Prima di tutto grandissimi complimenti ad Alex Zanardi che ha trainato con la sua handbike lungo tutti i 42 km e 195 metri della maratona di Venezia, l'amico ex-cestista Francesco Canali malato di Sclerosi multipla amiotrofica (la celeberrima SLA): immagini, impresa e uomini giganteschi,..infinitamente più forti e coriacei della perfidia del destino e della malattia.
Giu' il cappello...
Tornando alla mia domenica podistica e post-podistica, Rachele mi ha baciato e abbracciato come se avessi vinto quando ha visto la medaglia che ho portato a casa, salvo guardarmi un pò stranita nel momento in cui le ho confidato che la medaglia viene data a tutti coloro che terminano la gara,..non solo ai primi.
"Ma allora chi ne ha corsa metà e poi si é fermato,...non l'ha presa ?"
"No, bambina mia,...bisognava arrivare ai gonfiabili dell'arrivo..".
"Ma perché,.........c'erano i palloni gonfiabili all'arrivo ??? "
Vi risparmio le clamorose scuse e mezze fandonie che ho dovuto accampare per non farla "infuriare"
Come ampiamente previsto, é definitivamente arrivato l'autunno autentico (stiamo entrando nei quindici-venti giorni più piovosi dell'anno,...occhio !) e la temperatura-ventosa dell'altro giorno ne é stata la degna anteprima, disegnando una mattinata schiaffeggiata da un vento freddo e fastidioso e intiepidita da un sole più virtuale che altro.
Quanto alle mie gambe, il "grande bluff" era del tutto legato e vincolato alla mia reale condizione fisico-atletica e, giusto per non andare lontano con i discorsi, era (ed é) la logica conseguenza di "un quaranta giorni" di preparazione iniziata ai 2671 metri del rifugio Torre di Pisa (VerticalKilometer 28 agosto) e conclusosi sulla laguna di Riva sette martiri l'altra mattina.
Una picchiata di quasi tremila metri (e lunga 42 chilometri) che mi ha fatto provare un'ebbrezza che consiglio a tutti.
Pensavo, immaginavo, volevo (...fortissimamente volevo !!!) trasformare in un tempo prossimo allo zero, un motorino costruito per scalare ripidi sentieri di montagna in una scattante macchinetta da corsa...
Per qualche istante, la scorsa settimana mi sono anche fatto ammaliare dalla possibilità di essere diventato un fenomeno e di aver digerito prontamente il caldo, le montagne, le salite e la recente (tosta) ripresa degli allenamenti sul piano.....
......e quindi di avere la teorica possibilità di andare a cannone.
(Il "the winner is...." poi, ha fatto il resto...:http://edoardogasparotto.blogspot.com/2011/10/winner-is.html ).
Se mi lamentassi del crono ottenuto domenica (2h 56' 35'') sarei da prendere a legnate e da internare in qualche luogo per essere sottoposto a TSO (Trattamento Sanitario Obbligatorio) ed infatti mi guardo bene dal farlo........
Tuttavia continua a stupirmi il fatto di avere volato così in alto con la fantasia perché, come scrivevo ieri sera nel post, il correre una maratona non s'inventa né si presta a "genialate della mattina di festa",..non concede spazio per il tocco da maestro, la giornata dritta, il meteo o il tracciato "amico".
Ogni progresso e ogni secondo rubato al cronometro é figlio di tutto un "retroterra" attraverso cui si deve necessariamente passare.
Faticando.
No,... stasera il super-eroe rimane alla larga (l'ultima volta che l'ho visto era intento ad arrampicarsi su uno specchio..) e la mia mente ne approfitta per volare (ancora ?) oltre...
Perchè, non vi piace sognare ?
Hasta la proxima