Smaltite le scorie lattacide derivanti dalla maratona corsa sulle strade della marca trevigiana, ho ripreso in questi ultimi giorni la rincorsa alla 42 km di S.Antonio (Padova, 22 aprile).
Non é cambiato molto rispetto ad una decina di giorni fa quando mi proiettavo ansioso e perplesso sulla via di Treviso; gli acciacchi sono gli stessi, l'anca traballa e le gambe devono necessariamente cambiare marcia...... tuttavia la voglia di entrare in Prato della Valle con un sogno negli occhi mi infonde la smania e la giusta ferocia agonistica.
O almeno così credo.
Rachele è ferma ai box, alle prese con la laringite di turno.
Consueto breve giro pediatra-farmacia e innesco terapia antibiotica-vitaminico; come un vecchio bisonte annuso stancamente l'aria, scrollo il testone e (per una volta) spero nella pioggia vitale e purificatrice.
No,..niente uragani, grazie.
L'allenamento odierno, baciato dalla luce e dal calore di un pomeriggio dai connotati climatici splendidi, é stato una sorta di prova di carico, un collaudo della tenuta delle mie traballanti articolazioni.
Ma al di là del tipo di seduta (che é una consuetudine delle settimane più esplosive, Clicca QUI), il simil-Fartlek di oggi mi doveva riconcliare con la vera voglia di faticare senza temere scricchiolii di sorta.
Sapete come si fa per vedere se un ponte é fatto a regola d'arte ?
Gli si mettono sopra una decina di camion pieni di sabbia e si rimane a guardare se il ponte resta al suo posto..
Banale,...no ?
Questo lunedì 12 marzo 2012 é stato positivo, mi ha tirato su il morale e, se domani riuscirò ancora a camminare come un terrestre qualsiasi, vorrà dire che sto andando nella direzione giusta.
Salite lente ma a tratti brusche, falsopiani, discese e variazioni di direzione e pendenza hanno riempito lo spicchio di 90 minuti del mio pomeriggio...
Mi sono divertito e mi sono portato a casa una manciata di buone sensazioni.
A Padova tra 40 giorni può accadere qualunque cosa.
Alla prossima.
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