domenica 9 ottobre 2011

Il vincitore é......(italian version).

Posseduto da una nuvola impazzita di endorfine mescolate ad una sana dose di pazzia, torno su questo spazio un'altra volta..
La (semi) cronaca della Padova21 di stamattina é in buona parte contenuta nell'articolo di http://www.podisti.net/...
http://www.podisti.net/2010/index.php?option=com_content&view=article&id=11355:padova-1-padova21&catid=95:primapagina&Itemid=97.

In realtà, sempre a causa della suddetta follia che oggi si é impadronita delle mie dita tamburellanti (oltre che degli arti inferiori), ho omesso "molto"sbadatamente di scrivere che stamattina il percorso della mezza di Padova non aveva i chilometri segnati e la cosa, nella sua banalità, ha disturbato abbastanza (...).

Ha fatto molta impressione sentire il bravo (ma molto antipatico) speaker annunciare al pubblico del Prato della Valle.. ..."il vincitore della prima edizione della mezza maratona di Padova nella categoria MM40 é...... Edoardo Gasparotto, La Fulminea Running Team !"...
Credevo di averne viste abbastanza di stranezze,..invece...
Bah.

La totale assenza di sensazioni dei giorni scorsi non era riconducibile a niente di particolare e stamane ho fatto girare le gambe andando a naso, badando a stare bene, ascoltando sussurri vari e (dovrebbe essere scontato ma talora non lo é) mi sono divertito alla grande, riuscendo a domare impulsi, tentazioni, sorpassi e (contro)curve.
Ho sentito imprecare alcuni automobilisti fermi ad un paio di rotatorie e i volontari (di bandierina muniti) mi hanno fatto una grande tenerezza: bisognerebbe dotarli di un qualche sistema di autodifesa (no,no......niente armi !). Di fatto io non mi sognerei mai di assolvere al loro compito.........Troppo istintivo,...garantirei soltanto risse di massa.

Ho incontrato molti amici-podisti che non incrociavo da tempo e mi ha fatto molto piacere scambiare le normali-cordiali-non scontate battute pre e post-gara; bella gente, siete forti....ciao e grazie a tutti !


.......c'é bisogno di dire cosa si é inventata la mia prima tifosa  per festeggiare ?

.......

A domani.

The winner is........

D'accordo, d'accordo.....l'infinito-fantastico Enrico Vivian ha preceduto tutti volando basso in 1 h e 12 minuti sul bel percorso patavino, ma.....date un'occhiata alla seconda pagina e ai numeri di....
http://www.tds-live.com/ns/index.jsp?login=&password=&is_domenica=0&nextRaceId=&dpbib=&dpcat=&dpsex=&pageType=1&id=4151&servizio=000&locale=1040#

.......roba de' pazziii !!!!

A dopo.

Vajont, 9 ottobre 1963, ore 22.39

Prima di correre una piccola corsa domenicale, il mio doveroso e molto sentito ricordo oggi va a tutti coloro che 48 anni fa hanno patito un'atrocità immane.
Assurda e evitabile.

Ti ricorda qualcosa "Vajont" ?
Il 9 ottobre del 1963 era un mercoledì.
Alle 22.39 dal monte Toc (a nord di Belluno) si staccarono 260 milioni di metri cubi di roccia che caddero all'interno di un bacino artificiale pieno d'acqua contenuto a sud da una straordinaria, colossale e maledetta diga alta 260 metri (all'epoca la più alta al mondo !).


La frana generò un'enorme onda di 50 milioni di metri cubi d'acqua che balzando fuori dall'invaso creato dalla SADE (Enel-SADE), cancellò dalla faccia della terra cinque paesi (Longarone, Pirago, Rivalta, Villanova, Faé) provocando un'ecatombe di 2000 morti......molti dei quali mai ritrovati.

Grazie al talento e al sublime genio artistico-culturale-storico di Marco Paolini (http://www.jolefilm.it/files/index.cfm), la tragica vicenda della catastrofe del Vajont é (ri)tornata prepotentemente alla ribalta nella seconda metà degli anni '90 (spettacolo-orazione civile trasmesso in diretta televisiva Rai il 9 ottobre 1997) e da allora é un pochino più conosciuta.

Papà e mamma mi portarono "in gita"in val Vajont a vedere la frana e la diga (agosto '74)...
Rigiro fra le mani una piccola foto in bianco e nero scattata sul ciglio dell'enormità di quella diga; colgo nel mio sguardo di (allora) bambino un lampo di terrore alla vista di quell' immenso scenario di grandiosa desolazione...
Sono ritornato altre volte a toccare quella fredda e impressionante ringhiera sull'orrido del Vajont e l'emozione sentita é sempre stata uguale a quella provata da bambino,...anche più forte.

Imperizia, ingordigia, ignoranza, superficialità, cupidigia.....e tanto dolore sono state tra le componenti della catastrofe del Vajont,....conclusa in 4 minuti di apocalisse ma iniziata in realtà sin dal 1929 con le prime rilevazioni geologiche.


Se vi interessasse conoscere meglio tutta la storia, le origini, la cronoca e il seguito...vi consiglio la lettura di alcuni libri
- "Morire sul Vajont. Storia di una tragedia italiana", Mario Passi, 1968 -
- "Una arringa per Longarone", Odoacre Ascari, 1973 -
-" Sulla pelle viva. Come si costruisce una catastrofe. Il caso Vajont", Tina Merlin, 1983.

Esiste anche un'ampia serie di buoni siti web facilmente consultabili ( http://www.vajont.net/, http://www.nicolasaba.it/e_ep/e_ep16/vajont.htm, http://cronologia.leonardo.it/storia/a1963d.htm, ...).

Per non dimenticare.