sabato 25 aprile 2015

Alberto Race e i suoi perché.

Quando scrivevo che quella di Rotterdam sarebbe 
probabilmente stata la mia ultima maratona
non scherzavo.
Quando parlo delle sventagliate di vento giocherellone che
scompigliano capelli e pensieri
sono terribilmente serio pur cercando di non essere tedioso.
...
La colorata e soffice scia che ha preceduto ed ha seguito la
serata di venerdì scorso
- A spasso con il cuore: Aspettando Alberto Race -
non si é per nulla smorzata e continua a ripercorrere
e scuotere i difficili sentieri 
del mio cuore e della mia mente.

Ripenso agli ospiti intervenuti, a chi ha dato una (grande) mano
per organizzare l'evento, riannuso l'atmosfera quasi magica del
bellissimo "Busnelli" di Dueville
e per l'ennesima volta faccio mia l'idea che
 davvero _Alberto Race_
é tanto spirito buono e la corsa a piedi é niente più che 
un semplice veicolo e un dettaglio di importanza 
assolutamente secondaria.

Ed é per questo fondato motivo che
- senza voler fare il facile e un pò banale profeta -
non mi stancherò mai di ricordarlo
ad ogni pié sospinto.

Alberto Race é voglia di vincere qualcosa che non funziona,
Alberto Race é rincorsa ad un traguardo lontano ma raggiungibile,
Alberto Race é il ricordo che dal male peggiore della vita 
l'unica vera e sana alternativa 
é fare il possibile per scaraventare nel burrone
la belva che vorrebbe annientare ogni anelito di vita vera.

Alberto Race 
é solo casualmente 
una corsa a piedi e un corollario di eventi colorati e rumorosi:
Alberto Race é il rumore della vita tutta che non smette un istante 
di farsi sentire e che urla di muovere mani, cervello, cuore 
e voglia di vincere 
quel qualcosa che non funziona.


Mille e più pensieri si stanno affastellando dentro
e (appena) fuori di me
- alcuni ruvidi e amari, altri di un calore e una forza speciale -
...
il tutto a rendere anche questo periodo
uno di quelli in cui é meglio avere un buon colpo sempre in canna
perché "non si sa mai".

La falla motivazionale per faticare scarpette ai piedi
- post maratona - 
forse sta rientrando su sé stessa
e a breve potrebbe sgonfiarsi come un palloncino bucato:
attendo che si riaccenda la spia sul cruscotto
e che mi venga a far visita ancora una volta la smania di misurarmi
con una strada da calpestare
e una linea d' arrivo da oltrepassare.


Non ho dimenticato i sussurri del grande Gianni Poli,
.....
anche loro potrebbero fare la differenza.


Alla prossima,...
....forse avrò davvero voglia
di scrivere di running e di scarpette da corsa.



_Buon 25 Aprile,....,
 non é una data qualunque:
#_RICORDIAMOLO perché molti (troppi) hanno dato
tutto quel che @_erano ed avevano_# per fare
 vivere le generazioni future nella
libertà, giustizia e serenità.


Statemi bene e buona domenica.

lunedì 20 aprile 2015

Buchi neri e ripartenze no-stop

Come spesso mi accade dopo un appuntamento sportivo importante,
puntuale é arrivata anche stavolta la falla barico-motivazionale.

Se ascoltassi l'istinto animale
sarei già sui canali della Maratona di Vercelli (1 maggio) 
o quella di Trieste (3 maggio) per riscattare in parte
quell'innegabile pizzico di delusione
patito a Rotterdam otto giorni fa.

Non ritorno su discorsi già fatti e concetti 
più o meno chiaramente espressi qualche sera fa,...
....
perché la quarantaduesima maratona della mia vita
é stata di un romantico estremo e indimenticabile,..
ed ogni singolo passo calcato sul suolo olandese
rimarrà scolpito per sempre in me.


Sarei però un Pinocchio se scrivessi che il risultato finale
mi ha appagato e soddisfatto del tutto;
troppa la fatica patita, incomprensibile in parte lo sbandamento 
degli ultimi sette chilometri, poco entusiasta della condizione
atletica che credevo essere migliore.

Certo,....
...sono discorsi che lasciano il tempo che trovano
e che magari possono anche irritare......
..ma se non corressi sempre (o quasi) per cercare il meglio da me stesso
sarei già iscritto da anni al circolo 
"Tutti a pescare appassionatamente".

No,...grazie,..preferisco correre.


Smaltirò con il tempo la mezza "sbornia-filosofico.mentale-atletica"
beccata nei (fatali) Paesi Bassi e 
per adesso remo contro la mia indole battagliera e a volte incosciente.

Non é tempo ancora di AlbertoRace ma poco ci manca
e la bella serata di venerdì 17 é servita a caricare chi vi scrive 
e i tantissimi che permetteranno di concretizzare anche quest'anno
la corsa più corsa di tutte le altre.


Nel breve termine credo proprio correrò il 1 maggio a Breganze il
  e guarderò all'estate senza
- per ora -  
fare grandi proclami visto che nel 2013 e nel 2014
é andato poi tutto a rotoli.

Ora come ora annuso profumo di ortica selvatica
e mi godo l'attesa di un pò di "quel che sarà" evitando di 
mettere troppa carne al fuoco.

Già,....perché sia carne che fuoco non mancano proprio.


Statemi bene,.....amolto,molto presto.

sabato 18 aprile 2015

Rotterdam, il tour d'Europa e il venerdì 17: quando VAMONOS non basta.

Non credo riusciro' a scrivere tutto quello che ho vissuto, sentito e provato
negli ultimi sette giorni perché sono accadute
cose di (quasi) ogni genere.
La maratona dell'incredibile, una passeggiata sui cieli d'Europa e 
la serata di presentazione di Alberto Race 2015
non potranno essere racchiuse in poche righe battute su
una misera tastiera di pc.

Il destino ci ha messo molto di suo
un pizzico di scalogna anche
e "l'andare come deve andare"
ha fatto tutto il resto.


Sabato scorso ero rimasto all'attesa
 curioso-spasmodica
(attaccata al nulla)
della mia quarantaduesima maratona
e che domenica stavo per avere il grande privilegio di correre
sulle affascinanti strade di Rotterdam.


Ebbene, sua maestà
- la 35^ Rotterdam Marathon -
baciata da un sole limpido e caldo,
sostenuta da un pubblico enorme - fantasmagorico
lungo tutti i 4219500 centimetri del percorso
e squassata da un vento terrificante
(da sud, est, ovest e nord)
mi ha preso in pugno e ha fatto dello scrivente ciò che ha creduto:
mi ha coccolato,
intortato, ammaliato, ingolosito,
illuso, scardinato e infine condotto per mano
sino alla linea del traguardo sul Coolsingel di Rotterdam City.

Tracciato fantastico e veloce: confermo e sottoscrivo.


Analizzare la maratona di sei giorni fa adesso
 é abbastanza facile
e tutto sommato utilizzo la filosofia a me più cara...
e cioè quella del bicchiere mezzo pieno.

Partito dalla griglia dei podisti "veloci"
(il famoso Pen C)
ho corso sui miei ritmi consueti sino al 30mo chilometro
pur lottando e subendo il fastidio di un vento che arrivava da ogni dove
ma che apparentemente non sembrava incidere sulla
mia meccanica di corsa e nemmeno su quelli che erano
i miei progetti di gara.


Poi, nel giro di poche centinaia di metri,
- tra il 33 mo e 34 mo chilometro -
la legge della maratona é venuta a farmi visita senza che nemmeno
me ne accorgessi:
 i tratti del suo volto erano gentili e suadenti,
era ben vestita e giurerei profumasse di zenzero e cannella...

Recava in mano un foglietto 10 cm x 15 cm.

Lì per lì non ho compreso cosa volesse da me,..
..
ma in breve ho afferrato il concetto:
mi era venuta a portare il conto da pagare
 ad una parte di gara dispendiosa e in cui
le mie riserve energetiche erano andate
esaurendosi completamente.

Transitato al 35mo chilometro in 2h24'50''
(perfettamente in linea con quanto speravo)
in pochi minuti ho perso aderenza con la realtà  e con essa
totalmente smarrito la forza delle gambe.

Il faro che sino a quel momento mi stava indicando
la strada da rosicchiare ei chilometri da oltrepassare
si é spento quasi del tutto:
la voglia di contrastare la fatica e lo zero birra in corpo
mi hanno indotto a fare quattro conti
per tentare di arrivare al meglio alla fine:
...
così ho attinto a piene mani
dalla saccoccia dell'esperienza e mi sono detto....
....
"..vecio,......
..rallenta, respira bene e tieni un passo
che ti permetta di giungere al traguardo tutto intero...."

E tutto intero _sono arrivato_
con un tempo finale di 2h 57' 40'' che per
come si era messa la corsa
é stato un qualcosa di sublime.

Il VAMONOS qui ci sta proprio tutto,....credetemi.


Correre la maratona é un'esperienza straordinaria,
comprenderne i meccanismi ed
evitarne (per quanto possibile) i trabocchetti é invece impossibile.
Oltrepassare il traguardo poi,
é sempre un grandioso risultato.


L'immediato post-maratona é stato tranquillo e sereno
- tra connessioni comunicative e telefoniche impossibili -
e cena da dei simpatici argentini specializzati in piatti di carne alla brace.
Lunedì mattina all'alba il programma avrebbe previsto il rientro in Italia
"sulle ali" della tratta aerea
Rotterdam - Monaco di Baviera - Verona Villafranca...

...
...

ma ho scritto "avrebbe previsto" non a caso visto che
gli amiconi - in vena di super-scherzi -
dell'aereoporto di Rotterdam,
nel momento in cui ho esibito i biglietti aerei per l'imbarco
per poco non si sono ribaltati dalle risate:
"the ticket is not good, you can not go up .."
che più o meno significava che con i nostri biglietti aerei
avremmo potuto al massimo giocare a tresette.
..
"Problemi tecnici, problemi del sistema,....non sappiamo..
...intanto restate a terra: grazie.
Arrivederci"



Non sapevo se saltare sul banco del check-in e gonfiare di manrovesci la simpatica addetta,
oppure disseminare l'aereoporto olandese con quei
dieci - dodici chili di esplosivo
(che porto sempre con me per gli imprevisti)
e ridurlo ad una desolata tundra siberiana....


...ma anche lunedì mattina
(come sempre accade)
gli infiniti occhi color lino
di Rachele mi hanno indotto a soluzioni meno cruente e
in poco meno di due ore e mezzo eravamo seduti al
Panoramic Cafè dell'aereoporto di Amsterdam
(dopo un tragitto di trequarti d'ora in treno)
in attesa del volo per Venezia previsto in serata.

Punto,...non racconto altro.

Voglio solo regalarvi gratuitamente un paio di consigli;
se e quando dovrete viaggiare cercate di evitare
aerei in carico alla British_Midland_International....(Lufthansa di seconda serie)
 - BMI -
perchè avreste buone possibilità di farvi il viaggio in treno
e girare l'Europa a mendicare un biglietto
(e un aereoporto) per tornare casa.

Ah,..dimenticavo.....: a mendicare un nuovo biglietto
aereo dopo averne regolarmente già regolarmente
acquistato uno.


e di ieri sera che cosa raccontarvi ?
...
Che AlbertoRace 2015 é ufficialmente nata
grazie alla voglia di continuare a perseguire un sogno
e grazie al sostegno di Fondazione Città della Speranza
e Comune di Dueville ?

Che Erica B. ha condotto in maniera magistrale la serata nelle parti
che avevamo concordato
lasciandomi sbalordito per l'ennesima volta
dopo anni che bazzichiamo
"palcoscenici" insieme ?

Che Fidas, Aido, Mondo di Colori,
Dedalo Furioso sono stati attori di assoluto valore ?

Che la giovanissima Greta Visentin
- dal set di _Braccialetti_rossi a dispetto dell'aspetto
minuto ha rivelato carattere e indole spigliata e risoluta ?

E cosa dire delle perle di saggezza
regalate dal (per me mitico) _Gianni_Poli_@
spazianti fra sport, etica, maratona ed educazione civica ?



Mi sono sentito assolutamente e profondamente
 onorato di riflettere/parlare dinnanzi
a coloro che hanno voluto essere presenti al Teatro Busnelli
...
e l'unica piccola/grande amarezza é stata il constatare
- ancora una volta -
come troppa altra gente poteva esserci ma non c'era:
è vero che c'erano altri eventi concomitanti
(peraltro aggiuntisi all'ultimo momento)
....
ma mi dispiace davvero tantissimo che molti si siano
persi una così bella serata
in cui si é assaporato il sapore e
 il gusto vero di Alberto Race..
....
....perchè
  Alberto Race è ogni giorno.


Statemi bene e a presto,....
....
perché ci sono novità e scusate la
capricornesca presunzione ma......
....
...la ultima maratona non posso
proprio correrla in 2h e 57 minuti.


sabato 11 aprile 2015

Rotterdam e i fratelli di Eolo: la 42 più folle di sempre



Rotterdam ha colori,  profumi, vento e pioggia
tipiche di una città scandinava più che olandese.  Ha un fascino incredibile  e pazzesco. ....
e quello che un po' immaginavo potesse essere,
in  larga parte è strabiliante e differente.

La macchina organizzativa della  maratona mi sembra di un altro pianeta rispetto ai miei   standard...ma non  per questo rinnego le altre 41 maratone 'piccole' corse fino ad oggi;
è di un altra caratura  rispetto a quella
del mio 'storico' di podista di quarta divisione
ed e' una caratura alla quale non sono 
(e non sarò mai) 
abituato. 



Oggi quello che mi fa un po' pensare è il meteo in atto e previsto....che tutto invoglia a fare
tranne che a correre:
vento  a raffica
- modello Trieste in forma smagliante -
e brevi tratti di pioggia fredda.
Fra 18 ore sarà quel che sarà. ...e nonostante le premesse non siano confortanti,
ho dissotterrato l'ascia di 'guerra'
e non intendo riportarmela a casa senza aver
provato ad usarla per placare Eolo e
 i suoi  scalmanati fratelli scandinavi.

La gente che bazzica albergo e quanto ho visto della città/Staff Organizzativo/Rotterdam City
ispira grande simpatia e rivela una sconfinata passione per tutto quanto è corsa, sport, maratona e solidarietà:
molte le onlus presenti  nel corpo della 42 km di Rotterdam che come molte altre manifestazioni sportive di 'massa' coinvolge (ed aiuta) numerose associazioni/movimenti vivi ed agguerriti contro
le infamie di tante malattie,..
...quelle neoplastiche in primo luogo.


La tensione (e la voglia) mi ha già attanagliato gambe, cervello e cuore;
ripenso a papà Sergio che tanto mi parlava di questa città e questa maratona a lui sconosciute...
...
rivado al suo sguardo limpido ed entusiasta che domani troverà giustizia e una piccola soddisfazione.


Forse, stavolta, un singolo
in bocca al lupo
potrebbe non  bastare contro
un vento  forza 3
 ma...

...
un cuore enorme farà la differenza.

Vamonos !!!


mercoledì 8 aprile 2015

Briciole di attesa: l'anima in fiamme

Stavolta sono proprio fritto
e se fossi stupido del tutto,
 parafrasererei una celebre
locuzione dei nostri (anche) stupidi tempi..
..scrivendo che sono cotto e mangiato
da curiosità e tensione.

Cosa darei per essere già tutto infreddolito all'interno del settore C
(il Pen C.....non chiedetemi cosa significhi Pen)
e con 42 chilomteri e 195 metri davanti a me da mangiare 
ad uno ad uno.
Mancano meno di quattro giorni
ma sono già divorato dall'inesprimibile
 voglia di vedere che cosa accadrà domenica mattina.
Non sarà semplicemente una maratona,
non la correrò pensando solo a me stesso 
e a differenza delle altre 41 portate a conclusione
questa avrà qualcosa in più.

Tutto o niente o chi può dirlo.


Sarà che Rotterdam Marathon era quella che papà Sergio
 sognava di correre alla fine degli anni '80,... 
sarà che l'idea di finire lassù a misurarmi sull'asfalto al livello del mare 
- e una bava di vento da nord che soffia sul muso
(che se soffia,...soffia...) -
é stato un sogno ad occhi aperti per decenni,.....
sarà che alla mia età ogni cartuccia che si spara 
occorre non sprecarla....
...

..
Non so davvero quali altri tunnel della mente scavalcare per rosicchiare
tensione a tensione,
disintegrare curiosità a curiosità,....
e toccare con mano (e gambe) se a Rotterdam
il meteo sarà quello previsto:
temperature compresa tra 10 e 12 °C,
vento fra i 17 e i 26 km/h (da SW, WSW),
temperatura percepita tra i 6 e gli 8 °C,
umidità 70 - 83%

Spero  soprattutto che 
quei 26 chilometri orari di vento da Ovest-Sud_Ovest siano
 o una barzelletta ..
oppure soffino alle mie spalle.


Vamonos  !!!


A presto, statemi bene.

domenica 5 aprile 2015

Uova con sorpresa: the Load test.

Verrebbe da usare formule prestampate e frasi ad effetto,....
..magari verrebbe pure da fare gli auguri a tutti
 di buona Pasqua ecc.ecc.
...
ma conoscete meglio di me la poca affinità che ho
 con festività a tutti i costi 
ed auspici fatti a denti stretti:
gli auguri si fanno tutti i giorni e ogni giorno é quello buono per fare festa
se la salute é almeno discreta e nel cuore alberga un sentimento col sorriso
(anche se piccolo e quasi invisibile).

Quindi tanti auguri a tutti e baci baci.
Punto.

Uno degli inghippi principali della prossima settimana
- nato all'alba di questo 2015 e frutto
di una decisione balenata in capo in un pomeriggio di mezza - follia -
sarà la mia quarantaduesima maratona
e tutto ciò che verrà prima, durante e dopo.

Le normali perplessità e i consueti dubbi del
pre-corsa mi stanno attanagliando già da alcune settimane
e sono legati a (spero) piccoli guai fisici
che tuttavia dovrei riuscire ad addomesticare
abbastanza agevolmente.


Ieri, in barba alla giornata fredda e ventosa, sono riuscito
ad effettuare l'ultimo degli allenamenti cardine su
cui (di solito) si basa la mia preparazione,.....
e dal quale la serenità mentale trae
 il giusto giovamento giusto inferocito.

Ma non vi scriverò di numeri e ritmi perché mi annoio
e soprattutto perché fra sei giorni (e qualche ora) sarà tutta
un'altra storia e ciò che accadrà a Rotterdam
non avrà niente a che vedere con premonizioni, allenamenti scaramantici
o combinazioni algebrico-atletiche rodate da decenni di
quarantadue chilometri corse sulle strade di ogni dove.


Correre sull'asfalto olandese
non avrà pari e - per una volta -
pur non avendo mai provato una esperienza simile, 
ne sono praticamente sicuro e quasi certo.
Non so cosa possa significare questa strana sensazione
in termini di "semplice" prestazione atletica,
ma ho ben chiara in testa la percezione che 
l'adrenalina che invaderà cervello e gambe
sarà di una specie mai provata fino ad oggi...
...
 e per questo dagli effetti non prevedibili.
La curiosità che tra venerdì e sabato notte
verrà a trovarmi sarà di una voracità mai conosciuta.
....
Giovedì sera, nell'ambito dell'organizzazione della serata
_di presentazione di ALBERTO RACE 2015_
ho telefonicamente scambiato alcune battute
con il grande Gianni Poli_ (ospite dell'evento) che
- forse senza volerlo -
 ha liberato un paio di "come e perché"
sull' incandescente graticola della mia
situazione mentale di podista di quarta categoria
con tanti chilometri nelle gambe:
involontariamente Gianni potrebbe avere innescato
quella miccia sempre sfiorata ma mai accesa del tutto e....
...non dico altro.


E' stato fantastico parlarci insieme, sentire di alcuni aneddoti
e soprattutto carpire alcuni tratti della sua filosofia
di corsa e di vita.....soprattutto perché vita e corsa mi sono
sembrate essere per lui su un unico binario di scorrimento.

Sarà eccezionale sentirne le riflessioni
venerdì 17 aprile al teatro Busnelli.


Sulla MARATONA_# del "dentro o fuori" avrei da scrivere
fino a domenica alle ore 13 (poco più o poco meno)
ma per fortuna c'é una marea di cose da fare, sistemare, affrontare e
soprattutto da vivere al massimo dei giri.

Tornerò su questo spazio almeno un'altra volta
prima di salpare per le terre del nord:
la quarantadue chilometri del vero
 _incredible_ merita questo ed altro.

Il percorso ?
...
Velocissimo...(dicono)... ma vi saprò dire:
sempre stato diffidente come una faina.


Statemi bene, a presto.


venerdì 3 aprile 2015

Innesco infinito: passaporto per l'incredibile.

Il calendario sta cominciando a scaldarsi e 
non tanto perché con il mese d'aprile
il clima diventa giocoforza più mite e gioviale..
ma perché il mio personale
_Super#Pesce_extra 1 aprile
é confezionato da ormai qualche mese
e nei prossimi quindici giorni 
ne vivrà 7-8 ad elevatissima intensità.


Aspettando Alberto Race_ non é più solo
un evento incasellato in mezzo a tanti altri
giorni e mesi lontani e anonimi.....
ma é l'immediatezza di quanto si materializzerà
venerdì 17 aprile al Teatro Busnelli di Dueville.

Mi sto riscoprendo circondato da molte persone 
- per le quali non c'é una definizione sufficientemente calzante -
che stanno dannandosi l'anima per aiutarmi
molto concretamente ed efficacemente
nell'allestimento dell'evento 
promozionale di _Alberto Race_4 settembre 2015 .


Vorrei scrivere delle montagne di sensazioni ed emozioni
che in questi ultimi giorni stanno passandomi
sopra - ed attraverso - riguardanti
 _Alberto Race 2015_ (e i suoi tantissimi amici)@
...
ma non voglio bruciare l'evento che fra due settimane esatte
vivremo insieme
e durante (e dopo) il quale capirete come
dal 17 aprile molte cose non saranno più come prima,
...
la miscellanea che si sta delineando conduttrice verso il prossimo
4 settembre e che transiterà per venerdì 17 aprile
sarà assolutamente (bonariamente)
esplosiva e altamente contagiosa.
Sono attanagliato da una curiosità e da una impazienza
che non potete nemmeno lontanamente immaginare.
Meglio che
- per ora me ne stia buono e zitto -


L'avvicinamento a _Rotterdam_ e alla maratona dell'impossibile
sta frantumandosi su sè stesso
e per il mantenimento di quel poco di sanità mentale che
ancora mi ritrovo,
spero proprio di poter mettere in atto l'ultimo allenamento
(più psichico che fisico-muscolare)
prima di imbarcarmi per i Paesi Bassi.
Da martedi prossimo entrerò decisamente
in una fase di (forse) completo ammutinamento mentale
per cui il 12 aprile potrà accadere davvero di tutto.


Mah,....

...
Vi auguro buonanotte:
a brevissimo per il lungo (ma anche no) prologo
all'ultima vera follia.

Statemi bene.