Stava Sky Race - 3
Così come dev'essere in questo frangente dell'anno, anche oggi fa caldo ma, soprattutto, l'umidità dell'aria é la componente che maggiormente dà fastidio. Rachele sta terminando il primo anno di scuola (che finirà giovedì prossimo) e attende con impazienza di andare in montagna sabato mattina; le ho detto che non so se ci saranno i gonfiabili all'arrivo e, tutto sommato, mi é parsa tranquilla. Ma non mi azzardo a dire altro.
L'uscita di allenamento odierna non é stata molto diversa da quella di ieri e correre respirando un mare di acqua é stata la "percezione" dominante; sto prendendo un pò di sali minerali (il mio doping estremo) perché ogni tanto i muscoli mandano segnali non differibili e chiari. Lo so che é brutto da dire, ma quest'afa mi fa "perdere acqua" da tutte le parti: domenica sulle erte rampe della Stava Sky Race, oltre alla fatica della salita sarebbe da evitare l'imboscata da parte di crampi muscolari (mi si rizzano i capelli al solo pensiero).
Ho riguardato l'altimetria e l'andamento del percorso perché, pur avendolo provato nel 2010 e rivisto decine di volte, é una pratica che mi dà sicurezza e fiducia; l'idea che mi sono fatto l'anno passato é che sia una gara durissima e straordinaria, che accomuna lungo i suoi 21 chilometri, le caratteristiche principali della corsa in montagna per antonomasia.
Domani "sedutina" di corsa leggerissima, trasparente...praticamente invisibile: il Sas Redon, il Monte Agnello e il Dos dai Branchi mi scrutano severi.
Mi viene da sorridere pensando a quanto ho appena scritto perché il 360° di vista panoramica di cui godrò per alcuni minuti una volta arrivato sulla schiena della montagna, sarà in buona parte ripagata.
Al resto ci penserà l'azzurro degli occhi di Rachele.
L'uscita di allenamento odierna non é stata molto diversa da quella di ieri e correre respirando un mare di acqua é stata la "percezione" dominante; sto prendendo un pò di sali minerali (il mio doping estremo) perché ogni tanto i muscoli mandano segnali non differibili e chiari. Lo so che é brutto da dire, ma quest'afa mi fa "perdere acqua" da tutte le parti: domenica sulle erte rampe della Stava Sky Race, oltre alla fatica della salita sarebbe da evitare l'imboscata da parte di crampi muscolari (mi si rizzano i capelli al solo pensiero).
Ho riguardato l'altimetria e l'andamento del percorso perché, pur avendolo provato nel 2010 e rivisto decine di volte, é una pratica che mi dà sicurezza e fiducia; l'idea che mi sono fatto l'anno passato é che sia una gara durissima e straordinaria, che accomuna lungo i suoi 21 chilometri, le caratteristiche principali della corsa in montagna per antonomasia.
Domani "sedutina" di corsa leggerissima, trasparente...praticamente invisibile: il Sas Redon, il Monte Agnello e il Dos dai Branchi mi scrutano severi.
Mi viene da sorridere pensando a quanto ho appena scritto perché il 360° di vista panoramica di cui godrò per alcuni minuti una volta arrivato sulla schiena della montagna, sarà in buona parte ripagata.
Al resto ci penserà l'azzurro degli occhi di Rachele.
Commenti
Non molliamo mai.
Un abbraccio
Salvatore
Grazie.