I ricordi sono un filo sbiaditi, lo ammetto. Ad esempio non ricordo che tempo facesse quell'ultima domenica di ottobre 2001, né la marca delle scarpe che calzavo e la canotta che indossavo.
Dieci anni fa.....
Rammento come fosse ieri tutto il resto.
Alberto era nato da 50 giorni ed erano 50 giorni che Anna ed io dormivamo (a turno) tre ore per notte,.... ma nonostante il sonno e mille cose da fare riuscivo comunque a corricchiare (poco, male e faticosamente).
Ricordo alla perfezione il caro collega-amico Mariano che voleva correre la maratona, quella di Venezia 2001, sotto alle 3 ore e 30'. Era malato di cancro e da cinque anni combatteva la malattia con una tenacia e una forza che non ho rivisto in nessun'altro. Nonostante terapie e malanni conseguenti, il caro amico era fermamente determinato a correre i 42 km e 195 metri della 16 ma edizione della maratona veneta e, vincendo una mia iniziale ritrosia, mi convinse a fargli da compagno di strada, da "pacer" personale.
Mariano all'epoca aveva 51 anni e già nell'aprile dello stesso anno aveva corso la sua prima maratona (Padova, "S.Antonio") ma il risultato cronometrico lo aveva deluso.
Quella domenica, 28 ottobre 2001, si compì uno degli eventi che rimarranno dentro di me fino all'ulttimo dei miei giorni...
Non senza alcuni momenti di difficoltà e scoramento, chilometri faticosi e infinitamente lunghi, transitammo sotto al traguardo (se ben ricordo posto in Riva Sette Martiri) realizzando l'impossibile,....materializzando il sogno di sempre: 3 ore 29 minuti e 45 secondi.
Ogni volta che ci ripenso mi vengono i brividi e il cuore cambia precipitosamente il suo ritmo.
Mariano oggi non c'é più, il maledetto male lo ha vinto nel 2006, ma la sua storia vive ogni istante e la sua stella brilla nel firmamento dei grandi.
E' stato un onore averlo accanto.