giovedì 8 febbraio 2018

Passi lunghi e ben distesi: one secret year !

Poco ci manca che sparisca dalla faccia della terra:
potrei metterla in poesia e scrivere che ho solcato i mari del sud
alla ricerca di tesori meravigliosi dal valore incalcolabile,....
....oppure potrei lasciar viaggiare la fantasia e inventarmi
propositi o bersagli da agguantare a breve termine....

...
...e invece no,
nulla di tutto questo ha riempito i miei ultimi due mesi,
...costellato di problemi (di salute) di natura familiare che mi stanno
tenendo alla larga dalle mie consuete piste
e da parte delle normali attività.

Ma il tutto non mi disturba né crea rancori di sorta;
spero solamente che il tutto si risolva nei tempi
(e nei modi - positivi - ) previsti.



Non mi dilungo sui dettagli
(anche perché tutto si risolverà con un altro mesetto di pazienza)
perchè sono più che sufficienti i miei pensieri e perplessità
per riempirmi l'anima e il cervello.

Non vedo l'ora di riprendere a gareggiare
- giusto per discorrere di argomenti soft -
e di ributtarmi nella lunga parabola che planerà al suolo
venerdì 31 agosto
data dell SESTA EDIZIONE
di 
ALBERTO RACE 

In realtà quest'ultimi 60 (e passa) giorni 
sono vissuti
(in ambiti e orari)
 trafugati al sonno e all'imponderabile
.........
e in un modo (o nell'altro)
due esami e mezzo 
del mio terzo Master Universitario di I° Livello
Medicina Forense -
sono riuscito a oltrepassarli più che decorosamente:
a breve darò il terzo esame e a quel punto
sarò arrivato a metà strada
(conto di terminare quest'ultimissima fatica didattica)
entro novembre 2018
dopodiché.........
......
....
mi trasferirò ad altre latitudini ed aprirò un agriturismo.


A marzo ricomincerò ad inseguire un traguardo
 -con pettorale al seguito -
ma sono indeciso dove andare a parare:
o partecipare alla (scontatissima e poco amata) _Stravicenza_(10 km Centro storico)
oppure la
_Soldamare Trail_(Molvena, 11 marzo),.

Vedremo un pò le congiunzioni astrali che piega prenderanno,
come starà la mia schiena
e
come riuscirò a combinare i tanti tasselli
della vita quotidiana.


Per tantissimo altro

 - e quando scrivo tantissimo altro intendo davvero tanta roba -
mi riprometto di ritornare a breve su questo spazio
perché al  di là di corse auspicate, guarigione agognate..
la primavera 2018 sarà densa di appuntamenti
- in preparazione di ALBERTO RACE -
ma anche di novità assortite e gustose.....
..in primis la presentazione dell'ultimo lavoro
di un eccellente scrittore che sto organizzando a Dueville
per MERCOLEDI 18 APRILE
(Centro Arnaldi, ore 20.45)

 "L’ultimo anno della Grande Guerra è l’anno della sconfitta e della vittoria. 
Tra l’Italia di Caporetto e quella di Vittorio Veneto prende forma l’Italia del Piave. 
Caporetto non segna solo una ferita militare, 
ma passa alla storia come l’immagine emblematica della disfatta.
Dai fantasmi della sconfitta riemergono però le “Italie” che resistono,
quella militare e quella del fronte interno.
 L’Italia del Piave resiste all’offensiva austro-ungarica del giugno 1918 
e si avvia alla vittoria finale. Vittorio Veneto permette
 la costruzione del mito della Grande Guerra e
 al tempo stesso diventa la premessa
 di una vittoria subito percepita come mutilata."



Buona settimana,

a presto !

domenica 31 dicembre 2017

Ogni giorno é un giorno nuovo: 2018 sarai una meraviglia !!!

Il 2017
non é stato un anno super fortunato 
sotto l'aspetto dello stato di salute
(per carità_ tutte magagne rimediabili_anche se fortemente limitanti)
.....
e solo essere ancora qui a raccontare qualcosa di fatto
e di moltissimi progetti da realizzare
é in sè un trionfo da celebrare.


Il nucleo pulsante degli ultimi 365 giorni é stato senza dubbio
venerdì 1 settembre 
- giorno dello svolgimento 
della 5^ edizione di ALBERTO RACE -
.....
edizione minata da condizioni atmosferiche
 "quasi avverse"
 che hanno penalizzato (in parte) la partecipazione all'evento....
.....arrivando comunque a veder correre
 più di 100 bambini e oltre 550 adulti:

La magia si é materializzata nel post-gara
con la cena e la lotteria solidale
(terminata all'una e mezza)
e la complessiva raccolta di
7.000 (SETTEMILA) euro
interamente devoluti alla
(onlus capofila che dal 1994 si dedica alla raccolta
fondi per la ricerca e il sostegno nell'ambito
delle neoplasie pediatriche).


Per il 2018 alcune cose cambieranno radicalmente
a partire dalla data
(ALBERTO RACE si terrà venerdì 31 agosto e quindi non nel mese di settembre)
per poi passare attraverso alcune variazioni nella struttura organizzativa:
per chi correrà, giocherà, camminerà,
cenerà, .....non cambierà nulla.....
....ciò che muterà d'aspetto
( e di sostanza) sta per ora vagando nei meandri del mio cervello
e
- statene certi-
quanto prima vi renderò partecipi.


Mille e mille altre cose dovrebbero trovare qui spazio 
ma ne traccio solamente due:
nel 2017 non ho partecipato nemmeno ad una corsa podistica
(a causa dell'intervento alla colonna subito a maggio)
e
che nel 2018 (toccando ferro) ho tutta l'intenzione di riprendere 
ad indossare la gialla canotta che dal 2011 fa parte di me.

Ma sono ancora chiacchere
e mi sono olltre modo stancato di non dare corso
alle mie intenzioni
e a brevissimo riavvolgerò il nastro del tempo perduto
per dare spazio a scarpette e voglia di mescolarmi a tanti amici
e riprendere da quell'ultima volta
(maratona di Verona - 20 novembre 2016)
......


Un abbraccio e tantissimi ottimi auspici 
di buona salute e serenità a tutti.

A molto presto.


mercoledì 27 dicembre 2017

Passaporto per le stelle: STRAGIAXA' RACE simply THE BEST

Dopo anni luce riprendo in mano questa pagina a cui sono molto affezionato 
e mi dispiace se ultimamente sono stato tartassato da molte 
(quasi infinite) normali magagne della vita che hanno dissipato 
buona parte delle mie volontà
Ma a tutto (o quasi) c'é rimedio.

Al centro dei miei pensieri c'é mezzo mondo, ....
...e se dessi ascolto alla mia indole chiaccherona 
(o grafomane,...come preferite)
rimarrei incollato qui per svariate ore: 
troppe le cose su cui ho riflettuto
(e sapete che se rifletto divento pericoloso...),
troppi gli eventi vissuti,
troppe le situazioni piccole e grandi da commentare
per pensare di cavarsela con un banale post.

Ma oggi é il giorno dopo STRAGIAXA' RACE 2017
e non potevo esimermi da scrivere una striscia di pensieri,....
..giusto per riassumere cos'é per me questa corsa e 
da quando (e perché) fa parte della mia esistenza.

Dite che sto usando parole troppo grandi ?
Che una corsa a piedi non può essere importante in una vita di qualcuno ?
Pensate che stia esagerando ?
...........


Pur non avendo preso parte alla (ormai mitologica) STRAGIAXA' RACE corsa ieri a Thiene, 
credo valga 
assolutamente la pena cercare di esprimere tutta la mia personale felicità per come sono andate le cose anche in questo Santo Stefano solidale
 - scarpette da corsa ai piedi.

Conobbi Alan Bress Bengio - Bressdicorsa - in una nebbiosa serata di gennaio 2011 
dopo averlo incrociato alla STRAGIAXA' RACE del dicembre 2010 
(qualche decina di partecipanti - freddo polare - circuito super abusivo presso l'Anello Fulmineo - zona periferica di Thiene): 
pensai che sarebbe stato interessante conoscere persone nuove decisamente alternative e dall'indole straordinariamente positiva e generosa; 
pensai che la trascinante carica esplosiva di Alan Bress Bengio sarebbe stata 
(in modi e tempi che non avevo ben chiari) 
un qualche cosa da cui poteva venir fuori anche qualcosa di buono.

Oggi - dopo sette edizioni (da quel gennaio 2011) di STRAGIAXA' RACE 
(di cui una super abusiva corsa in una "terra di nessuno" il 26 dicembre 2011 - un caldo feroce - colorata da oltre 200 podisti......due successive edizioni inondate da una infausta pioggia che non fermò nessuno......e altre quattro con un MERAVIGLIOSO crescendo di sensibilità e partecipazione.....) 
- posso serenamente scrivere senza che la scommessa di puntare ad organizzare un evento podistico per svegliare le coscienze e riscaldare i cuori
 é  stata  VINTA  a  mani  basse.
ALBERTO RACE (nata nel settembre 2013) forse non sarebbe mai esistita senza STRAGIAXA' e - visti i risultati della piccola corsa duevillese -
 non posso che ringraziare la Fulminea Running Team e il suo "mentore maximo" 
 per quanto innescato e alimentato in questi bellissimi anni.
Non possiedo la sfera di cristallo e credo che se mi sbilanciassi oggi in pronostici futuri farei la fine della sacerdotessa Cassandra ......e mi limito quindi a rimirare i fatti, i volti, i risultati e l'inebriante buon sapore di quanto accaduto ieri, venerdi 1 settembre scorso e via, via a ritroso nel tempo......


Si,........sono state fatte cose buone e giuste e di questo occorre essere davvero fieri; 
nessun eroismo, nessuna alchimia particolare, nessuna stregoneria....
....ma solo tanta voglia e tanto cuore (misto a cervello) per inseguire 
(correndo) i bisogni di chi dalla vita ha preso soprattutto malefiche sprangate.


Come vedete,........insieme SI PUO'.

Un abbraccio e TANTISSIMI AUGURI.

domenica 10 dicembre 2017

20 giorni per accendere il 2018 ???

La mia assenza prolungata da questo spazio
é figlia di molteplici fattori e per quanto mi sforzi
di individuare quello più importante
in realtà i responsabili della mia 
"non-vena di blogger"
sono davvero più di uno.


Tra il lavoro, alcune questioni personali da sistemare,
un paio di bellissimi eventi organizzati per raccogliere fondi
pro Fondazione Città della Speranza
e
qualche corsa galeotta in solitaria...
dicembre mi sta scappando via di mano
..e il bello é che Babbo Natale freme da un pò
così come ci saranno altri accadimenti programmati
che poca aria mi daranno per questo 2017
più turbolento del previsto.


La volata in quel di Berlino é acqua passata
e all'orizzonte gli impegni si accatastano e non danno tregua.
Continuo a coltivare il sogno di riattaccarmi un pettorale alla canotta
ma non dico nulla perché mi sa tanto
che mi porto una decisa dose di sfortuna.

Importante stare bene
(...)
perché la voglia di scarpette e di traguardi
non é mai mancata.

A presto per super notizione
e un filo di chiarezza in più.

Vamons !!!!
.....

mercoledì 8 novembre 2017

Sursum Corda: ora e sempre !

Dopo quasi tre settimane di ribaltoni vari
e cambiamenti di ogni genere
ritorno brevemente su questo spazio.


Ovviamente no stilerò l'elenco dei come e dei perché
non sono riuscito a fare tutto quello che
avevo programmato per
 la fine di ottobre - inizi di novembre
....
ma forte del titolo di questo breve post
 - Sursum corda -
("in alto i cuori")
non voglio lasciarmi andare a tristezze 
o abbattimenti di morale.

Mi sarebbe molto molto (moltissimo) piaciuto
correre (con calma e serenità) la 
_Mezza Maratona dei 6 Comuni_
di domenica scorsa tra Thiene e Villaverla
ma
alcuni imprevisti familiari (soprattutto)
e la schiena non perfettamente in linea
me l'hanno impedito.

Mi dispiace particolarmente perché sento davvero un sacco
la mancanza dello spirito e dell'atmosfera gara
(sia essa corsa dopo mesi di riabilitazione
sia corsa essa vissuta con intenti agonistici più accesi).


Mi mancano i sorrisi amici, le battute,
la fatica,
il pettorale attaccato alla canotta,
l'oltrepassare una linea d'arrivo..........
...
si, insomma,..
...comincio ad essere a corto di
alternative al mio passatempo preferito e a tutti coloro
che ne fanno parte.

Mi sto riempiendo di surrogati e alternative
(che non mancano e che mi vengono a cercare
con una sistematicità feroce)
...
però percepisco netta la sensazione di buco
che va via via diventando sempre più "fastidioso".


Sono assai felice che il mio amico
_Marco Olmo_ stia correndo in questi giorni
l'ULTRA AFRICA RACE_(Mozambico)
e che a pochissime tappe dalla fine
sia autoritariamente al comando.......
....
così come sono felice che Roberto, Stefania ed altri cari amici
siano di ritorno dalla Maratona di New York 2017
corsa tre giorni fa ......
.....

ma la voglia di correre che mi sento addosso
é quasi più grande della contentezza
che provo per le splendide avventure podistiche
di tanti, tantissimi amici.


Non ho più voglia di fare programmi
o auto-farmi promesse di rientro
perché il mio amico destino
pare attendere ogni anticamera di mio pensiero
per estrarre dal cilindro la magagna perfetta.....
..o il bastone giusto da mettermi fra le ruote.


Serate solidali,
iniziative buone,
propositi costruttivi
...come al solito non sono mancati
(e non mancheranno)
ma preferisco non scrivere nulla su ciò
perché nemmeno in questo settore
le cose filano come mi aspetterei
e vorrei evitare di esprimere pareri
pesanti o poco entusiastici.

Il 2017 é un anno scintillante solo in parte,
fatto e costellato soprattutto da difficoltà,
impedimenti, imprevisti e malware
e
mi auguro che presto arrivi la sterzata buona,
quella che spazza le nuvole
e fa ritornare la voglia di sorridere dal cuore
e non solo con una mezza smorfia del viso.


Cuori in alto,.....
nonostante tutto.


A presto.

venerdì 20 ottobre 2017

Quiete apparente: #ChiSiFermaE'Perduto

La quiete é un'apparenza,
una delle tante della nostra vita.


In effetti la corrente che ci trascina a destra e a manca
é sempre ad alta intensità
anche quando sembra che i nodi della velocità del vento
sembra siano poca cosa:
la tempesta,
la frustata della bufera,
l'accellerazione gravitazionale improvvisa...
sono sempre dietro l'angolo
e non dormono mai.

Ho appreso con estremo dolore della scomparsa della
_giovane e sfortunata podista_ deceduta dopo un malore
patito domenica scorsa durante una marcia in provincia:
al dolore si somma il senso di sbigottimento
per la quasi illogicità del tragico evento
...
il quale purtroppo dimostra
- una volta di più -
che siamo sempre tutti costantemente
in balìa del destino che gioca con le nostre vite
e con quelle di chi abbiamo accanto.
Niente fatalismo, niente paura,...
...solo consapevolezza e coraggio:
e magari una sciabola a portata di mano.


Tra notizie di cronaca e di varia umanità
ieri me ne é balzata addosso una di penetrante
e che vi lascio leggere _QUI_ di seguito:
quanto ho letto
 mi ha riconfermato la portata della questione
- ricerca oncologica -
e l'immensità dei costi:
fateci caso la prossima volta che si discuterà di briciole
e di gocce nel mare della solidarietà.

Il mare é infinito
e le briciole pesano come macigni.


Salto di palo in frasca perché così é il mio umore oggi
....anche perché
- per dieci volte dieci - 
l'ultimo (o penultimo) fine settimana di ottobre
é stato da me dedicato a correre
la suggestiva
- ed unica al mondo -
_Venice Marathon_:
la prima volta fu  l'8 ottobre 1993 (ottava edizione),
mentre l'ultima
(non ricordo la data) fu _l'ultima DIABOLICA domenica  di ottobre 2012,
la celeberrima edizione flagellata da venti di bufera,
pioggia e grandine da tregenda
( i miei tempi di percorrenza sono oscillati
dalle 4h della prima volta, alle 2h 52' del 2000,
alle 2h 59' della terrificante edizione di cinque anni fa)

In mezzo tanta storia, tante vicende, tantissimi ricordi
e tanta passione mai estinta
 nemmeno ora che sono
costretto a guardare amici e conoscenti
impegnati a fare programmi, ritirare pettorali
e interessarsi al meteo.

Già,....il meteo:
_speriamo in bene !!!


La mia corsa sta riprendendo connotati appena discreti
e si ritrova a fare i conti con
_tempistiche riabilitative post intervento_
che credevo meno rognose:
ma tant'é,.......
...fretta non ne ho e ricomincerò a spillarmi
pettorali quando sarò un pò più sereno e tranquillo
.....tipo fra _una quindicina di giorni nella corsa accanto a casa.......

Vedremo,...vedremo....

Nel frattempo
- siccome la mia vena di follia non accenna ad esaurirsi -
ho iniziato il mio terzo _Master Universitario di I Livello_
che mi terra' compagnia fino a fine della prossima estate
e su cui tornerò a scrivere in futuro.

Come vedete di quieto
non c'é davvero nulla.....


Per oggi vi ho tediato ben oltre misuro
e vi lascio con un augurio
di serena giornata e buon fine settimana:

V A M O N O S  !!!




lunedì 9 ottobre 2017

ore 22.39, 54 anni fa, Vajont: #NonRicadiamociMaiPiù

54 anni il 9 ottobre
 fa era un mercoledì,
l'autunno aveva già fatto la sua comparsa mostrando
i suoi morbidi ma affilati precursori invernali.
Il dopo guerra era nel suo pieno sviluppo
e in Italia la corsa allo sviluppo
post devastazione bellica aveva ingranato la quarta.

In realtà
la costruzione di bacini idrici per la produzione di energia elettrica a basso costo
era iniziata alla metà-fine degli anni '20
- in piena era fascista -
per garantire al nostro Paese un minimo di 
autosufficienza energetica in pieno regime 

Di questi bacini idroelettrici sparsi nelle nostre alpi
ce n'erano più di 150
e il più grande
- il più grande del mondo all'epoca -
era collocato in una piccola valle laterale della valle del Piave,
a pochi chilometri da _Longarone_(BL)_
....
Vi risparmio tutta la storia che troverete 
cliccando su _QUESTO LINK_




In realtà la diga del Vajont non crollò affatto
ma l'onda provocata dalla frana di 250 milioni 
di metri cubi di roccia che cadde 
dentro all'invaso artificiale pieno d'acqua
- costruito da noialtri Italia -
provocò un'alluvione apocalitticaa che cancellò 
dalla faccia della terra un'intera vallata alpina
e uccise oltre 2000 persone innocenti.

La più grande strage mai avvenuta su suolo italiano,
una strage annunciata,
una strage praticamente teleguidata,
un massacro che non troverà mai una giustificazione.


Io ancora non c'ero
ma i racconti di papà e di alcuni suoi amici
- che stavano prestando servizio militare
e furono dirottati a Longarone per spalare fango e recuperare
ciò che restava di tanti poveri corpi -
mi hanno segnato dentro sin da bambino e a
quella maledetta storia mi sono particolarmente legato.

Non so cosa sia
- se un privilegio o una maledizione -
ma ho avuto modo di parlare con una signora sopravissuta
al disastro del 9 ottobre 1963
(che all'epoca aveva 26 anni)
e il suo racconto ancora mi gela il sangue nelle vene:
"....sembrava la fine del mondo,...abbiamo sentito
un rumore che non so descrivere....il cielo illuminato a giorno e poi..."

Si interruppe un paio di volte
durante la narrazione e un nodo mi prese forte la gola:
".....non sono riuscita a prendere Giuseppe
che dormiva al piano di sopra 
(uno dei suoi tre figli)...
.....e mio marito che era in giro con il furgone del latte
non é più tornato..."


A chi quella volta ha perso la vita,
a chi c'era e si é salvato,
a chi c'é ancora,
a tutti noi,
.......
NON DIMENTICHIAMOCENE.





sabato 7 ottobre 2017

Mondo sull'orlo di una crisi di nervi: il #DONODAY2017 la chiave di svolta....

Non dovrei stupirmi più di nulla
(o quasi)
ma la vicenda che sta fortemente tenendo banco in Spagna
in queste settimane
é davvero rovente e tragico_paradossale.
sta trascinando il Paese verso uno status
che nessuno può concretamente immaginare:
guerra civile, messa in stato di guerra di un'intera regione,
derive terroristiche non definibili ?

Ricordate l'ETA ? Il gruppo indipendentista basco
che dal 1959 al 2011 seminò il terrore 
in tutta la Spagna e mezza Europa 
in nome della voglia di staccarsi dalla madre patria ?

Oltre ai circa 800 morti vittime di stragi, omicidi e attentati bombaroli
il risultato non é giunto come chi sparava per strada 
si augurava.
A Barcellona (per fortuna) non si stanno usando le armi
ma ben sappiamo purtroppo
quanto queste situazioni di estrema tensione 
siano spesso i prodromi di azioni sanguinarie.

Immagine correlata

Speriamo in bene
 anche se queste situazioni
(come molte altre del vivere "civile")
non sono facilmente prevedibili
e controllabili
e sperare nel buon senso di tutti pare l'unica strada
da percorrere per evitare il peggio.


Chi non sta facendo nulla per fare le cose secondo GIUSTIZIA
é il sistema giudiziario brasiliano che dopo decenni
di diatribe pazzesche e dolorose 
(definirle oltraggiose mi pare persino un complimento....),
quest'oggi ha estratto dal cilindro

Non faccio nomi e cognomi,
né racconto vicende .....
cliccate sul link soprastante
ed esprimete il vostro parere,...
Il mio (di parere) non posso esprimerlo altrimenti mi chiudono il blog
e mi schiaffano in gattabuia.......


L'intuizione avuta qualche settimana fa 
da parte di chi sta a capo dell'Amministrazione Comunale di Dueville
di dare risalto
(e di "celebrare")
 il _DonoDay2017_,(cliccate sul link,...é interessante)
si é rivelato davvero un ottimo investimento
in termini di persone coinvolte, argomenti trattati, 
realtà svelate ed associazioni confluite
ieri sera
presso l'accogliente Centro Arnaldi di Dueville.

Il giorno del dono é semplicemente un evento
- ufficializzato ed istituzionalizzato con legge dello Stato -
con il quale si vuole dare il peso che merita a tutto ciò
- e tutti coloro - 
che 365 giorni all'anno e magari per la vita intera,
regalano tempo, energia ed idee
per aiutare situazioni difficili, realtà precarie,
persone ai margini, comunità da far stare vive e sorridenti,
piccoli - adulti - anziani - italiani e non
...lungo il corso della loro/nostra esistenza.

Tanta roba, insomma.


Definire cosa significhi DONARE
é impresa ardua e difficile
e ieri sera ho provato ad esprimere pochi concetti base
relativi a questo verbo fantastico 
ed oltre modo poliedrico:
non so se ci sono riuscito completamente
...ma credo che tutto sommato
 il cuore pulsante del #DonoDay2017
sia stato percepito
dai numerosi partecipanti e dalla dozzina di
Associazioni che con la loro preziosa
presenza hanno dato lustro alla serata 


Io sono estremamente soddisfatto di tutto quanto
é emerso dalla "due ore di ieri sera"
ed auspico che il #DonoDay2017 di Dueville
sia stato solamente un'edizione di "prova" 
(e di approccio)
e che deva essere riproposto con regolarità
e
soprattutto
venga vissuto e materializzato 365 giorni all'anno 
con la grande intensità e generosità
con cui operano singoli volontari, associazioni assortite,
 associazioni che collaborano fra di loro,
con l'amministrazione e con i singoli cittadini.

L'unione fa davvero la forza,....
mentre
la divisione, i particolarismi,
le manie di supremazia 
portano allo sfascio e al NON SENSO.  


Grazie a chi c'era, 
a chi non c'era ma avrebbe voluto esserci
e uno spunto di riflessione a chi non c'era:
avete perso 
una palla match per correre e vivere al meglio
nella partita della vita.


lunedì 25 settembre 2017

Brutta storia alla StraVicenza: VAI FEDERICO !!!

e vi farete subito un'idea di massima
di che cosa é accaduto ieri mattina alla
 Mezza Maratona di Vicenza.


Certo,....
....io sono spudoratamente di parte ma reputo che squalificare
un ragazzo in carrozzina che si é spinto
 oltre la linea d'arrivo di una mezza maratona
sia un atto non qualificabile
e indegno di commento.

Dov'erano i signori giudici quando Federico
si é iscritto alla corsa ?
Perché non hanno preteso in quella sede
l'attestazione di conformità della sua carrozzina ?

Adesso ..la quota dell'iscrizione gli verrà resa ?


Ovviamente il problema non sta nella restituzione
dei soldi spesi per correre una gara alla quale
non è stato inserito in classifica,..
...
il problema é tutto nella pochezza 
di chi ha preso una decisione a dir poco
di pessimo gusto.


Vai Federico,....non preoccuparti:
credo che a breve qualcuno 
dovrà mettersi una mano sulla coscienza 
e una sulla faccia.