ci aiuta a restare a questo mondo.




La vita va avanti,..ma lasciatemelo dire,........ é un sacrosanto luogo comune che in ogni istante manderei in un miliardo di pezzi.