Prima di correre una piccola corsa domenicale, il mio doveroso e molto sentito ricordo oggi va a tutti coloro che 48 anni fa hanno patito un'atrocità immane.
Assurda e evitabile.
Ti ricorda qualcosa "Vajont" ?
Il 9 ottobre del 1963 era un mercoledì.
Alle 22.39 dal monte Toc (a nord di Belluno) si staccarono 260 milioni di metri cubi di roccia che caddero all'interno di un bacino artificiale pieno d'acqua contenuto a sud da una straordinaria, colossale e maledetta diga alta 260 metri (all'epoca la più alta al mondo !).
La frana generò un'enorme onda di 50 milioni di metri cubi d'acqua che balzando fuori dall'invaso creato dalla SADE (Enel-SADE), cancellò dalla faccia della terra cinque paesi (Longarone, Pirago, Rivalta, Villanova, Faé) provocando un'ecatombe di 2000 morti......molti dei quali mai ritrovati.
Grazie al talento e al sublime genio artistico-culturale-storico di Marco Paolini (http://www.jolefilm.it/files/index.cfm), la tragica vicenda della catastrofe del Vajont é (ri)tornata prepotentemente alla ribalta nella seconda metà degli anni '90 (spettacolo-orazione civile trasmesso in diretta televisiva Rai il 9 ottobre 1997) e da allora é un pochino più conosciuta.
Papà e mamma mi portarono "in gita"in val Vajont a vedere la frana e la diga (agosto '74)...
Rigiro fra le mani una piccola foto in bianco e nero scattata sul ciglio dell'enormità di quella diga; colgo nel mio sguardo di (allora) bambino un lampo di terrore alla vista di quell' immenso scenario di grandiosa desolazione...
Sono ritornato altre volte a toccare quella fredda e impressionante ringhiera sull'orrido del Vajont e l'emozione sentita é sempre stata uguale a quella provata da bambino,...anche più forte.
Imperizia, ingordigia, ignoranza, superficialità, cupidigia.....e tanto dolore sono state tra le componenti della catastrofe del Vajont,....conclusa in 4 minuti di apocalisse ma iniziata in realtà sin dal 1929 con le prime rilevazioni geologiche.
Se vi interessasse conoscere meglio tutta la storia, le origini, la cronoca e il seguito...vi consiglio la lettura di alcuni libri
- "Morire sul Vajont. Storia di una tragedia italiana", Mario Passi, 1968 -
- "Una arringa per Longarone", Odoacre Ascari, 1973 -
-" Sulla pelle viva. Come si costruisce una catastrofe. Il caso Vajont", Tina Merlin, 1983.
Le 30 ore pre-maratonina stanno scadendo e ancora non avverto sensazioni particolari, nessuna spia si é accesa sul mio personalissimo cruscotto...
Strano, molto strano..
...l'avevo già scritto ?
Ho scovato il video ufficiale della neo-manifestazione patavina e se l'organizzazione sarà all'altezza della colonna sonora del filmato di presentazione, quella di domani sarà una mattinata da ricordare a lungo.
Domenica scorsa abbiamo corso sul filo dei 25°C,..domani alle 9 batteremo i denti con almeno 15 gradi in meno...
Spettacolare, no ?
Gambe e muscoli mi paiono discreti, la voglia vera comparirà domattina quando Hoppy arriverà sotto casa mia.
Tra quindici giorni l'attesa della viglia sarà di tutt'altre fattezze ma, nel frattempo, proverò a fare sul serio.
Mi sembra di aver oltrepassato stamattina il traguardo della Gardaland Half Marathon...(http://edoardogasparotto.blogspot.com/2011/10/gardaland-half-marathon-show-all.html) ed invece sono passati quasi sei giorni e,....dilemma, ho le gambe che strillano come fossero possedute dal demone della "voglia di far niente".
Nei giorni scorsi ho corso leggero leggero (praticamente invisibile) ad eccezione di un "finto medio" martedì al quale chiedevo solo numeri e scarico mentale.
Aspetto di correre la prima edizione della mezza maratona di Padova (http://www.padova21.it/) senza avvertire pressioni né aneliti particolari,..e la cosa é strana...
...troppo strana.
Ma é ancora presto e lascio alle prossime 30 ore il compito di mettere l'esplosivo giusto negli anfratti (...) della mia mente di podista semi-serio (più semi che serio).
L'iscrizione alla VeniceMarathon, in assenza di notizie di sorta, credo sia ben avviata......anche se in questo momento non riesco proprio a pensare alla fatica del prossimo 23 ottobre; ci saranno i prossimi lunghissimi quindici giorni per spendere mille parole, formulare ipotesi e mettere in atto ogni genere di rito propiziatorio.
Tornando al post di ieri, condivido l'odierno pensiero di Gianni Petrucci (http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/altrisport/2011/10/07/visualizza_new.html_675069396.html ) e mi auguro che la cosa possa portare ad una riformulazione della "correzione-bufala" del Tas di Losanna che consente ad atleti risultati positivi ai controlli antidoping di partecipare ai prossimi Giochi Olimpici.
Ribadisco.........che schifo !
Ma torniamo sul pianeta terra,...bando ai voli pindarici (...) e alle questioni "troppo grandi"(ma anche no): ci sono 21097 metri da sverniciare attaccato alla canna del gas.
I ricordi sono un filo sbiaditi, lo ammetto. Ad esempio non ricordo che tempo facesse quell'ultima domenica di ottobre 2001, né la marca delle scarpe che calzavo e la canotta che indossavo.
Dieci anni fa.....
Rammento come fosse ieri tutto il resto.
Alberto era nato da 50 giorni ed erano 50 giorni che Anna ed io dormivamo (a turno) tre ore per notte,.... ma nonostante il sonno e mille cose da fare riuscivo comunque a corricchiare (poco, male e faticosamente).
Ricordo alla perfezione il caro collega-amico Mariano che voleva correre la maratona, quella di Venezia 2001, sotto alle 3 ore e 30'. Era malato di cancro e da cinque anni combatteva la malattia con una tenacia e una forza che non ho rivisto in nessun'altro. Nonostante terapie e malanni conseguenti, il caro amico era fermamente determinato a correre i 42 km e 195 metri della 16 ma edizione della maratona veneta e, vincendo una mia iniziale ritrosia, mi convinse a fargli da compagno di strada, da "pacer" personale.
Mariano all'epoca aveva 51 anni e già nell'aprile dello stesso anno aveva corso la sua prima maratona (Padova, "S.Antonio") ma il risultato cronometrico lo aveva deluso.
Quella domenica, 28 ottobre 2001, si compì uno degli eventi che rimarranno dentro di me fino all'ulttimo dei miei giorni...
Non senza alcuni momenti di difficoltà e scoramento, chilometri faticosi e infinitamente lunghi, transitammo sotto al traguardo (se ben ricordo posto in Riva Sette Martiri) realizzando l'impossibile,....materializzando il sogno di sempre: 3 ore 29 minuti e 45 secondi.
Ogni volta che ci ripenso mi vengono i brividi e il cuore cambia precipitosamente il suo ritmo.
Mariano oggi non c'é più, il maledetto male lo ha vinto nel 2006, ma la sua storia vive ogni istante e la sua stella brilla nel firmamento dei grandi.
Scorrendo il quotidiano locale stamattina sono restato di pietra.
La notizia sembrava arrivare da un'altra galassia ed essere un ben riuscito "pesce d'aprile" fuori stagione http://www.corsainmontagna.it/details.asp?id=5060... e da feroce diffidente quale sono, mi sono messo a scandagliare il web in cerca di conferme (o smentite).
L'edizione 2012 dei Campionati Italiani Individuali e Societari Master di Corsa in montagna si svolgerà a Tonezza del Cimone (Vi),...a quaranta minuti da casa mia.
(cosa ve ne pare dell'anteprima ?)
Incredibile,...ma vero !!!
Anche il super-eroe, udita la notiziona, si é ribaltato ....
Da Gardaland sono arrivate le prime foto grazie al servizio presente su http://www.podisti.net/,
servizio curato dal mitico Antonio Rossi.
Quindi...
...dopo di cui
..e infine.
Aspettando l'indispensabile "sciabolata depressionaria" che porterà finalmente un pò di fresco sulla nostra regione, sto cercando di recuperare energie e metterne da parte altre per rituffarmi in un'altra 21097 metri fra 4 giorni: sono stanco ma fiducioso e i venti (leggerissimi) chilometri corsi stamattina mi hanno sussurrato un paio di indicazioni interessanti
(e segrete..).
In compenso l'iscrizione alla maratona di Venezia si sta rivelando particolarmente "indaginosa", oltre ogni previsione; se non ci fosse di mezzo un indomabile puntiglio-orgoglio (e voglia di traguardo) manderei tutti a remengo.
Domani (spero) di mettere la parola FINE sulla manfrina.
....della serie "le fatiche del giorno dopo", oggi sono scarico come una pila che é rimasta accesa fino all'esaurimento (...). La soddisfazione per il buon allenamento-gara-fiction di ieri mattina mi ha trasportato lungo le ore di questo (caldo) sonnacchioso lunedì di inizio ottobre. Rachele ha gradito il palloncino rosso che ho portato a casa da Gardaland e ha un pò indagato sulla provenienza-origine dello stesso: mi sono dovuto barcamenare attorno a spiegazioni nebulose e traballanti...
...e forse, per ora, l'ho scampata.
Nel frattempo (in realtà sabato mattina) nel cuore dei Paesi Baschi, nei pressi di Bilbao, Marco De Gasperi (uno degli atleti che preferisco in assoluto), ha vinto il Kilometro Verticale di Anboto (http://www.corsainmontagna.it/details.asp?id=5058).
Ma, e dico ma su Marco De Gasperi,...oggi onore e complimenti vanno interamente al inesauribile e spettacolare Ivan Cudin, trionfatore anche ieri (come l'anno scorso) nella massacrante ed epica Spartathlon 2011 (260 km, Grecia)
Era mia intenzione correre ad un ritmo che mi portasse ad assolvere al compito di pacer dell'ora e venticinque minuti (4'03''/km) e il tempo finale di 1 h 25' 01"da un punto di vista cronometrico mi dà ragione.
In realtà, complice la tipologia di percorso e la mattinata bollente, il gruppo degli atleti che faceva riferimento a Thomas (l'altro pacer) e a me, al 16°-17° km é scomparso, sfilacciandosi ogni metro sempre di più..... Peccato.
Per quanto riguarda le sensazioni che ho ricavato nei bellissimi 21097 metri della corsa veronese, mi sento soddisfatto e il morale ne ha tratto quel giovamento che cercavo (dopo la frittata mista della 1/2 maratona a San Giorgio delle Pertiche, tre settimane fa e dopo i tanti chilometri corsi in allenamento): ho faticato il giusto ma non ho mai subito la strada, cercando di tenere una velocità costante anche se in alcuni tratti ho modificato l'andatura (chilometro più veloce in 3'48'', il più lento in 4'11'').
La sinuosità del percorso mi é piaciuta e mi ha affascinato al di là di ogni considerazione tecnico-cronometrica; certo,...con dieci gradi in meno sarebbe stata una corsa-perfetta.
Ad ogni buon conto é stata una bella domenica, un buon inizio di ottobre e se anche Rachele ed Anna riusciranno ad essere presenti qualche volta (influenze-otiti-tonsilliti-ecc.ecc.ecc. permettendo) da qui al 23 ne vedremo delle belle.
Ma occorre andare con ordine, procedere con criterio, senza strafare e straparlare (...),....calma.
Il tempo é tiranno (o no ?): Padova, 9 ottobre,......altra avventura.
A domani.
Godiamoci questo soleggiato sabato (1 ottobre ma pare fine agosto) in attesa di scalmanarci sulle strade veronesi della Mezza maratona di Gardaland dove beneficeremo di una calura simil-estiva.
Rachele sta sistemandosi dopo la strana forma influenzale che l'ha assalita ad inizio settimana; onde non infierire sulla sua mancata partecipazione all'arrivo di domani (all'interno di uno dei parco divertimenti più grandi d'Europa), sto cercando di essere vago e guadagnare tempo....
Alla prima occasione ci torneremo come "turisti",...promesso.
Cosa aggiungere in attesa dei 21097 metri di domani mattina ?
Forse dare un'occhiata al calendario podistico del 2012 ?
L'ultimo giorno di settembre 2011 coincide con un venerdì che aspetta un fine settimana tutto da spazzolare. Sono banalmente monotono ma ragionando sul meteo occhieggio il web e la notizia citata da http://www.ansa.it/, in qualche modo mi conforta: http://www.ansa.it/web/notizie/canali/energiaeambiente/clima/2011/09/30/visualizza_new.html_696494086.html
Non sono (troppo) visionario se dico che fa "molto caldo" e domenica sulle strade della Gardaland Half Marathon rischio (un'altra) frittura mista.....
Ma bando alle ciance perché la mezza maratona che si concluderà all'interno dello splendido parco divertimenti veronese, sarà un allenamento strepitoso in vista della maratonina di Padova (...)..
"...ma a chi la racconti,.... piccoletto ?"
Ehm,..la maratonina di domenica servirà -anche- per la mezza del 9 ottobre, ma sarà soprattutto una delle tappe di avvicinamento alla maratona di Venezia (23 ottobre).
Dopo alcuni ripensamenti, colpi di scena, tentennamenti e trattative (quasi) estenuanti, fra poco più di tre settimane sarò tra i 5-6 mila partenti della 26ma edizione della Venicemarathon (come nel 1993, 1999, 2000 e 2001).
Ma questo sarà un argomento su cui tornerò nei prossimi giorni, magari ripercorrendo le tracce delle quattro edizioni a cui ho preso.
Oggi le gambe sono pesanti, così come i "rumorini" di fondo sono quelli classici che preludono ad una corsa su strada preparata correndo tanto e faticando di più, dove cercherò comunque di fare "il bravo-pacer" da 1 h 25'.
Sarà una splendida mattinata di fatica e sport, nonché il ritorno alle corse su strada di Hoppy, amico di tutta una fetta di vita trascorsa (anche) a correre; l'indomabile Salvatore e l'esordiente Spartaco saranno gli altri leggiadri compari di avventura.
Qualcuno ha dei dubbi sul clamoroso risultato della trasferta ?