martedì 20 ottobre 2015

45 secondi allo schianto: Lake Garda Marathon 2015

Quando due settimane fa ho pensato di iscrivermi alla
avevo in realtà intenzione di prendere parte
 alla frazione dei 30 chilometri
per mettere nelle gambe un pò di strada in ottica di correre
una maratona autunnale.

E' evidente che la faccenda mi é scappata di mano
se domenica mattina mi sono ritrovato con 
spillato alla canotta 
un pettorale per calpestare tutti i 42195 metri
fra Malcesine e Torbole.

Scherzi dell'entusiasmo tipico dei neofiti come me.


La ventiquattr'ore in terra trentina
(bordo est/nord del lago di Garda)
 é stata decisamente avvincente
e assai diversa da come avevo immaginato;
sin'ora non avevo ancora corso la sopra menzionata maratona
(che sapevo essere tosta come poche altre)
così come ero certo di essere in precarie condizioni di forma.

Diciamo che "cercavo guai" e 
- in qualche modo -
li ho trovati.


La mia Maratona Super Compressa_
é andata molto meglio di quanto potessi sperare
e di come era lecito aspettarsi da una corsa tanto faticosa
 - su una distanza ben conosciuta -
ma attualmente assente dalla mia testa e dal mio motorino.


L'essenza del tutto é ardua da evocare a chi domenica non ha annusato l'aria
umida ma limpida della sponda orientale del lago di Garda,
del dolce scivolare fra Malcesine e Cassone
e l'impegnativa lenta e lunga ascesa sino
al successivo transito presso l'ospedale di Malcesine.
La seconda parte della LakeGarda Marathon si é
srotolata verso la porzione trentina del _Benaco_
contraddistinta da tratti in galleria, invisibili e morbide salite,
repentini cambi di direzione,
passaggi su ben fatte piste ciclabili (zona Arco)
 e un sorprendente finale con arrivo sul lungo lago di Torbole:
di certo la quarantadue chilometri con
il più piccolo traguardo mai visto.


Tutto qua ?
E i 42 chilometri con i
400 metri di dislivello complessivi ?
E la scivolosa pista pedonale lungo-lago dei primi 8 chilometri ?
E il salitone - col vento in faccia - sino al ritorno a Malcesine ?
E la galleria buia lunga 1660 metri
al termine della quale il vento giocherellone avrebbe voluto
tirarmi dentro al lago ?
....

Beh,...in realtà non sono ancora riuscito a digerire
 il peso della strada percorsa
e non so raccontare in modo snello ed asciutto la mia
maratonesca fatica numero 43.

Rachele ha fatto amicizia con una nuvola di cigni
e un paio di famigliole di germani reali 
che bazzicavano la zona arrivo
...
e al mio (arrivo) era preoccupata perché 
ci ho impiegato "così tanto tempo."
...
"Ma dov'eri finito ?" la (quasi) scontata domanda



Non credo di essere stato granché convincente 
con le mie spiegazioni perché l'ho vista annuire
come si fa con lo zio "quello strano" che capisce poco o niente.


Ho intravisto varie sagome sulle acque del lago durante la corsa
ma non mi sono
soffermato molto ad osservarle e non so di cosa si trattasse,...
...
..di sicuro c'era un gran movimento.


Da un punto di vista "tecnico-muscolare"
ho trotterellato discretamente
sino al 33° chilometro allorché
- incrociata la mitica _Monica Carlin_#
(che mi ha salutato con il suo sempre
splendido sorriso) -
imboccata la via verso Arco, in breve ho sentito
le gambe farsi pesanti ed essere non più reattive come
fino a qualche chilometro prima.
Ho iniziato ad avvertire degli impressionnati
scricchiolii provenire dalla base della schiena
e ho anche compreso
che non avrei mai più calzato il marchio
 di scarpe che avevo ai piedi..........tante e tali erano le
fitte che mi stavano iniziando ad arrivare dalle
estremità inferiori.



Ho fatto due conti, ho pensato che comunque ne
stava venendo fuori una buona galoppata e
-  una volta meditata la condotta da tenere sino alla fine -
ho sagomato il ritmo corsa in modo "quasi" automatico
portando (qualche manciata di secondi meno di tre ore_)
gambe, cuore, testa e schiena
al di là del gonfiabile d'arrivo
formato mignon

Marco Canistri speaker Docet (..)


Missione compiuta, allenamento perfetto,
soddisfazione gigante: mettere in bacheca la maratona
numero 43 arrivando entro le 3 ore
era ciò che intendevo fare ma su cui nutrivo serie perplessità.

...
...tutto qua ?


Tutto bene, tutto qua,...
almeno fino alla prossima avventura.

Buona settimana e statemi bene.


mercoledì 14 ottobre 2015

Comodamente dentro al Ciclone: meno 3

Il destino è un gran mattacchione,
..
lo sappiamo, no ?..............e molto spesso eventi attesi
da tempo ed organizzati con cura
devono sottostare - ad esempio -  ai vezzi del meteo _meteo_ballerino.

Guardando il cielo color viola-nero che incombeva
alle spalle degli amici podisti pronti
sulla linea di partenza di ALBERTO RACE 
lo scorso 4 settembre,
tra me e me pensai
....
- Tra 10 minuti saremo felicemente mangiati
da una fenomenale bomba d'acqua. 
Vamonos ! -


Poi, in quel lontano - vicinissimo 
venerdì 4 settembre,
sappiamo molto bene come invece andò a finire
(alla faccia delle premesse tragiche).....




Tutto 'sto scrivere per ridare spazio alle spettacolari immagini
(by Caterina Soprana The Best)
dei miei-nostri Topazi Gialli
e anche per andare a frugare nelle intenzioni
del cielo sopra al lago di Garda
in occasione 
- molto probabilmente -
della più inconsueta ed insensata delle mie
 quarantadue chilometri.
.....
Avevo (quasi) promesso a me stesso che
non avrei corso altre maratone prima di
(onde evitare fatiche inutili e sovraccarichi poco
graditi ai miei lombi di cristallo...)
...
ma i segnali molto poco convenzionali
- ma ineludibili -
arrivati questa sera nel corso delle (affamanti)
cinque canoniche ripetute sui 2000 metri
.....
...
non hanno lasciato spazio a dubbi.
....
O meglio: di dubbi e perplessità ne ho da vendere...
ma l'ora e cinque minuti corsa stasera nel bel mezzo
dell'amico ciclone (tipo 1) o "bomba d'acqua" che scrivere si voglia,
mi ha insinuato nella mente  il famigerato tarlo che
domenica mattina 
la Lake Garda Marathon si può davvero fare.....
....
della serie...


Tolgo un attimo le cuffie, smetto di tamburellare le dita sulla tastiera del pc
e tendo l'orecchio:
socchiudo un balcone e ammiro la pioggia (Vertical)
che in questo momento sta scendendo quasi cantando.,,


Canta, canta,.....

Ci vediamo domenica mattina 
(ma anche prima)
per far i conti.


Vamonos !!!

domenica 11 ottobre 2015

Il festaiolo e l'irritato; LakeGarda Marathon nel mirino.

Alla fine della festa
(perchè di festa ne ha fatta davvero tanta)
sembra abbia capito che era (ed é) ora di 
levarsi di mezzo e noleggiare 
(per un tempo indefinito)
una buona canna da pesca da utilizzare
su una solida barchetta
......
e andare.

E non tornare indietro....per carità !!!


Ma lascio perdere l'amena e penosa vicenda
del soggetto sopra menzionato 
per volare velocemente alle molte manifestazioni che 
si sono svolte in queste ultime ore
e delle quali potrete trovare classifiche e riferimenti vari
cliccando sui sottostanti link


In attesa di andare ad acchiappare la seconda maratona stagionale
(dopo Rotterdam - "la ventosa" - 12 aprile 2015)
e quarantatreesima complessiva,
oggi 
- a mattinata ben avviata -
ho svolto il solito rituale allenamento della domenica
che precede una mia maratona
(15 km a ritmo maratona + 6 km a ritmo medio)


Ne é uscita un'ora e mezza di corsa dalle tinte e dagli aromi 
strani e non traducibili..
e della quale poco mi va di raccontare
(non fosse altro per scaramanzia).

Tutto sommato, considerando i molti fattori
che hanno forgiato la mia (non) condizione
pro-maratona verso _Lakegarda Marathon_18/10/2015_
sono soddisfatto dei "numeri" espressi dalla corsa odierna 
e dalla gran parte delle percezioni ricavate 
dall'asfalto calpestato.

Vada come vada,.
...sarà una quarantadue chilometri unica ed irripetibile,..
...decisamente da incosciente presuntuoso.


Vi auguro una buona settimana.

A molto, molto presto.