venerdì 20 aprile 2018

Sportellate al vento

Vivere nell'attesa speranzosa di qualcosa a venire che sia migliore
del passato
é la filosofia di vita numero 1.....
...e su questo non ci piove.

"Testa bassa e pedalare" é il vecchio adagio
che da sempre mi accompagna anche quando non ne ho voglia
e anche quando non me ne rendo perfettamente conto.



La primavera sta recando con sé tutta una serie di 
miscellanei aromi che forse questa volta
mi daranno una scossa: che sia positiva o fulminante
ve lo saprò dire tra un pò.

Di corse e gare e allenamenti
mi verrebbe da non scrivere più
visto che tutta una serie di vicissitudini
- imperanti negli ultimi dodici mesi -
mi hanno portato ad allontanarmi
dal mio adorato mondo
della corsa.

Le mie 5-6 uscite settimanali continuo a mantenerle
ma l'intensità, la voglia bruciante e gli obiettivi
sono impelagati da una nebbia vischiosa e pesante.

Mi sono mezzo ripromesso di partecipare alla
RUN for I.O.V
(Albettone, 6 maggio)
....
 ma onestamente non so se me la sentirò di esserci...


...
Il MASTER_ a cui sto partecipando 
mi sta impegnando ben oltre quanto immaginassi
(e la cosa mi disturba non poco), così come non mi danno tregua
altre vicissitudini legate a normali problematiche casalinghe 
ed altre di respiro più comunitario:
di fatto 
- oltre al bene più grande che é rappresentato dalla buona salute -
non c'é uno spicchio di campo 
sul quale ci sia qualcosa che scorre sereno e senza intoppi.

Tornando al passato recente
la presentazione del libro di Daniele Ceschin
("L'Italia sul Piave: l'ultimo anno della grande Guerra")
é stata una serata dai contenuti superbamente interessanti
e ben condotta dall'autore,
da chi ha mediato l'incontro e dai partecipanti all'evento
che hanno subissato di domande e curiosità
il bravissimo Dr. Ceschin.

Peccato che al centro Arnaldi di Dueville
mercoledì 18 aprile alle 20.45
fossero presenti (solo) quindici persone.....



Quindici persone si sono interessate ad un libro che narra
quanto é accaduto a poche centinaia di chilometri da
casa nostra 

che ha segnato le sorti dell'intera umanità
(9 milioni di morti)....

Quindici persone hanno reputato un evento significativo
sentir parlare del più grande conflitto della storia moderna......

Quindici persone 
- su un Comune di 15.000 (quindicimila) abitanti -
per una sera hanno lasciato da parte 
ridicoli talk show televisivi,
irrinunciabili riunioni d'interesse
e
avvincenti partite di Champions League o Isole dei Famosi.....



....
 Lasciatemelo 
dire 
a cuore aperto:

C H E   T R I S T E Z Z A !!!



Non entro nel dettaglio della poca affluenza 
a "L'Italia sul Piave"
perché sono troppo deluso, amareggiato 
e anche un filo incavolato
per quanto accaduto appena 48 ore fa.

Certo,...vien voglia di mandare tutto e tutti a remengo,
vien voglia di agire solo e soltanto per biechi interessi personali
(quelli veri, quelli reali, non quelli di facciata)
lasciando discorsi civili e morali a marcire nello scantinato,
...
vien voglia di tirare una riga sopra il (quasi) mastodontico
lavoro che dovrebbe portare alla sesta edizione di 
ALBERTO RACE 
SEI  UNICA
......
viene persino voglia di
.......



.........
...poi penso che 
il 
bello deve ancora venire
- o almeno lo spero -

quindi
non abbasso la guardia 
e
punto la barra a tutta dritta.



Andiamo !




albertorace2018@gmail.com

sabato 3 marzo 2018

Matite pesanti, pensieri sottili e speranze inaffondabili: VAMONOS !!!

Le settimane scorrono via ad 
una velocità impressionante
ma mi sembra di essere sempre al punto di partenza
di questo inverno infinitamente complicato,
faticoso e zeppo di colpi teatrali.
Ma lungi da me il " piagnisteo gratuito" ed inutile,...
......quindi....
......coltello fra i denti e cuore oltre l'ostacolo !


Torno a scrivere proprio nella giornata del silenzio di riflessione
prima di andare ad


Beh,...su questo spazio virtual-reale
non sono mai comparsi simboli politici né espressione 
di simpatie per correnti o logiche partitiche...
...e ciò non accadrà di certo oggi 
né avverrà in futuro.

Una cosa mi piacerebbe però,.....
....
.....
e cioé che domani dalle 7.00 alle 23.00
ciascuno di noi trovi il tempo di andare ad esprimere
il proprio "pensiero"- diritto
barrando un simbolo su una scheda elettorale
semplicemente perché
per questo diritto
(che molti credono scontato e banale)
generazioni di italiani hanno combattuto
e hanno speso vita e versato sangue....
....e l'astenersi dal votare
ritengo sia uno dei comportamenti più ignobili
di cui ci si può macchiare.


Anna si sta pian pianino risistemando 
dal _pesante intervento chirurgico_ alla colonna vertebrale 
  a cui é stata sottoposta prima di Natale,
mentre Rachele folleggia fra scuola, volley e
 avventurose_gite scolastiche
condite da (giuste) marachelle, viaggi in treno
e spettacoli teatrali:
di molto altro non mi é dato sapere
....
... e credo sia giusto così.


Il futuro prossimo
- in attesa che il meteo migliori un pò_
e che il raffreddore mi dia tregua -
é condito da molte speranze assortite
(buona salute a 360° in primo luogo...)
.....
e nonostante la stanchezza stia residuando 
da questi mesi davvero impegnativi e tosti,
permango fiducioso e continuo
nella definizione dei miei programmi
 primavera-estate 2018
(a 360° x 3)
....
.....
Buona domenica e serena settimana.


giovedì 8 febbraio 2018

Passi lunghi e ben distesi: one secret year !

Poco ci manca che sparisca dalla faccia della terra:
potrei metterla in poesia e scrivere che ho solcato i mari del sud
alla ricerca di tesori meravigliosi dal valore incalcolabile,....
....oppure potrei lasciar viaggiare la fantasia e inventarmi
propositi o bersagli da agguantare a breve termine....

...
...e invece no,
nulla di tutto questo ha riempito i miei ultimi due mesi,
...costellato di problemi (di salute) di natura familiare che mi stanno
tenendo alla larga dalle mie consuete piste
e da parte delle normali attività.

Ma il tutto non mi disturba né crea rancori di sorta;
spero solamente che il tutto si risolva nei tempi
(e nei modi - positivi - ) previsti.



Non mi dilungo sui dettagli
(anche perché tutto si risolverà con un altro mesetto di pazienza)
perchè sono più che sufficienti i miei pensieri e perplessità
per riempirmi l'anima e il cervello.

Non vedo l'ora di riprendere a gareggiare
- giusto per discorrere di argomenti soft -
e di ributtarmi nella lunga parabola che planerà al suolo
venerdì 31 agosto
data dell SESTA EDIZIONE
di 
ALBERTO RACE 

In realtà quest'ultimi 60 (e passa) giorni 
sono vissuti
(in ambiti e orari)
 trafugati al sonno e all'imponderabile
.........
e in un modo (o nell'altro)
due esami e mezzo 
del mio terzo Master Universitario di I° Livello
Medicina Forense -
sono riuscito a oltrepassarli più che decorosamente:
a breve darò il terzo esame e a quel punto
sarò arrivato a metà strada
(conto di terminare quest'ultimissima fatica didattica)
entro novembre 2018
dopodiché.........
......
....
mi trasferirò ad altre latitudini ed aprirò un agriturismo.


A marzo ricomincerò ad inseguire un traguardo
 -con pettorale al seguito -
ma sono indeciso dove andare a parare:
o partecipare alla (scontatissima e poco amata) _Stravicenza_(10 km Centro storico)
oppure la
_Soldamare Trail_(Molvena, 11 marzo),.

Vedremo un pò le congiunzioni astrali che piega prenderanno,
come starà la mia schiena
e
come riuscirò a combinare i tanti tasselli
della vita quotidiana.


Per tantissimo altro

 - e quando scrivo tantissimo altro intendo davvero tanta roba -
mi riprometto di ritornare a breve su questo spazio
perché al  di là di corse auspicate, guarigione agognate..
la primavera 2018 sarà densa di appuntamenti
- in preparazione di ALBERTO RACE -
ma anche di novità assortite e gustose.....
..in primis la presentazione dell'ultimo lavoro
di un eccellente scrittore che sto organizzando a Dueville
per MERCOLEDI 18 APRILE
(Centro Arnaldi, ore 20.45)

 "L’ultimo anno della Grande Guerra è l’anno della sconfitta e della vittoria. 
Tra l’Italia di Caporetto e quella di Vittorio Veneto prende forma l’Italia del Piave. 
Caporetto non segna solo una ferita militare, 
ma passa alla storia come l’immagine emblematica della disfatta.
Dai fantasmi della sconfitta riemergono però le “Italie” che resistono,
quella militare e quella del fronte interno.
 L’Italia del Piave resiste all’offensiva austro-ungarica del giugno 1918 
e si avvia alla vittoria finale. Vittorio Veneto permette
 la costruzione del mito della Grande Guerra e
 al tempo stesso diventa la premessa
 di una vittoria subito percepita come mutilata."



Buona settimana,

a presto !

domenica 31 dicembre 2017

Ogni giorno é un giorno nuovo: 2018 sarai una meraviglia !!!

Il 2017
non é stato un anno super fortunato 
sotto l'aspetto dello stato di salute
(per carità_ tutte magagne rimediabili_anche se fortemente limitanti)
.....
e solo essere ancora qui a raccontare qualcosa di fatto
e di moltissimi progetti da realizzare
é in sè un trionfo da celebrare.


Il nucleo pulsante degli ultimi 365 giorni é stato senza dubbio
venerdì 1 settembre 
- giorno dello svolgimento 
della 5^ edizione di ALBERTO RACE -
.....
edizione minata da condizioni atmosferiche
 "quasi avverse"
 che hanno penalizzato (in parte) la partecipazione all'evento....
.....arrivando comunque a veder correre
 più di 100 bambini e oltre 550 adulti:

La magia si é materializzata nel post-gara
con la cena e la lotteria solidale
(terminata all'una e mezza)
e la complessiva raccolta di
7.000 (SETTEMILA) euro
interamente devoluti alla
(onlus capofila che dal 1994 si dedica alla raccolta
fondi per la ricerca e il sostegno nell'ambito
delle neoplasie pediatriche).


Per il 2018 alcune cose cambieranno radicalmente
a partire dalla data
(ALBERTO RACE si terrà venerdì 31 agosto e quindi non nel mese di settembre)
per poi passare attraverso alcune variazioni nella struttura organizzativa:
per chi correrà, giocherà, camminerà,
cenerà, .....non cambierà nulla.....
....ciò che muterà d'aspetto
( e di sostanza) sta per ora vagando nei meandri del mio cervello
e
- statene certi-
quanto prima vi renderò partecipi.


Mille e mille altre cose dovrebbero trovare qui spazio 
ma ne traccio solamente due:
nel 2017 non ho partecipato nemmeno ad una corsa podistica
(a causa dell'intervento alla colonna subito a maggio)
e
che nel 2018 (toccando ferro) ho tutta l'intenzione di riprendere 
ad indossare la gialla canotta che dal 2011 fa parte di me.

Ma sono ancora chiacchere
e mi sono olltre modo stancato di non dare corso
alle mie intenzioni
e a brevissimo riavvolgerò il nastro del tempo perduto
per dare spazio a scarpette e voglia di mescolarmi a tanti amici
e riprendere da quell'ultima volta
(maratona di Verona - 20 novembre 2016)
......


Un abbraccio e tantissimi ottimi auspici 
di buona salute e serenità a tutti.

A molto presto.


mercoledì 27 dicembre 2017

Passaporto per le stelle: STRAGIAXA' RACE simply THE BEST

Dopo anni luce riprendo in mano questa pagina a cui sono molto affezionato 
e mi dispiace se ultimamente sono stato tartassato da molte 
(quasi infinite) normali magagne della vita che hanno dissipato 
buona parte delle mie volontà
Ma a tutto (o quasi) c'é rimedio.

Al centro dei miei pensieri c'é mezzo mondo, ....
...e se dessi ascolto alla mia indole chiaccherona 
(o grafomane,...come preferite)
rimarrei incollato qui per svariate ore: 
troppe le cose su cui ho riflettuto
(e sapete che se rifletto divento pericoloso...),
troppi gli eventi vissuti,
troppe le situazioni piccole e grandi da commentare
per pensare di cavarsela con un banale post.

Ma oggi é il giorno dopo STRAGIAXA' RACE 2017
e non potevo esimermi da scrivere una striscia di pensieri,....
..giusto per riassumere cos'é per me questa corsa e 
da quando (e perché) fa parte della mia esistenza.

Dite che sto usando parole troppo grandi ?
Che una corsa a piedi non può essere importante in una vita di qualcuno ?
Pensate che stia esagerando ?
...........


Pur non avendo preso parte alla (ormai mitologica) STRAGIAXA' RACE corsa ieri a Thiene, 
credo valga 
assolutamente la pena cercare di esprimere tutta la mia personale felicità per come sono andate le cose anche in questo Santo Stefano solidale
 - scarpette da corsa ai piedi.

Conobbi Alan Bress Bengio - Bressdicorsa - in una nebbiosa serata di gennaio 2011 
dopo averlo incrociato alla STRAGIAXA' RACE del dicembre 2010 
(qualche decina di partecipanti - freddo polare - circuito super abusivo presso l'Anello Fulmineo - zona periferica di Thiene): 
pensai che sarebbe stato interessante conoscere persone nuove decisamente alternative e dall'indole straordinariamente positiva e generosa; 
pensai che la trascinante carica esplosiva di Alan Bress Bengio sarebbe stata 
(in modi e tempi che non avevo ben chiari) 
un qualche cosa da cui poteva venir fuori anche qualcosa di buono.

Oggi - dopo sette edizioni (da quel gennaio 2011) di STRAGIAXA' RACE 
(di cui una super abusiva corsa in una "terra di nessuno" il 26 dicembre 2011 - un caldo feroce - colorata da oltre 200 podisti......due successive edizioni inondate da una infausta pioggia che non fermò nessuno......e altre quattro con un MERAVIGLIOSO crescendo di sensibilità e partecipazione.....) 
- posso serenamente scrivere senza che la scommessa di puntare ad organizzare un evento podistico per svegliare le coscienze e riscaldare i cuori
 é  stata  VINTA  a  mani  basse.
ALBERTO RACE (nata nel settembre 2013) forse non sarebbe mai esistita senza STRAGIAXA' e - visti i risultati della piccola corsa duevillese -
 non posso che ringraziare la Fulminea Running Team e il suo "mentore maximo" 
 per quanto innescato e alimentato in questi bellissimi anni.
Non possiedo la sfera di cristallo e credo che se mi sbilanciassi oggi in pronostici futuri farei la fine della sacerdotessa Cassandra ......e mi limito quindi a rimirare i fatti, i volti, i risultati e l'inebriante buon sapore di quanto accaduto ieri, venerdi 1 settembre scorso e via, via a ritroso nel tempo......


Si,........sono state fatte cose buone e giuste e di questo occorre essere davvero fieri; 
nessun eroismo, nessuna alchimia particolare, nessuna stregoneria....
....ma solo tanta voglia e tanto cuore (misto a cervello) per inseguire 
(correndo) i bisogni di chi dalla vita ha preso soprattutto malefiche sprangate.


Come vedete,........insieme SI PUO'.

Un abbraccio e TANTISSIMI AUGURI.

domenica 10 dicembre 2017

20 giorni per accendere il 2018 ???

La mia assenza prolungata da questo spazio
é figlia di molteplici fattori e per quanto mi sforzi
di individuare quello più importante
in realtà i responsabili della mia 
"non-vena di blogger"
sono davvero più di uno.


Tra il lavoro, alcune questioni personali da sistemare,
un paio di bellissimi eventi organizzati per raccogliere fondi
pro Fondazione Città della Speranza
e
qualche corsa galeotta in solitaria...
dicembre mi sta scappando via di mano
..e il bello é che Babbo Natale freme da un pò
così come ci saranno altri accadimenti programmati
che poca aria mi daranno per questo 2017
più turbolento del previsto.


La volata in quel di Berlino é acqua passata
e all'orizzonte gli impegni si accatastano e non danno tregua.
Continuo a coltivare il sogno di riattaccarmi un pettorale alla canotta
ma non dico nulla perché mi sa tanto
che mi porto una decisa dose di sfortuna.

Importante stare bene
(...)
perché la voglia di scarpette e di traguardi
non é mai mancata.

A presto per super notizione
e un filo di chiarezza in più.

Vamons !!!!
.....

mercoledì 8 novembre 2017

Sursum Corda: ora e sempre !

Dopo quasi tre settimane di ribaltoni vari
e cambiamenti di ogni genere
ritorno brevemente su questo spazio.


Ovviamente no stilerò l'elenco dei come e dei perché
non sono riuscito a fare tutto quello che
avevo programmato per
 la fine di ottobre - inizi di novembre
....
ma forte del titolo di questo breve post
 - Sursum corda -
("in alto i cuori")
non voglio lasciarmi andare a tristezze 
o abbattimenti di morale.

Mi sarebbe molto molto (moltissimo) piaciuto
correre (con calma e serenità) la 
_Mezza Maratona dei 6 Comuni_
di domenica scorsa tra Thiene e Villaverla
ma
alcuni imprevisti familiari (soprattutto)
e la schiena non perfettamente in linea
me l'hanno impedito.

Mi dispiace particolarmente perché sento davvero un sacco
la mancanza dello spirito e dell'atmosfera gara
(sia essa corsa dopo mesi di riabilitazione
sia corsa essa vissuta con intenti agonistici più accesi).


Mi mancano i sorrisi amici, le battute,
la fatica,
il pettorale attaccato alla canotta,
l'oltrepassare una linea d'arrivo..........
...
si, insomma,..
...comincio ad essere a corto di
alternative al mio passatempo preferito e a tutti coloro
che ne fanno parte.

Mi sto riempiendo di surrogati e alternative
(che non mancano e che mi vengono a cercare
con una sistematicità feroce)
...
però percepisco netta la sensazione di buco
che va via via diventando sempre più "fastidioso".


Sono assai felice che il mio amico
_Marco Olmo_ stia correndo in questi giorni
l'ULTRA AFRICA RACE_(Mozambico)
e che a pochissime tappe dalla fine
sia autoritariamente al comando.......
....
così come sono felice che Roberto, Stefania ed altri cari amici
siano di ritorno dalla Maratona di New York 2017
corsa tre giorni fa ......
.....

ma la voglia di correre che mi sento addosso
é quasi più grande della contentezza
che provo per le splendide avventure podistiche
di tanti, tantissimi amici.


Non ho più voglia di fare programmi
o auto-farmi promesse di rientro
perché il mio amico destino
pare attendere ogni anticamera di mio pensiero
per estrarre dal cilindro la magagna perfetta.....
..o il bastone giusto da mettermi fra le ruote.


Serate solidali,
iniziative buone,
propositi costruttivi
...come al solito non sono mancati
(e non mancheranno)
ma preferisco non scrivere nulla su ciò
perché nemmeno in questo settore
le cose filano come mi aspetterei
e vorrei evitare di esprimere pareri
pesanti o poco entusiastici.

Il 2017 é un anno scintillante solo in parte,
fatto e costellato soprattutto da difficoltà,
impedimenti, imprevisti e malware
e
mi auguro che presto arrivi la sterzata buona,
quella che spazza le nuvole
e fa ritornare la voglia di sorridere dal cuore
e non solo con una mezza smorfia del viso.


Cuori in alto,.....
nonostante tutto.


A presto.

venerdì 20 ottobre 2017

Quiete apparente: #ChiSiFermaE'Perduto

La quiete é un'apparenza,
una delle tante della nostra vita.


In effetti la corrente che ci trascina a destra e a manca
é sempre ad alta intensità
anche quando sembra che i nodi della velocità del vento
sembra siano poca cosa:
la tempesta,
la frustata della bufera,
l'accellerazione gravitazionale improvvisa...
sono sempre dietro l'angolo
e non dormono mai.

Ho appreso con estremo dolore della scomparsa della
_giovane e sfortunata podista_ deceduta dopo un malore
patito domenica scorsa durante una marcia in provincia:
al dolore si somma il senso di sbigottimento
per la quasi illogicità del tragico evento
...
il quale purtroppo dimostra
- una volta di più -
che siamo sempre tutti costantemente
in balìa del destino che gioca con le nostre vite
e con quelle di chi abbiamo accanto.
Niente fatalismo, niente paura,...
...solo consapevolezza e coraggio:
e magari una sciabola a portata di mano.


Tra notizie di cronaca e di varia umanità
ieri me ne é balzata addosso una di penetrante
e che vi lascio leggere _QUI_ di seguito:
quanto ho letto
 mi ha riconfermato la portata della questione
- ricerca oncologica -
e l'immensità dei costi:
fateci caso la prossima volta che si discuterà di briciole
e di gocce nel mare della solidarietà.

Il mare é infinito
e le briciole pesano come macigni.


Salto di palo in frasca perché così é il mio umore oggi
....anche perché
- per dieci volte dieci - 
l'ultimo (o penultimo) fine settimana di ottobre
é stato da me dedicato a correre
la suggestiva
- ed unica al mondo -
_Venice Marathon_:
la prima volta fu  l'8 ottobre 1993 (ottava edizione),
mentre l'ultima
(non ricordo la data) fu _l'ultima DIABOLICA domenica  di ottobre 2012,
la celeberrima edizione flagellata da venti di bufera,
pioggia e grandine da tregenda
( i miei tempi di percorrenza sono oscillati
dalle 4h della prima volta, alle 2h 52' del 2000,
alle 2h 59' della terrificante edizione di cinque anni fa)

In mezzo tanta storia, tante vicende, tantissimi ricordi
e tanta passione mai estinta
 nemmeno ora che sono
costretto a guardare amici e conoscenti
impegnati a fare programmi, ritirare pettorali
e interessarsi al meteo.

Già,....il meteo:
_speriamo in bene !!!


La mia corsa sta riprendendo connotati appena discreti
e si ritrova a fare i conti con
_tempistiche riabilitative post intervento_
che credevo meno rognose:
ma tant'é,.......
...fretta non ne ho e ricomincerò a spillarmi
pettorali quando sarò un pò più sereno e tranquillo
.....tipo fra _una quindicina di giorni nella corsa accanto a casa.......

Vedremo,...vedremo....

Nel frattempo
- siccome la mia vena di follia non accenna ad esaurirsi -
ho iniziato il mio terzo _Master Universitario di I Livello_
che mi terra' compagnia fino a fine della prossima estate
e su cui tornerò a scrivere in futuro.

Come vedete di quieto
non c'é davvero nulla.....


Per oggi vi ho tediato ben oltre misuro
e vi lascio con un augurio
di serena giornata e buon fine settimana:

V A M O N O S  !!!




lunedì 9 ottobre 2017

ore 22.39, 54 anni fa, Vajont: #NonRicadiamociMaiPiù

54 anni il 9 ottobre
 fa era un mercoledì,
l'autunno aveva già fatto la sua comparsa mostrando
i suoi morbidi ma affilati precursori invernali.
Il dopo guerra era nel suo pieno sviluppo
e in Italia la corsa allo sviluppo
post devastazione bellica aveva ingranato la quarta.

In realtà
la costruzione di bacini idrici per la produzione di energia elettrica a basso costo
era iniziata alla metà-fine degli anni '20
- in piena era fascista -
per garantire al nostro Paese un minimo di 
autosufficienza energetica in pieno regime 

Di questi bacini idroelettrici sparsi nelle nostre alpi
ce n'erano più di 150
e il più grande
- il più grande del mondo all'epoca -
era collocato in una piccola valle laterale della valle del Piave,
a pochi chilometri da _Longarone_(BL)_
....
Vi risparmio tutta la storia che troverete 
cliccando su _QUESTO LINK_




In realtà la diga del Vajont non crollò affatto
ma l'onda provocata dalla frana di 250 milioni 
di metri cubi di roccia che cadde 
dentro all'invaso artificiale pieno d'acqua
- costruito da noialtri Italia -
provocò un'alluvione apocalitticaa che cancellò 
dalla faccia della terra un'intera vallata alpina
e uccise oltre 2000 persone innocenti.

La più grande strage mai avvenuta su suolo italiano,
una strage annunciata,
una strage praticamente teleguidata,
un massacro che non troverà mai una giustificazione.


Io ancora non c'ero
ma i racconti di papà e di alcuni suoi amici
- che stavano prestando servizio militare
e furono dirottati a Longarone per spalare fango e recuperare
ciò che restava di tanti poveri corpi -
mi hanno segnato dentro sin da bambino e a
quella maledetta storia mi sono particolarmente legato.

Non so cosa sia
- se un privilegio o una maledizione -
ma ho avuto modo di parlare con una signora sopravissuta
al disastro del 9 ottobre 1963
(che all'epoca aveva 26 anni)
e il suo racconto ancora mi gela il sangue nelle vene:
"....sembrava la fine del mondo,...abbiamo sentito
un rumore che non so descrivere....il cielo illuminato a giorno e poi..."

Si interruppe un paio di volte
durante la narrazione e un nodo mi prese forte la gola:
".....non sono riuscita a prendere Giuseppe
che dormiva al piano di sopra 
(uno dei suoi tre figli)...
.....e mio marito che era in giro con il furgone del latte
non é più tornato..."


A chi quella volta ha perso la vita,
a chi c'era e si é salvato,
a chi c'é ancora,
a tutti noi,
.......
NON DIMENTICHIAMOCENE.