Ieri sera, terribilmente stanco e affaticato me ne sono andato a letto,...ma non ho trovato pace e mi sono rimesso a scrivere mail, articolo a
http://www.podisti.net/, aggiornamenti del blog....
Non essendo io un "omino di ferro" (come stostiene De Battaglia si sentano i "corridori del cielo"), ho beccato un paio di stonature e ho commesso degli errori citando malamente i nomi dei vincitori della Stava Sky Race. Errata corrige, quindi.
Miguel Caballero Ortega ha trionfato in campo maschle, mentre fra le donne ha tagliato per prima il traguardo Emanuela Brizio; per gli uomini la prima edizione del Kilometro Verticale é andata al favoritissimo altoatesino Urban Zemmer, mentre Irene Senfter ha messo in fila tutte le atlete in campo femminile.
Lo scherzo da Sky Race ha messo lo zampino anche nelle righe scritte alla redazione di ww.podisti.net, ma dateci comunque un'occhiata,
http://www.podisti.net/2010/index.php?option=com_content&view=article&id=10075:stava-sky-race-2011-e-sgraditi-dintorni&catid=83:primapagina&Itemid=97, e soprattutto fatemi sapere il vostro pensiero.
Se proprio avete voglia di andare a fondo alla querelle De Battaglia-Sky Race-Scempio fassano-altre perle di saggezza......scorrete ad ampie falcate quest'altro scritto, di tono e calibro diametralmente opposto:
http://www.ladige.it/news/2008_lay_notizia_01.php?id_cat=4&id_news=112749
Rachele non ha distrutto alcun gonfiabile (in compenso ha "arrampicato" e corso tutta la mattina) ed Anna ha polverizzato un paio di "porzioni famiglia" di squisite torte locali.
In quanto alla corsa sul Cornon, l'Agnello, il Doss dei Branchi e la vertiginosa discesa a Stava, avrò da parlarne per un bel pò..
Sono estremamente soddisfatto di com'é andata, di quello che ho provato, di come ho corso e soprattutto di tutta la meraviglia che ho accarezzato col cuore e gli occhi; la feroce salita al Cornon mi ha portato vicino all'esaurimento fisico, quella verso il monte Agnello mi ha spinto sull'orlo della quarta dimensione, mentre nella discesa finale (pur scendendo con molta prudenza) un paio di volte ho rischiato di andare gambe all'aria.
L'impossibile (che forse non esiste) si é definitivamente compiuto negli ultimi due chilometri dove, complice il percorso quasi pianeggiante e privo di insidie, ho addirittura accellerato,....sprintando fino all'arrivo.
La scorsa settimana, su questo blog, mi ero sbilanciato in una sorta di pronostico-previsione rituale sul mio auspicato tempo di percorrenza e avevo buttato lì dubbi, speranze e sogni.
Avevo dubbi sulla bontà della mia condizione atletica e la tenuta sulla distanza; speravo di terminare con un tempo inferiore a quello impiegato l'anno scorso, ma soprattutto ponevo il mio personale "trionfo" a quota 3 ore e 10 minuti.....anche se più che un obiettivo era, sportivamente parlando, una specie di sogno.
3 ore, 9 minuti e 40 secondi.
Vi svelo un segreto......a volte i sogni si avverano.