Non sono un esperto nè un amante del pugilato ma i personaggi e gli eventi che hanno scritto pagine epiche di questo sport mi affascinano e credo meritino un grande e doveroso rispetto. Oggi purtroppo dobbiamo piangere la morte del grande Joe Frazier (
http://it.wikipedia.org/wiki/Joe_Frazier) portato via dal cancro e che con Muhammad Alì scrisse la storia della boxe tra la fine degli anni '60 e la prima metà del decennio successivo.
Frugando nei ricordi di bambino rivedo una grande televisione (in bianco e nero) con il caro nonno Sante seduto davanti tutto impegnato ad ammirare quei tizi muscolosi e nerboruti (in buffi pantaloncini corti) che se le davano di santa ragione.
L'articolo su "La Stampa" di oggi racconta approfonditamente vita, storia e tanto altro del pugile nato il 12 gennaio 1944 a Beaufort (
http://www3.lastampa.it/sport/sezioni/boxe/lstp/428687/) e scomparso ieri mattina a Filadelfia.
Tornando a scrivere di semplici e banali corse a piedi (...), dopo l'immersione (vera per alcuni e virtuale per milioni d'altri) nella NYC marathon dell'altro ieri, questa é anche la settimana che mi (ri)vedrà tornare in pista sulla distanza della mezza maratona a Cittadella (Maratonina della Città murata,
http://www.maratoneticittadellesi.it/).
Sono riuscito ad allenarmi nonostante pioggia, impegni di vario genere e le gambe particolarmente dolenti...e, tanto per non dire sempre le stesse cose, attendo con curiosità di sverniciare i 21097 metri della maratonina cittadellese.
Sono consapevole di essere in transito in una di quelle periodiche "paludi" (atletico-motivazionali) che due-tre volte all'anno incrociano la mia strada.
Sento i quadricipiti pesanti (e legnosi) come se fossero di piombo e la cosa mi induce a fare le riflessioni che si fanno nei momenti di magra: niente eroismi o invenzioni da keniano,..profilo basso e occhio alla penna.
Mi sembra doveroso, accanto alle notizie (o previsioni) cattive dare risalto anche (e soprattutto) a quelle positive:
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/scienza/2011/11/08/visualizza_new.html_642745138.html e la soddisfazione per questa news entusiasmante sembra volerci prendere per mano e indurci a fare festa.
Purtroppo non é tutto così semplice e scontato; l'ottimismo deve essere però l'atteggiamento-base per proseguire con forza, speranza e incitando ognuno a dare il proprio microscopico contributo.
L'appuntamento con "La grande corsa della speranza" di venerdì 18 novembre (ore 20.45, Zané) si avvicina e, al di là del trafiletto comparso sul quotidiano locale domenica 6 novembre (
http://www.ilgiornaledivicenza.it/) e il tam-tam innescato sul bravo social-network, sono contento che l'iniziativa stia riscuotendo interesse e curiosità, voglia di partecipare ed essere parte integrante di un evento che mi auguro sia il primo di una lunga serie.
A domani sera per il racconto della "Lausanne Marathon" 1996,...
Hasta pronto.
P.S.
(In bocca al lupo Salva !!! )