Non essendo io un "omino di ferro" (come stostiene De Battaglia si sentano i "corridori del cielo"), ho beccato un paio di stonature e ho commesso degli errori citando malamente i nomi dei vincitori della Stava Sky Race. Errata corrige, quindi.
Miguel Caballero Ortega ha trionfato in campo maschle, mentre fra le donne ha tagliato per prima il traguardo Emanuela Brizio; per gli uomini la prima edizione del Kilometro Verticale é andata al favoritissimo altoatesino Urban Zemmer, mentre Irene Senfter ha messo in fila tutte le atlete in campo femminile.
Lo scherzo da Sky Race ha messo lo zampino anche nelle righe scritte alla redazione di ww.podisti.net, ma dateci comunque un'occhiata, http://www.podisti.net/2010/index.php?option=com_content&view=article&id=10075:stava-sky-race-2011-e-sgraditi-dintorni&catid=83:primapagina&Itemid=97, e soprattutto fatemi sapere il vostro pensiero.
Rachele non ha distrutto alcun gonfiabile (in compenso ha "arrampicato" e corso tutta la mattina) ed Anna ha polverizzato un paio di "porzioni famiglia" di squisite torte locali.
In quanto alla corsa sul Cornon, l'Agnello, il Doss dei Branchi e la vertiginosa discesa a Stava, avrò da parlarne per un bel pò..
Sono estremamente soddisfatto di com'é andata, di quello che ho provato, di come ho corso e soprattutto di tutta la meraviglia che ho accarezzato col cuore e gli occhi; la feroce salita al Cornon mi ha portato vicino all'esaurimento fisico, quella verso il monte Agnello mi ha spinto sull'orlo della quarta dimensione, mentre nella discesa finale (pur scendendo con molta prudenza) un paio di volte ho rischiato di andare gambe all'aria.
L'impossibile (che forse non esiste) si é definitivamente compiuto negli ultimi due chilometri dove, complice il percorso quasi pianeggiante e privo di insidie, ho addirittura accellerato,....sprintando fino all'arrivo.
La scorsa settimana, su questo blog, mi ero sbilanciato in una sorta di pronostico-previsione rituale sul mio auspicato tempo di percorrenza e avevo buttato lì dubbi, speranze e sogni.
Avevo dubbi sulla bontà della mia condizione atletica e la tenuta sulla distanza; speravo di terminare con un tempo inferiore a quello impiegato l'anno scorso, ma soprattutto ponevo il mio personale "trionfo" a quota 3 ore e 10 minuti.....anche se più che un obiettivo era, sportivamente parlando, una specie di sogno.
3 ore, 9 minuti e 40 secondi.
Vi svelo un segreto......a volte i sogni si avverano.
2 commenti:
Ciao Eddy, per pura curiosità ho letto i vari articoli e veramente c'è gente che non sa cosa dire, mi ricordo che l'anno scorso, incrociando chi saliva a piedi come normale turista, non c'è n'è stato uno abbia imprecato per la nostra presenza anzi, ci hanno elogiato e rispettato per la voglia di fare quel tipo di disciplina. Ho conosciuto al mare delle persone di Onore (BG) che andranno a fine Luglio a fare un week-end in un rifugio solo per vedere gli ultimi km di una SkyRace che si corre dalle loro prati, saranno mica folli. La loro figlia, 10anni, fa un grest con il CAI e l'anno scorso sono andati in ghiacciaio, saranno mica matti. Ognuno fa quel che lo fa sentire bene e l'importante è rispettare le regole per non deturpare nessun ambiente si desideri scoprire. Al mare ho visto diversi scoiattoli e sai che non mi sembravano impazziti e non avevano una ruota su cui correre? Nel vederli ho desiserato essere uno di loro, erano liberi e giocavano a rincorrersi, probabilmente ci sono diverse razze di scoiattoli.
Intanto io corro con questo caldo e mi scarico le seghe anche degli altri.
Un abbraccio
Salvatore
Grazie Salva,
...l'ipocrisia e la dabbedaggine altrui non devono disturbarci più del dovuto. In ogni caso.
Le corse del cielo servono anche a questo.
A presto
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