Stamattina mi sono svegliato bene, anche se per schiodarmi dal letto ho dovuto ricorrere all' autopersuasione che utilizzo nelle occasioni più toste.
Via quindi, direzione Est,..imbocco dei Tamersc e poi svolta a destra, lungo il segnavia n°13,.... obiettivo arrivare più vicino possibile alla Crusc de Rit (2000 metri circa), combinando energia a disposizione, tempo e sensazioni ottenute dalla salita.
Conoscevo abbastanza bene il percorso per esserci passato un paio di volte l'estate scorsa anche se ho rilevato via, via, piccole variazioni dovute al completo (e splendido) rifacimento della segnaletica sentieristica.
Pendenza corribile, costante ed impegnativa,...da gambe leste.
Gambe pesanti, scarpe inzuppatissime e scarso "feeling" mattutino con la voglia di immolarmi verso l'obiettivo...
Capita.
La Crusc da Rit, per ora, rimane inviolata.
A mezzogiorno abbiamo pranzato a "La Miara"(ristorante-rifugio a nord di San Vigilio) e la bellezza é stato arrivarci camminando, con Rachele stratosferica macinatrice di salita, fiorellini e fatica.
E' stata l'impresa delle vacanze ? Non credo..."dovremo" tornare lassù perché ci siamo dimenticati di chiedere come si chiama il coniglietto che bazzica attorno al locale.
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