Stasera, tanto per cambiare giungo al placido porto del mio divano pre-letto in condizioni irriferibili. Una montagna di ore in ospedale, un'ora di pattinaggio con Rachele, un'altra di invisibile corsa defaticante, numerose mail ricevute e mandate, comunicazioni del Master e soprattutto il papà di Anna che dovrà essere sottosposto ad intervento cardiochirurgico fra pochi giorni.,..in quei territori che giornalmente frequento da quattro lustri abbondanti.
Ce n'é da star sveglio anche di notte, ..ma non rientra nelle mie abituali consuetudini.
Con un filo di taumaturgica apprensione andrò incontro a muso duro alle rudezze che il periodo propone, augurandomi di portare tutti quanti a festeggiare Natale davanti ad un bel focolare acceso, una tavola imbandita e un albero inghirlandato da lucine bianco-azzurre (magari in quel di Fiera di Primiero).
Stasera non parlo di corsa, né di progetti (ci sono, scottano e saranno una grande novità per tutti...), né dei residui della Maratonina di ieri. Grazie dei vari tag su mie inquadrature di corsa e dei messaggi sparati via social-network; stagione finita, gambe frollate, energie nervose evaporate,....
Sarà un 2012 da leccarsi qualunque arto.
Stai calmo, supe-eroe,...ho solo detto arto...
A domani, buonanotte.