sabato 14 aprile 2012

Aspettando (anche) Boston Marathon 2012

La Maratona di Boston è la 42195 metri più datata del pianeta maratona.
Ed é (e rimarrà) uno dei miei sogni di podista di quarta categoria.
 Boston non è solo 2011 e record negati, é anche una maratona con i tempi di qualificazione per gli amatori, partenza in tre ondate e nove gabbie per ciascuna ondata, oltre 35.000 iscritti, ed una città a disposizione della corsa di lunedì!
Nel 1967 una signora decise di correre la maratona travestita da uomo e accompagnata dal fidanzato ed alcuni amici.
Alle donne non era permesso di correre la maratona.
Scoperto l'inganno, gli organizzatori cercarono di metterla fisicamente fuori dalla corsa, ma i suoi accompagnatori fecero bene scudo e giunse al traguardo.


 Nel 2011 un grido mi rimase quasi inesploso in gola......
(...Geoffrey Mutai - 2:03:02, nuova migliore prestazione MONDIALE  !!!),
visto che a causa di un elaborato conteggio fra i metri percorsi e la pendenza media del tracciato,
la Boston Marathon é una gara dai risultati cronometrici validi ma non omologabili...
Bell'intrigo questo (CLICCATE QUI e ne capirete di più).
Chiaramente Geoffrey Muntai rimane un extraterrestre in ogni caso, omologazione o meno.


Il lunedì del Patriota sarà caratterizzato da temperature ideali per correre e magari ci fosse anche un filo di vento alle spalle...
Un filo,..non troppo.

Nel gelido febbraio del 1997 partecipai ad un congresso a Boston e rimasi incantato dalla particolarità della città del New England, affacciata sull'Atlantico e appoggiata sulle sponde di due fiumi (il Charles e il Mystic). Ricordo i molti quartieri stile inglese, il porto, i grattacieli , il museo of Fine Arts e i simboli della metropoli:
le aragoste e le scarpette da corsa.
Foto maratona b a Boston

Sono trascorsi molti anni da quel viaggio ma il fascino tutto britannico di quella città mi é rimasto dentro, ......inalterato.

Un grande in bocca al lupo agli amici podisti che lunedì vivranno la 116^ edizione della maratona nord americana e che finalmente mi potranno raccontare della loro personale
"heartbreak hill".

A presto.

P.S.
Sapevate che dal 1983 Boston e Padova sono città gemellate ?

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono uscito integro l'altro ieri dalla odissea di Boston con 4 ore e 23 secondi corsi sempre di corsa con la testa e con il cuore ma rallentando con la speranza di tornare integro a casa tenuto conto di ciò che i miei occhi hanno visto ma sopratutto le mie gambe hanno vissuto. Non ho pensato al tempo ma solo a idratarmi e a tagliare il traguardo. Come ogni volta che ho tagliato il traguardo di una maratona sono bastati solo dieci minuti per ripensare subito alla prossima sfida. Gennaro

Edoardo Gasparotto ha detto...

Caro Gennaro,
non ho il privilegio di conoscerti personalmente ma importa poco. Ho (molto) vagamente percepito la tribolazione del caldo di Boston (alla faccia delle previsioni)...e ti faccio i complimenti per essere andato al di là della linea d'arrivo.

Fantastico...e grazie per le righe che mi hai regalato.