Teoricamente una domenica come tante altre, in realtà Pasqua costituisce una festività particolare, il preludio alla ripresa della stagione brillante, calda, da vivere a mille (o quasi). Rachele sta un pochino meglio e festa é stata fra uova (di cioccolata) mandate in frantumi, poesie e giochi di vario tipo. Bella giornata, meno pesante di quanto mi aspettassi; generalmente mettermi a tavola per ore ed onorare il pranzo di "rito", mi indispone fortemente fino a rovinarmi l'umore. Probabilmente l'allenamento lungo di stamattina, 2 ore a ritmo medio-relax, mi ha fornito della quantità di endorfine per oltrepassare indenne il "raduno" pasquale. Tra le 9 e le 11, pur battendo strade normalmente di grande traffico, ho avuto l'mpressione di correre sulla luna: deserto totale eccezion fatta per qualche impavido ciclista. Gambe e muscoli hanno riprovato il ritmo e la fatica di tanto asfalto (dopo i 42 km della maratona a Treviso) e i sussurri ricavati sono stati tutto sommato buoni. Un lunghissimo più che altro portafortuna in attesa della rifinitura di questa settimana e del 6 km + 15 km di domenica prossima.
Aspettando La Bavisela, Trieste 8 maggio.
Il colpo é già in canna.
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